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Palermo – Approvata la Ztl bis. Pioggia di critiche dagli oppositori

Gaspare Ingargiola

Palermo – Approvata la Ztl bis. Pioggia di critiche dagli oppositori

giovedì 04 Agosto 2016

I provvedimenti dovrebbero partire a settembre: abolita la pausa pranzo, divieti estesi alle Euro 3 diesel. Quasi invariati i costi, ma la nuova versione non piace a Cobas e Confesercenti

PALERMO – Niente più pausa pranzo dalle 14.30 alle 15.30, divieti allargati alle auto Euro 3 diesel (possono invece entrare le Euro 3 benzina), niente più pass annuale per chi non lavora o non risiede in centro, abbonamenti a un euro al mese per le fasce economiche più deboli. Ecco le principali novità della Ztl bis varata dalla giunta Orlando. Anche questo secondo provvedimento, nonostante i tentativi dell’Amministrazione di aprire una nuova fase di dialogo con l’opposizione e le associazioni, è andato incontro a un fuoco di fila di critiche. Il sindaco però va dritto per la sua strada e in queste settimane il provvedimento, considerato un perno del piano antismog oltre che un sostegno economico imprescindibile per l’Amat, dovrebbe giungere in Consiglio comunale.
Nel 2016 l’azienda di trasporto pubblico registrerà una perdita previsionale di 15,8 milioni di euro, dovuta in buona parte all’onerosa gestione del tram che non ha trovato finora un bilanciamento negli incassi della Ztl, congelata nella sua prima versione dai giudici amministrativi. Adesso la giunta ci riprova con alcuni correttivi che rendono automaticamente superato il giudizio di merito del Tar atteso per novembre, anche perché la vecchia ordinanza verrà ritirata.
La Ztl bis dovrebbe partire nella seconda metà di settembre: resteranno grosso modo immutati i divieti, le tariffe e il perimetro.
Ma ecco i punti principali. Confermate le dimensioni: nonostante le richieste di una chiusura graduale del centro, la scelta è di partire contemporaneamente con la Ztl 1 e la Ztl 2. Niente più pausa dalle 14.30 alle 15.30: l’interdizione sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato fino alle 13. I mezzi più inquinanti (categoria in cui Palazzo delle Aquile inserisce Euro 0, 1, 2 benzina ed Euro 0, 1, 2, 3 diesel) non potranno più accedere alla Ztl: l’unica eccezione riguarda i residenti, inclusi domiciliati e accasermati, che possono usare il proprio mezzo a prescindere dalla classe di omologazione. In buona sostanza può entrare soltanto chi possiede un’auto con motore elettrico, ibrido, a gas o a metano oppure con motore a benzina da Euro 3 a salire o diesel da Euro 4 a salire, mentre i residenti possono utilizzare anche le auto inquinanti.
I costi: 90 euro per il pass annuale di residenti, domiciliati e accasermati con mezzo inquinante, 80 euro all’anno per i residenti con mezzo meno inquinante, 100 euro per i lavoratori, i titolari di un’attività economica, i genitori con figli iscritti a scuola e chi ha necessità di cure mediche continuative. Chi ha un mezzo elettrico entra gratis, i mezzi ibridi, a Gpl o a metano pagano 50 euro all’anno, i mezzi pesanti autorizzati come i bus turistici pagano 600 euro all’anno. Non esistono più i pass semestrali e settimanali mentre quello giornaliero da 5 euro è acquistabile solo per i mezzi meno inquinanti, da Euro 3 a benzina in su e da Euro 4 diesel in su.
Agevolazioni: per i residenti parcheggio gratuito nella zona blu di pertinenza (cioè quella sotto casa) e l’abbonamento ad una linea di bus Amat che attraversa la Ztl, stavolta inclusa la 101. Per tutti: chi ha un abbonamento annuale Amat e un mezzo meno inquinante beneficia di 20 accessi gratuiti. Chi possiede un’auto inquinante e ha bisogno di accedere alla Ztl per ragioni di lavoro, studio o salute avendo un reddito Isee inferiore ai 10.000 euro all’anno avrà diritto a un abbonamento a quattro linee Amat più le linee 101 e 107 al prezzo simbolico di un euro al mese (la spesa di emissione del tagliando). Stesso abbonamento senza limiti di reddito per gli studenti della scuola primaria (per i liceali esistono già altre agevolazioni). Infine, sarà emesso un apposito regolamento sul carico e scarico merci con una sola fascia diurna al posto delle due in vigore attualmente (10-12 e 14-16).
“Grazie agli studi condotti nei mesi successivi al pronunciamento del Cga – ha detto l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – sappiamo con certezza scientifica che vi è una sovrapposizione fra aree a maggior traffico e aree maggiormente inquinate. Oggi anche grazie a questi studi siamo in grado di presentare una proposta organica, che se da un lato irrigidisce i parametri per disincentivare l’uso dell’auto privata (per esempio considerando inquinanti anche le vetture diesel Euro 3 e sostanzialmente vietando del tutto la possibilità di accesso in Ztl ai veicoli inquinanti che non siano quelli dei residenti), dall’altro compie un grande passo per incentivare l’uso dei mezzi pubblici (con abbonamenti a costi irrisori per coloro che hanno necessità di accesso alla Ztl per motivi di lavoro o salute, o estendendo le agevolazioni in tal senso per i residenti)”.
Proprio sui costi “irrisori” è negativo il giudizio del coordinamento regionale dei Cobas Lavoro Privato: “Gli abbonamenti Amat a un euro al mese per residenti e fasce sociali deboli che hanno necessità d’accesso all’interno della Ztl non saranno un incentivo al trasporto pubblico, se esso continua a caratterizzarsi per inadeguatezza di mezzi e scarsa frequenza delle corse. Nelle condizioni attuali in cui si trova l’Amat, le agevolazioni non risolvono i problemi e non faranno digerire la Ztl. Se le misure contenute nel provvedimento non dovessero cambiare, siamo pronti ad associarci a chi vorrà promuovere ricorso alla giustizia amministrativa, mettendo a disposizione la nostra conoscenza tecnica dell’Amat”.
Anche la Confesercenti è contraria alla nuova versione della Ztl, che giudica “addirittura peggiore della precedente, rischia di dare il colpo di grazia alle tante attività commerciali che già soffrono per la mancanza di servizi e parcheggi. Questo impianto va assolutamente rivisto, ci appelliamo al consiglio comunale”.

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