Più start up in Sicilia, ma restiamo indietro - QdS

Più start up in Sicilia, ma restiamo indietro

Rosario Battiato

Più start up in Sicilia, ma restiamo indietro

martedì 12 Luglio 2016

I numeri migliori in Lombardia, dove si parla di 157 milioni di euro per le nuove imprese, mentre noi siamo fermi a 15,5 milioni. L’Isola si piazza al decimo posto a livello nazionale per accesso ai finanziamenti bancari facilitati

PALERMO – Continuano a crescere i numeri delle startup innovative destinatarie dei finanziamenti bancari facilitati dall’intervento del Fondo di Garanzia per le Pmi. Si tratta di uno strumento di incentivazione particolarmente utilizzato tra le nuove realtà produttive, infatti ha permesso di garantire oltre 1.600 operazioni. Le imprese siciliane che approfittano dello strumento continuano a essere in crescita, rispetto alla passata rilevazione, ma la distanza con le Regioni più attive è ancora tanta.
L’ultimo aggiornamento bimestrale, pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico sul proprio sito (sviluppoeconomico.gov.it), si ferma al 30 giugno scorso e conferma una tendenza positiva che complessivamente vede poco più di un migliaio di startup innovative aver ricevuto finanziamenti bancari facilitati per 417 milioni di euro per un importo garantito pari a 327 milioni di euro. Mediamente si tratta di circa 252 mila euro a prestito. La prima operazione con questo strumento risale al settembre del 2013.
Positivo il confronto con l’ultima rilevazione che risale al 30 aprile scorso. Le startup che hanno beneficiato della misura sono cresciute di oltre un centinaio (+128), così come sostanzioso è stato lo sviluppo del totale cumulativo erogato (+55,81 milioni di euro). In segno positivo anche l’importo garantito (+44,03 milioni di euro) e le operazioni totali effettuate (+226). L’entità del prestito medio scivola di poco meno di un migliaio di euro, quindi si mantiene sostanzialmente stabile, mentre la durata media dei prestiti passa da 54,5 a 54,2 mesi.
La distribuzione regionale premia soprattutto le regioni settentrionali con la Lombardia in prima fila per numerosità dei finanziamenti (430, pari a più di un quarto del totale nazionale) e per importo (157 milioni di euro, poco meno del 40% del totale nazionale). Le altre due sul podio, cioè Veneto ed Emilia Romagna, stanno un po’ più distanti, rispettivamente con 184 finanziamenti attivati per 38,9 milioni di euro di importo e 204 per 46,8 milioni di euro.
La performance siciliana non è certo delle migliori, ma resta comunque in crescita. Nella scorsa rilevazione, aggiornata a fine aprile, c’erano 49 interventi finanziati per 14 milioni di euro. Nel giro di un bimestre si sono aggiunti altri 10 interventi, spostando l’asticella numerica isolana a 59, anche se la quota statistica sul totale nazionale resta sostanzialmente invariata al 3,5%. Il computo totale degli investimenti concessi cresce di un milione e mezzo di euro, fissando l’attuale importo isolano a 15,5 milioni di euro.
Se dovessimo stilare una graduatoria nazionale per numerosità degli interventi la Sicilia starebbe esattamente al decimo posto, mentre guadagnerebbe una posizione della graduatoria relativa all’importo dei finanziamenti. Tuttavia è ancora troppo poco per una Regione che, per superficie e popolazione, potrebbe rivaleggiare con le prime di classe e che invece si deve accontentare di un onesto piazzamento.
Il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese facilita l’accesso al credito tramite la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia copre l’80% del credito erogato dalla banca alla startup, fermandosi, come limite massimo, a 2,5 milioni di euro. Le possibilità di accesso sono state enormemente semplificate grazie alla presenza di un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario. In tal senso il Medio credito centrale non effettua nessuna delle diligence, cioè l’operazione di investigazione e approfondimento relativa a una trattativa, rispetto a quella già effettuata dalla banca.

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