Sviluppo sostenibile a difesa dell’ambiente - QdS

Sviluppo sostenibile a difesa dell’ambiente

Valentina Corrao

Sviluppo sostenibile a difesa dell’ambiente

mercoledì 22 Aprile 2009

Forum con Angelo Aliquò, commissario straordinario Ente Parco Madonie

A distanza di un anno dal suo insediamento come commissario straordinario dell’ente Parco delle Madonne, cosa è cambiato?
“Grazie alla collaborazione di cui ho potuto disporre, di un’organizzazione solidale e solida con lo staff di gestione e i rappresentanti degli altri parchi, il lavoro svolto, durante questo anno di commissariato è servito a far crescere  e sviluppare un profondo ed essenziale senso di appartenenza e legame naturalistico con il parco. La passione per la natura nella gestione del parco mi ha portato soprattutto a perseguire due specifiche finalità : tutelare il parco e risolvere il problema del  proliferare dei cinghiali, che distruggono la natura del parco, nutrendosi di vegetazione, radici, arbusti, piante ed animali del luogo. Per quest’ultimo problema abbiamo già ottenuto il nullaosta da parte dell’assessorato Agricoltura e Foreste, affinché tale procedura sia attivata al più presto. È adesso visibile nel parco, la  consapevolezza di un ruolo diverso delle precedenti amministrazioni”.

Che tipo di gestione ha realizzato all’interno del Parco?
“La gestione e l’organizzazione del parco devono garantire e tutelare il parco. La funzione principale che mi pongo è quella di preservare il nostro patrimonio naturale, fauna e flora, avviando una politica di sviluppo sostenibile nella gestione delle risorse, per garantire il principio di biodiversità della specie. Salvaguardare il parco, la lotta contro i cinghiali e poi ancora la reintegrazione della fauna con l’inserimento di alcune specie, come il grifone, che sarà reinserito nel parco, ricreando il suo habitat naturale, questi gli obiettivi più importanti da raggiungere. Per poter permettere l’inserimento del grifone, verrà realizzata una voliera nei pressi di Isnello, nella parte rocciosa. Questa ricostruzione naturale dell’habitat porterà sicuramente l’arrivo di altri grifoni provenienti, da altri paesi come la Spagna e l’Africa. Tutto questo verrà realizzato, con appositi studi scientifici, ad opera di figure professionali di settore,  come lo zoologo del nostro staff, che ha già lavorato ad altri progetti  simili. Un altro obiettivo è quello di garantire quindi la specie all’interno del parco, che riproduce diversi habitat naturali con vegetazione diversa ed unica, propria del loco, non presente in altri territori, come l’abete delle Madonie che ha solo circa 30 esemplari esistenti solo nel Parco”.

Che tipo di attività si possono realizzare all’interno del Parco?
“Intendo precisare che il parco non è un luogo di speculazione economica e non deve essere utilizzato per attirare finanziamenti, che servono per altre attività che sono al di fuori della tutela del parco stesso. Le iniziative che svolgeremo saranno rivolte esclusivamente a mantenere l’identità del parco, con una gestione sostenibile e di qualità. Ci sono stati assegnati circa due milioni di euro per far fronte ai nostri progetti, che intendiamo realizzare, sempre nell’ambito della fruizione e gestione sostenibile del parco, senza alterarne i suoi equilibri ecologici. Infatti vogliamo creare una rete di sentieri tracciabili all’interno del parco, in modo alquanto naturale, che avranno un ‘estensione di circa  210 chilometri. I tempi previsti per la realizzazione di questo progetto saranno circa 18 mesi. Abbiamo stanziato anche delle somme per le piste mountain bike, sentieri articolati che seguono sempre un andamento naturale, affinché il parco sia luogo di bellezze al naturale e divertimento per gli escursionisti”. Il comune centrale del parco è quello di Petralia, dove svolgeremo altre attività di intrattenimento, con una serie di incontri ed eventi, a costo zero, sempre al fine di far conoscere il parco e le sue attrattive naturali. Inoltre, si svolgeranno eventi internazionali , come l’Ecomaratona e la gara podistica di Castelbuono”.

Qual è il piano comunicativo del Parco per sensibilizzare l’opinione pubblica?
“Non intendiamo fare la solita campagna pubblicitaria fatta di volantini, ma vogliamo fornire alla gente delle vere e proprie cartine per poter meglio visualizzare il parco, i suoi percorsi, così da poterlo raggiungere più facilmente. Vogliamo coinvolgere i media locali nelle nostre attività. Stiamo cercando di promuovere iniziative ecosostenibili, come la vendita e l’acquisto di prodotti sostenibili, realizzati con materiale riciclato ritrovato nel parco stesso”.

Quali sono nelle modalità di fare turismo all’interno del Parco?
“L’amore per la natura porta ad un turismo privilegiato, che non tutti sanno apprezzare, per pochi, si parla infatti di turismo di nicchia. Stiamo rafforzando gli sportelli informativi nelle località di Cefalù, meta privilegiata dai turisti, e a Palermo dove molti turisti stranieri sono affascinati ed interessati anche ad un turismo alternativo. Comunque ogni parco ha la sua attrattiva principale, il parco dell’Etna è di tipo vulcanico, quello dell’Alcantara è di tipo fluviale, quello dei Nebrodi è di tipo omogeneo, mentre il parco delle Madonie ha un esclusiva composizione eterogenea del territorio. Dal punto di vista economico, un milione e duecento euro, sono destinate alla gestione del parco, (spese ordinarie e fisse), mentre il resto serve per le iniziative del parco”.

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