Ars, la lunga seduta della manovrina bis - QdS

Ars, la lunga seduta della manovrina bis

Valeria Arena

Ars, la lunga seduta della manovrina bis

giovedì 11 Agosto 2016

Baccei in Aula: sì al mutuo di 18,9 mln per le Terme di Sciacca e Acireale. Nuove risorse alle ex Province per l’avvio dell’anno scolastico

PALERMO – Rush finale all’Assemblea regionale siciliana. L’Aula è tornata a riunirsi ieri mattina nonostante la data di chiusura estiva dei lavori parlamentari fosse stata fissata proprio per il 10 agosto; la motivazione è semplice: l’approvazione della manovrina omnibus, nata e pensata per finanziare i settori rimasti esclusi dalla Finanziaria di febbraio. Alla legge, il cui obiettivo era quello di erogare 9 milioni alle ex Province, 3,7 ai consorzi di bonifica e 2,4 alle scuole paritarie, sono stati aggiunti nella sola giornata di lunedì ben 180 emandamenti, che, sommati a quelli precedentemente inseriti, sono saliti a quota 225. Per un totale di circa 40 articoli da discutere e approvare in poche ore.
La seduta, presieduta prima dal vicepresidente Lupo e poi da Venturino, si è aperta però di buon mattino di fronte a un’aula semivuota. I deputati dell’opposizione presenti hanno attaccato duramente la maggioranza, in gran parte assente. Dopo circa due ore di interventi nel corso dei quali forte era la speranza che i banchi degli assenti nel frattempo si riempissero, Lupo ha rinviato la seduta parlamentare aggiornandola alle 12. Non appena la presidenza ha annunciato il passaggio agli articoli della manovrina bis, infatti, è arrivata puntuale la richiesta di verifica del numero legale: troppi gli assenti a sala d’Ercole tra le fila della maggioranza. Ripresi i lavori, non sono mancati i momenti di incertezza e tensione, tanto che l’assessore regionale alle Autonomie locali Lantieri ha proposto di stralciare dal ddl la norma che prevede i fondi per le ex Province, senza i quali sono a rischio centinaia di posti di lavoro a tempo determinato oltre che i servizi per gli studenti disabili. Una proposta che ha spaccato il Pd e riacceso il dibattito in Aula. Il primo a rifiutare intervenendo dal pulpito è stato il deputato regionale del Pd Giovanni Panepinto, che ha invitato la presidenza dell’Ars a procedere con l’esame dell’intera manovrina, a cominciare dall’articolo 1. A seguire, anche il Presidente della commissione Bilancio all’Ars Vinciullo (Ncd), ha chiesto alla presidenza di “cominciare a votare dal primo articolo, senza procedere con lo stralcio”. Sulla stessa linea i capigrupo del Pd e dell’Udc Anselmo e Turano. La Lantieri è stata così costretta a ritirare la proposta.
In Aula anche l’assessore all’Economia Baccei che dopo tre ore di silenzio ha preso la parola per spiegare e difendere la norma che autorizza l’accensione di un mutuo di 18,9 milioni di euro per le salvare le Terme di Acireale e Sciacca, attualmente con ingenti debiti. Norma approvata dai deputati con 26 voti favorevoli e 8 contrari e con la quale la Regione acquisisce dalle due aziende in liquidazione, controllate interamente dall’amministrazione regionale, i beni immobili e i diritti reali sui beni immobili delle due società. Gli oneri per il 2017 sono quantificati in 1,2 milioni.
E’ stata poi la volta dell’articolo 5 della legge di variazione bilancio, con il quale verranno trasferite immediatamente le risorse alle ex Province per garantire l’avvio del servizio all’inizio dell’anno scolastico. La battaglia a favore degli studenti disabili è stata portata avanti da Fi con il sostegno del Partito democratico. “La battaglia di Forza Italia a tutela degli studenti disabili siciliani ha raggiunto l’obiettivo voluto. Con lo stanziamento di ulteriori 1 milione e 500 mila euro, che si aggiungono al milione e 150 mila della finanziaria scorsa, si garantisce il servizio di assistenza igienico-personale e di trasporto. Con la soppressione dell’art 10 della legge n.8 del 2016 inoltre rimuoviamo un pasticcio fatto precedentemente dal governo e al contempo restituiamo la dignità del lavoro a 1500 operatori”. Lo hanno detto il capogruppo e il vice capogruppo Falcone e Figuccia e il deputato azzurro Rinaldi.
“Abbiamo lavorato per l’approvazione di una norma giusta, che garantisce equità sociale e permette alle famiglie in condizioni disagiate di compiere una libera scelta e far frequentare ai loro figli istituti paritari per l’infanzia”. Lo dice Alice Anselmo, presidente del gruppo Pd all’Ars.
Mentre scriviamo, l’Aula è ancora in corso.

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