Elezione dei nuovi Liberi consorzi, problemi nella ponderazione dei voti - QdS

Elezione dei nuovi Liberi consorzi, problemi nella ponderazione dei voti

Pierangelo Bonanno

Elezione dei nuovi Liberi consorzi, problemi nella ponderazione dei voti

venerdì 12 Agosto 2016

Le Comunità locali più grandi dovrebbero essere proporzionalmente più influenti, ma in sostanza la realtà è differente

PALERMO – Le prossime elezioni nelle città metropolitane e nei liberi consorzi rischiano di discriminare il peso elettorale dei comuni che hanno lo stesso numero di abitanti.
È opportuno ricordare che città metropolitane e liberi consorzi nascono a seguito dell’abolizione delle province in Sicilia nel 2013, al fine di ottimizzare i costi della spesa pubblica, ma, nei fatti, a distanza di oltre tre anni il disavanzo emerso nei conti dei liberi consorzi è tra i 150 e i 180 milioni di euro.
Il prossimo autunno si procederà, per la prime volta in Sicilia, all’elezione dei rappresentanti nelle istituzioni sovra comunali; si tratta di una elezione di secondo grado, poiché a  votare saranno i sindaci e i consiglieri siciliani, che sceglieranno tra di essi chi eleggere.
Il sistema elettorale prevede che il voto di consiglieri e sindaci sia “ponderato” in base alla fascia di popolazione e numero di consiglieri. Pertanto, le Comunità locali più grandi dovrebbero essere dal punto di vista elettorale proporzionalmente più influenti, in sostanza la realtà è differente. Per comprenderne meglio le sfaccettature occorre ricordare che dal 2012 non si è più proceduto alle elezioni dei presidenti e dei consigli provinciali. E da allora sette provvedimenti  legislativi regionali sono intervenuti a disciplinare i liberi consorzi e le città metropolitane, prima con interventi autonomi rispetto alla legislazione nazionale e successivamente uniformi al sistema elettorale vigente nel resto d’Italia.
È opportuno ricordare che nel 2015 lo Stato ha adottato la l. n.56/2014, la c.d. legge Delrio, sugli enti di area vasta, cioè la nuova denominazione delle province.
Il nuovo quadro normativo nazionale prevede, anche in Sicilia, che il sindaco metropolitano sia di diritto il sindaco del comune capoluogo e che il consiglio sia eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni partecipanti, seguendo come criterio quello del voto ponderato in base al quale il voto di un consigliere di una città più popolosa  conti di più di quello del consigliere appartenente ad un comune più piccolo.
All’interno di questo quadro di riforme si colloca la legge regionale n.11/2015, che ha ridotto il numero dei consiglieri assegnati ad ogni comune del 20%, criterio da applicare ad ogni rinnovo dei consigli comunali.
La diminuzione dei consiglieri è già avvenuta nei 29 comuni in cui si sono già svolte le consultazioni locali nei mesi scorsi. In questa fase  di transizione l’Assemblea Regionale Siciliana ha generato un vuoto normativo, poiché comuni con la stessa popolazione parteciperanno alle imminenti elezioni dei consigli metropolitani e dei liberi consorzi con un diverso numero di consiglieri e che consiglieri provenienti da città di analoga dimensione peseranno differentemente solo perché rinnovatisi da poco.
 
Sul tema il QdS ha incontrato il prof. Andrea Piraino, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Palermo, il quale ritiene che “Il principio della ponderazione del voto mira a dare tendenzialmente un eguale peso alle manifestazioni di volontà di chi è chiamato a votare per rappresentazione e quindi è assurdo che ulteriori e diverse valutazioni degli enti di appartenenza dei consiglieri comunali chiamati al voto o delle tempistiche di rinnovo degli organi comunali possano surrettiziamente reintrodurre differenze sull’effetto del voto. Ne deriva che la normativa regionale è imperfetta ed andrebbe dunque rivista”.
Nel frattempo, l’ARS, nei giorni scorsi, ha approvato il ddl che rinvia le elezioni dei Liberi consorzi e Città metropolitane, inizialmente previste a settembre. In base alla norma approvata  dall’Ars, l’assessore regionale alle Autonomie locali dovrà indicare la nuova data in un giorno compreso fra il primo ottobre e il 30 novembre.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017