Salvatore Paolo Cantaro: "Strutture innovative e servizi più efficienti" - QdS

Salvatore Paolo Cantaro: “Strutture innovative e servizi più efficienti”

Rossella Fallico

Salvatore Paolo Cantaro: “Strutture innovative e servizi più efficienti”

giovedì 02 Giugno 2016

Forum con Salvatore Paolo Cantaro, Direttore generale A.O.U Policlinico di Catania

La nostra ultima intervista risale al mese di maggio 2015, quando avevamo dato la notizia che il Pronto soccorso sarebbe stato aperto entro l’anno. Cosa può dirci a riguardo?
“L’impresa è significativa e molto impegnativa. Abbiamo il Pronto soccorso pronto, le gare di attrezzature e tecnologie sono tutte concluse e stiamo perfezionando le ultime cose, come la protezionistica per gli apparecchi radiologici. Il Pronto soccorso rappresenterà l’apertura di circa otto strutture: dovremmo trasferire le chirurgie di urgenza dal Vittorio Emanuele, la clinica ortopedica e ciò comporterà la realizzazione di tutta l’area di ortopedia di urgenza. Abbiamo individuato già i locali e stiamo concludendo le procedure di gara per affidare questi lavori. Stiamo completando la centrale di sterilizzazione, area di 300 metri quadri presente nel padiglione del Pronto soccorso; dovremmo trasferire la medicina di urgenza e realizzare anche l’area di dialisi di urgenza e di neurologia di urgenza. Ci sarà anche una rivoluzione per quanto riguarda la viabilità interna e attendiamo una conferenza dei servizi con il Comune per realizzare delle trasformazioni. Su tutte queste cose stiamo lavorando intensamente e con grande impegno e rapidità. Il Pronto soccorso è una struttura modernissima e innovativa e sarà di ultima generazione”.
Sul fronte del personale medico e paramedico generalmente il problema dei Pronto soccorso in Sicilia è quello di avere un personale stressato e logorato…
“Siamo in attesa dall’autorizzazione dell’assessorato della Salute a poter svolgere le procedure concorsuali. Abbiamo il nostro Piano delle assunzioni, anche in base ad una nuova norma europea che obbliga il riposo ad un’attività continua lavorativa e adesso aspettiamo il riscontro. Per noi sarà una tappa cruciale, perché avremo bisogno di un personale adeguato, per garantire una maggiore sicurezza del paziente. Entro il mese di giugno potremmo avere l’autorizzazione e, ad autunno, finire definitivamente il perfezionamento della struttura e le assunzioni. Aspettiamo il secondo tempo della sanità siciliana, dopo il primo, di sofferenza. Vogliamo proiettarci in avanti”.
Quanto è migliorata negli ultimi anni la qualità dei servizi erogati dal Policlinico?
“Abbiamo altre due strutture che spero di poter consegnare alla città, una riguarda la pediatria: nell’edificio abbiamo completato i lavori e attendiamo una certificazione antimafia. Noi confidiamo entro il 31 dicembre di aprire la struttura, totalmente moderna, dove verrà ospitato anche il pronto soccorso pediatrico. Anche qui abbiamo bisogno di un finanziamento da parte dell’Assessorato. L’altro è il cosiddetto serpente delle alte specialità: dove ospiteremo l’ematologia, il trapianto di midollo osseo, la cardiochirurgia con il trapianto di cuore, la chirurgia vascolare con trapianto di rene a pancreas e la cardiologia con emodinamica. Questo spero di poterlo consegnare entro la primavera prossima”.
A che punto è l’attivazione dell’Ospedale San Marco di Librino. Crede che possa essere funzionante ed efficiente?
“Si, ci credo. L’ospedale è completo, siamo ad oltre l’80% della lavorazione. Inizialmente la data di consegna era agosto 2016. Poi però, a novembre, è arrivata l’interdittiva antimafia nei confronti di Tecnis e quindi tutti i lavori si sono rallentati. Cosa molto importante, l’opera si finanzia da sé, cioè per gli stadi di avanzamento lavori noi siamo in condizioni di poter pagare l’impresa che non ha bisogno di attingere ad altre risorse. L’impresa ci propone, adesso, una data di fine lavori, ovvero fine gennaio 2017. Siamo disposti ad altre iniziative come all’acquisto diretto dei materiali e della apparecchiature. Questo Ospedale, costato circa 150 milioni di euro, cambierà il volto di un quartiere ghettizzato, quale Librino e abbiamo avuto ampie rassicurazioni dall’Assessorato per avere risorse economiche al fine di affrontare concorsi per un personale adeguato”.

Sul fronte efficienza, lotta alla corruzione e comportamento etico dei dipendenti il Direttore Generale che approccio ha?
“Dopo il mio arrivo ho operato una rotazione dei dirigenti e stiamo lavorando su ciò. Abbiamo un gruppo stabile che lavora sull’anticorruzione, che sta lavorando sulla produzione di materiale informativo con istruzione per utenti e dipendenti. Abbiamo delle regole rigorose di rotazione per incarichi da parte della direzione, che seguono criteri solidi di correttezza e legalità”.
Qual è la situazione sul fronte degli investimenti nella ricerca?
“Nel nostro programma la ricerca è fondamentale, siamo una delle 8 strutture del Belpaese che, entro il mese di aprile, ha presentato una richiesta al Ministero per essere autorizzata alle sperimentazioni sul volontario sano: saremo tra le poche strutture in grado di effettuare una ricerca pre-clinica, prima che il farmaco venga immesso in farmacia, si deve testare prima su animale e poi su volontario sano, che verifica  se il farmaco produce effetti collaterali negativi per la salute dell’uomo. Inoltre, l’azienda ha sostenuto e sostiene l’attività del distretto biomedico e ospitiamo nel nostro ospedale un laboratorio di ricerca della Lilly, che ha sperimentato un marcatore tumorale che andrà a brevetto”.

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