Cinque vele per due alla nostra Isola - QdS

Cinque vele per due alla nostra Isola

Roberto Pelos

Cinque vele per due alla nostra Isola

mercoledì 15 Giugno 2016

Presentata la nuova Guida blu di Legambiente e Touring club italiano. La Sicilia solo all’ottavo posto in Italia. Le località di mare premiate sono Santa Marina di Salina (Me) e San Vito Lo Capo (Tp)

ROMA – “Il mare più bello” è la nuova Guida blu 2016, presentata recentemente nella Capitale, da Legambiente e dal Touring club italiano. Una panoramica su un gran numero di luoghi tra i più suggestivi del nostro Paese che si caratterizzano, tra l’altro, per una buona gestione del territorio, servizi di eccellenza, manutenzione dei centri storici, offerta enogastronomica di alto livello, buona qualità dell’ambiente.
La regione dove le località marine hanno ottenuto i migliori risultati è la Sardegna seguita dalla Puglia, mentre la Sicilia si trova all’ottavo posto. Tra le località marine, ad avere ottenuto cinque vele nella nostra terra, troviamo Santa Marina Salina (Me) che primeggia tra le isole minori per la sua virtuosa amministrazione e San Vito Lo Capo (Tp), in una classifica che vede al primo posto Domus de Maria (Ca), in vetta anche nella graduatoria delle località dell’Italia Peninsulare e Grandi Isole. La classifica delle isole minori, sopra citata, vede la presenza anche di Favignana, Lampedusa e Linosa, Malfa e Ustica mentre le Eolie sono al nono posto tra i comprensori turistici dove primeggia la Costa nord-occidentale e Parco dell’Asinara.
Nella motivazione che ha permesso a Santa Marina Salina di far parte delle migliori località marine, si legge tra l’altro che “grazie all’adozione del Piano d’azione per l’energia sostenibile (Seap) il Comune è in grado di attuare misure volte alla riduzione di Co2 e per il risparmio energetico”.
Per quanto riguarda San Vito Lo Capo, tra le iniziative realizzate dal Comune nel corso del 2015, da evidenziare “Una cicca, un centesimo”: ogni cicca di sigaretta recuperata nell’arenile dai bagnanti viene acquistata ad un centesimo dai volontari. La campagna è stata ideata dal gruppo facebook “San Vito lo Capo, Macari e Castelluzzo che vorremmo” e finanziata dall’Associazione Operatori Turistici”.
Per quanto riguarda il turismo lacustre, il primo posto è appannaggio del Trentino-Alto Adige con ben tre località su sette a cinque vele. La Guida blu non rappresenta un censimento delle aree balneari italiane ma una selezione curata, come ogni anno, dall’Istituto di ricerca Ambientale Italia.
Le valutazioni sulle località sono basate sulle analisi delle acque effettuate da Goletta Verde, i dati raccolti dai circoli locali di Legambiente e quelli elaborati da diverse banche dati sulla gestione dei servizi territoriali turistici. Obiettivo della Guida, è anche quello di valorizzare al meglio le zone meno sfruttate: spiagge deserte o poco affollate o borghi senza ingorghi ferragostani dove sono ancora vive le tradizioni e dove si può usufruire di cucina e ospitalità genuine e a prezzi accettabili, accanto ovviamente a quelle che rappresentano da sempre, le mete più ambite dai turisti.
Vivendo nell’era “social” poi non poteva mancare, neanche per la Guida blu, una pagina www.facebook.com/ilmarepiubello, ovvero una community che raccoglie le località che in questi anni sono state al vertice della classifica della Guida blu per condividere buone pratiche e migliorare le proprie performance di sostenibilità ambientale.
 

 
Tra gli indicatori: pulizia, servizi, qualità ambientale
 
ROMA – “Questa guida, raccoglie 35 tra le più belle zone balneari del nostro Paese: dalle perle ammirate in tutto il mondo come le Cinque Terre o la Penisola sorrentina, ai paradisi naturali come la Costa cilentana; dai luoghi densi di storia e tradizioni, come Maremma e Salento, alle oasi di biodiversità custodita nelle più belle località lacustri”. Sono le parole di Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente, intervenuta tra gli altri alla presentazione della Guida blu, mentre Franco Iseppi, presidente del Touring ha dichiarato: “Quello che rende una località meritevole di essere segnalata in questa guida è una somma di molteplici fattori: la pulizia del mare e delle aree balneabili ma anche la qualità ambientale e dei servizi ricettivi, l’adozione di politiche di sostenibilità, l’attenzione al consumo del suolo e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili”. Come ha sottolineato Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi, “in questi giorni è centrale il dibattito su Pantelleria e il suo futuro da parco nazionale. E’ ciò che si augura Federparchi, che non venga mai meno lo sforzo di tutela e salvaguardia, scongiurando tra l’altro, aggressioni e altri danni a territori senza eguali”. La presentazione della Guida è stata coordinata dal giornalista Mario Casalini.

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