Patto per il Sud, la Sicilia prova a ripartire - QdS

Patto per il Sud, la Sicilia prova a ripartire

Valeria Arena

Patto per il Sud, la Sicilia prova a ripartire

venerdì 12 Agosto 2016

Il solito trionfalismo di Crocetta: “Cresciamo più veloci delle altre regioni”. Faraone: “Terra dalle potenzialità a lungo inespresse”

PALERMO – Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha finalmente dato il via libera per lo stanziamento dei 13,4 miliardi di euro a favore dei “Patti per il Sud”, un piano di investimenti finalizzato al finanziamento di interventi da realizzarsi nelle Regioni e nelle Città metropolitane del Mezzogiorno mediante appositi accordi interistituzionali che hanno come obiettivo il rilancio economico delle regioni del Sud d’Italia. Assegnazioni  che tengono conto degli impieghi già disposti e della chiave di riparto percentuale del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 (80% al Mezzogiorno e 20% al Centro Nord). In particolare, le risorse stanziate per la Sicilia prevedono 2,4 miliardi di euro per la Regione siciliana e 332 milioni di euro per ogni Città metropolitana (Palermo, Catania e Messina) e prevedono interventi strategici per strade, riqualificazione urbana, beni culturali, turismo e contro il dissesto idreologico.
Il Presidente Crocetta ha voluto ringraziare il presidente del Consiglio Renzi e i sottosegretari Lotti e De Vincenti per l’approvazione della delibera Cipe. “Da settembre – ha detto Crocetta – sarà possibile avviare la procedura per oltre mille cantieri che coinvolgeranno tutti i comuni siciliani, nell’ambito di infrastrutture, dissesto, viabilità urbana, delle strade provinciali, con investimenti che contribuiranno ulteriormente ad accrescere il Pil già positivo per l’anno in corso, +1,5% sbloccando il lavoro per le piccole e medie imprese siciliane industriali, artigianali e commerciali, consentendo di incrementare l’occupazione per decine di migliaia di lavoratori”.
 
Sul piano delle misure per l’inclusione sociale e l’occupazione, il presidente dopo aver avuto diversi incontri con il sottosegretario Lotti ha comunicato che già alla fine di settembre “potrebbero essere sbloccati oltre 350 milioni di euro per i cantieri di lavoro, i cantieri di servizio, il servizio civile regionale che potrebbero collocare tre il 2016 e il 2017 circa centomila persone”. “Sono dati significativi, per una Regione che oggi è quella che cresce di più in Italia e che spazza via le previsioni dei gufi della politica, che danno questa regione come spacciata. La Sicilia sta crescendo – ha concluso il presidente  – ed occorre che tutti ne prendano atto”.
Contento anche il sottosegratrio Faraone che tramite la sua pagina Facebook ha voluto manifestare la sua soddifazione sugli accorsi “che il governo ha voluto stipulare con le singole regioni e con le città metropolitane a testimonianza di quanto l’economia del Mezzogiorno possa crescere e diventare volano per la ripresa del Paese. Tutto questo – aggiunge – si traduce in un solo modo: il governo nazionale non va in vacanza, guarda al Meridione di Italia come terra delle potenzialità troppo a lungo inespresse, dà fiducia alla Sicilia e ci mette la faccia. Adesso sta a noi, uomini e donne del Sud, raccogliere la sfida e dimostrare cosa siamo in grado di fare. Perché una ‘questione meridionale’ non faccia parte più dei refrain che siamo abituati ad ascoltare, dobbiamo scrollarci di dosso stereotipi storici e logiche assistenzialistiche. Le risorse ci sono, creiamo sviluppo per le generazioni che verranno”.
 


Dal Cipe Cantieri cultura: 57 milioni alla nostra Isola
 
ROMA – Oltre mezzo miliardo per 88 cantieri della cultura nelle 5 regioni del Sud con interventi di grande rilievo, dal Museo archeologico di Napoli al parco della Valle dei Templi di Agrigento. Il Cipe ha approvato il Piano di Azione e Coesione Complementare 2014-2020 che costituisce l’ultima tranche del Piano operativo nazionale Cultura e sviluppo del Mibact. “I cantieri della cultura – dice il ministro Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio”
Presentato nel marzo 2016, per un valore di 133.622.878 euro, il Pac appena approvato completa un intervento strategico di mezzo miliardo di euro (i 133 milioni del Pac si sommano ai circa 360 milioni del Pon cultura) con cui si finanziano 88 cantieri, subito operativi, nelle 5 regioni del Sud: Basilicata Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. “Dopo un decennio di tagli, queste scelte confermano che per il governo Renzi la cultura è la chiave per il rilancio economico dei territori e del mezzogiorno” aggiunge il ministro. Grazie all’intervento sinergico del Pon Cultura e del Piano d’Azione Comunitario, in in Sicilia vengono finanziati 19 interventi per 57.073.267 euro.
Gli interventi sono tutti di rilievo, tra gli altri, quelli per i musei e i parchi archeologici di Sibari, Locri e Scolacium, Castel del Monte, i Castelli Svevi di Trani e Brindisi, il Castello di Carlo V a Lecce, il parco archeologico di Venosa, il museo archeologico di Metaponto, il parco della Valle dei Templi di Agrigento e il parco archeologico di Gela.

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