Spese pazze all'Ars, tremano gli ex deputati - QdS

Spese pazze all’Ars, tremano gli ex deputati

Raffaella Pessina

Spese pazze all’Ars, tremano gli ex deputati

martedì 05 Luglio 2016

Chieste condanne superiori ai due anni per gli ex deputati De Luca e Leontini. Richiesta di archiviazione, invece, per Ardizzone e Faraone

PALERMO – Novità sul fronte del processo sulle spese passe all’Ars. Ieri infatti il Pubblico ministero Maurizio Agnello ha chiesto al Gup Riccardo Ricciardi condanne di poco superiori ai 2 anni di carcere per due parlamentari ed ex capigruppo della Assemblea regionale, in carica nella scorsa legislatura: per Cateno De Luca sono stati chiesti 2 anni e 4 mesi, per Innocenzo Leontini 2 anni e 2 mesi. Il processo si svolge con le forme del rito abbreviato e gli imputati sono accusati di peculato per essersi impadroniti di alcune somme destinate alle spese istituzionali e per avere utilizzato i fondi destinati allo svolgimento dell’attività politica per fini personali o comunque estranei all’attività parlamentare.
In un altro troncone del procedimento, in corso sempre davanti al giudice Ricciardi, si svolge l’udienza preliminare per altri 10 ex capigruppo della Assemblea siciliana. Per questa udienza preliminare la conclusione è prevista per oggi. La vicenda riguarda le spese della scorsa legislatura (dal 2008 al 2012) effettuate dai gruppi parlamentari e nel maggio scorso la Procura di Palermo aveva chiesto il rinvio a giudizio per tredici ex capigruppo “L’assenza di un obbligo di rendicontazione non esime dall’obbligo di giustificazione delle spese”, hanno detto i pm riferendosi in particolare a Marianna Caronia e a Francesco Musotto, che hanno contestazioni legate alla mancata giustificazione delle spese. Per gli altri imputati, i pm sostengono che le spese non avrebbero natura “istituzionale ma privatistica” e quindi tutte le condotte integrano il peculato.
La richiesta di rinvio a giudizio era stata chiesta al gup Riccardo Ricciardi per gli ex capigruppo Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini, Cateno De Luca e Cataldo Fiorenza. Ma anche per Salvo Pogliese, ora eurodeputato Ppe.  De Luca e Leontini avevano chiesto il  chiesto il rito abbreviato. Per altri 45 tra ex deputati e attuali parlamentari è stata chiesta l’archiviazione, tra cui spiccano i nomi del sottosegretario Davide Faraone, del presidente Ars Giovanni Ardizzone, dell’ex deputato Bernardo Mattarella.
Intanto oggi pomeriggio riprende l’attività parlamentare a Palazzo dei Normanni con la discussione sul disegno di legge sulle variazioni di bilancio relative al 2016 e a quello triennale 2016/2018, incardinato la scorsa settimana. Si è trattata solo la discussione generale, e ora è la volta dell’articolato. Per questo disegno di legge non saranno poche le polemiche poiché negli allegati torna in vita la ex tabella H, che riporta i finanziamenti a pioggia ad enti ed associazioni. Intanto l’assessorato territorio e ambiente ha commissariato il comune del capoluogo per non aver adottato il Prg (Piano regolatore generale). Questo commissariamento scoperchia una pentola piena di comuni che non hanno adottato il prg nei tempi.

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