Spid: Sicilia e Sud fermi al palo - QdS

Spid: Sicilia e Sud fermi al palo

Adriano Agatino Zuccaro

Spid: Sicilia e Sud fermi al palo

mercoledì 27 Luglio 2016

Online il portale governativo: effettua prenotazioni sanitarie, la verifica di situazione contributiva e altro. Agenzia per l’Italia digitale afferma che entro il 2017 tutta la Pa dovrà adeguarsi

ROMA – È stato presentato ieri ed è fruibile online il nuovo portale www.spid.gov.it che, nella versione beta da marzo di quest’anno, ha consentito (in alcune zone del Paese) di effettuare prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, di verificare situazione contributiva, le pratiche di impresa e qualsiasi servizio che richieda un’autenticazione accessibile da pc, smartphone e tablet con la stessa username e password. Queste, in sintesi, le potenzialità di “Spid”, il sistema pubblico di Identità digitale, promosso dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid).
L’Agenzia a marzo aveva promesso entro giugno l’attivazione di 600 servizi, ad oggi il sito ufficiale ne indica 648 suddivisi in 292 amministrazioni. C’è, però, ancora molta strada da fare e il Sud che, con l’eccezione rappresentata (tra le grandi realtà) dal Comune di Lecce, resta praticamente “al buio”.
La Sicilia non può vantare alcun Comune in lista; nell’Isola a “tenere la bandiera” rimane solo la Camera di commercio che ha attivato servizi in tutta Italia e quindi anche nelle nove ex-province siciliane. Evidente, dunque, il ritardo delle nostre pubbliche amministrazioni nell’accesso al sistema di Identità digitale.
Entro il 2017, scrive l’Agenzia per l’Italia digitale, tutta la Pubblica Amministrazione dovrà aderire a Spid. L’implementazione del sistema da parte delle amministrazioni centrali e locali avviene in maniera progressiva. Le pubbliche amministrazioni che offrono servizi accessibili tramite SPID, al momento, sono un numero limitato e, ad eccezione del citato Comune di Lecce, sono situate quasi tutte da Roma in su.
Le prime Pa che hanno offerto servizi accessibili con Spid sono state, a partire dal 15 marzo, l’Inps e la regione Toscana. Ad aprile è stata la volta di Inail, Agenzia Entrate, Equitalia, Comune di Venezia, la regione Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. A giugno la programmazione prevedeva il via per Piemonte, Lazio, Liguria, Umbria, Marche, Lombardia, Comune di Lecce e di Firenze ma, stando all’elenco dei servizi attivi presente sul sito ufficiale, solo il Comune di Lecce ha rispettato le scadenze. Tre, dunque, le regioni italiane presenti in elenco, e due le Università coinvolte: l’Università La Sapienza di Roma e l’Università di Torino; tante, troppe Pa, ancora fuori dai giochi,
I privati e le Pa che volesse ottenere Spid deve rivolgersi a uno dei gestori di identità accreditati  dall’Agenzia per l’Italia Digitale: InfoCert, Poste Italiane o Tim (attraverso la società Trust Technologies del gruppo Telecom Italia).
Per ciò che attiene alla protezione dei dati personali, il sito riporta a chiare lettere che la privacy è garantita senza alcun tipo di profilazione dei dati dell’utente. “L’identità digitale Spid diventa la chiave d’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e dei privati che vorranno gestire in maniera semplice, sicura e veloce la fase di autenticazione ai propri servizi on line” si legge sul sito ufficiale.
Per ottenere l’identità digitale bisogna poi procedere con le indicazioni di registrazione previste dal gestore scelto, ed attendere la verifica delle credenziali immesse da parte del gestore. Il riconoscimento digitale, quello fisico o via webcam sono le tre strade che l’utente può scegliere per portare a termine l’operazione. Il riconoscimento digitale è possibile se si è in possesso di carta di identità elettronica, carta nazionale dei servizi o carta digitale ed è disponibile con tutti i gestori citati.
Il riconoscimento di persona non è disponibile con Tim Id, quello via webcam solo con Infocert Id (al costo di 15 euro). Esistono anche dei servizi particolari a pagamento da utilizzare con un lettore smart card (spesso rivolti alle imprese, il costo annuo è di 36 euro per lo Spid Tim). La gratuità del servizio sarà limitata ai primi due anni e Tim fa sapere che oltre tale periodo costerà 12 euro l’anno. A disposizione degli utenti e per qualsiasi chiarimento è disponibile il supporto Spid al numero di telefono presente sul sito.

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