PORTOPALO (SR) – Nella splendida cornice della costa sud-orientale della Sicilia, di fronte all’Isola di Capo Passero riprende vita dopo tanta attesa il maestoso castello, simbolo architettonico della città di Portopalo.
Alla presenza del Sindaco, delle autorità civili, militari e religiose è stata inaugurata la magnifica struttura da troppo tempo abbandonata e divenuta, ahimè, simbolo di degrado e di abbandono. Ma grazie alla caparbietà della proprietà e al magnifico lavoro svolto dalle imprese che hanno curato la ristrutturazione, il castello è risorto e da fine giugno riprenderà la sua fruizione come struttura alberghiera di lusso oltre che come location di cerimonie ed eventi culturali e/o mondani di fronte al mare fantastico di questo tratto di costa della Sicilia sud-orientale.
La storia del castello inizia nel 1933 quando il Marchese Bruno di Belmonte, affascinato dai colori fantastici del mare di fronte l’Isola di Capo Passero, volle realizzare la propria residenza estiva accanto la tonnara da tempo attiva nella lavorazione del pesce che garantiva dei lauti guadagni. Successivamente, però, con il progressivo calo dell’attività di lavorazione ittica la famiglia Bruno decise sul finire degli anni cinquanta di vendere il castello che divenne nel 1957 di proprietà del farmacista Giuseppe Tafuri di Pachino. In questo modo il castello che, peraltro era stato venduto incompleto, troverà piena luce in tutta la sua maestosità e viene trasformato in struttura alberghiera sin dal 1964.
Ampliato agli inizi degli anni 70, a partire dal 1986 verrà dato in affitto a terzi che gestiscono la struttura per l’organizzazione di serate da ballo e successivamente come albergo quattro stelle rientrante in un circuito esclusivo. La gestione continua fino al 1998, anno della chiusura definitiva e dell’inizio dell’abbandono della struttura che diviene meta di vandali di ogni tipo che distruggono e trafugano arredi e opere pittoriche. Tra quest’ultime va menzionato un prestigioso dipinto del pittore pachinese Gaspare Calì.
Nel 2012 arriva la svolta quando la famiglia Tafuri e la famiglia Cantone uniscono le forze e con grande tenacia iniziano la sfida della ristrutturazione che, grazie anche al supporto dei fondi strutturali europei, li ha portati al completamento della rinascita, è il caso di dirlo, di questa magnifica struttura che non poteva più stare nell’ombra.
“La speranza è – ha dichiarato il Sindaco di Portopalo – che questa struttura non rimanga una cattedrale nel deserto ma che ad essa si affianchino altri progetti, attualmente in discussione, che possano trainare lo sviluppo turistico”.