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Palermo – Ztl bis, la giunta Orlando sceglie la via del compromesso

Gaspare Ingargiola

Palermo – Ztl bis, la giunta Orlando sceglie la via del compromesso

martedì 23 Agosto 2016

Il sindaco ha accordato alcune delle richieste di opposizioni, sindacati e associazioni di categoria. Sarà attivata solo la Zona a traffico limitato 1, corrispondente al centro storico

PALERMO – Leoluca Orlando alla fine sceglie la via del compromesso. Il sindaco di Palermo decide di accogliere in parte le rimostranze di opposizioni e associazioni di categoria e alla fine dimezza il perimetro della Zona a traffico limitato, che comunque partirà a ottobre. Ma non tutta intera: sarà attivata solo la Ztl 1, grosso modo corrispondente al centro storico. Niente Ztl 2 fino a Notarbartolo, almeno per il momento.
La decisione è arrivata al termine di una giornata di trattative, con il sindaco che ha incontrato esponenti sia del centrodestra sia della maggioranza e poi ha riunito la giunta. Al termine delle consultazioni l’Amministrazione ha deciso di abbandonare la strada dell’intransigenza e di tirare un po’ il freno iniziando con la sola Ztl 1 dalla Stazione Centrale al Teatro Massimo. Ci troviamo di fronte all’ennesima, ma stavolta dovrebbe essere ultima, versione di un provvedimento osteggiato da più parti fin dalla sua nascita, con tanto di ricorsi e controricorsi ai giudici amministrativi. Ma stavolta il dado è tratto: a ottobre si parte. Un’ordinanza, prevista per fine agosto-inizio settembre, chiarirà tutti i dettagli.
“Noi vogliamo cambiare la cultura e gli stili di vita di questa città – ha attaccato Orlando in una conferenza stampa convocata in fretta e furia per spiegare le novità -. Gli accessi al centro città vanno limitati, i dati sull’inquinamento parlano chiaro. Abbiamo avviato un dibattito aperto alla cittadinanza incontrando i sindacati, le associazioni di categoria, i singoli cittadini in assemblea e i gruppi consiliari e abbiamo espresso la nostra posizione in Consiglio comunale. Nell’ultima Giunta abbiamo fatto la sintesi del lavoro di queste settimane e adesso siamo pronti a varare il provvedimento. La nostra priorità è la salute dei cittadini. Stabiliremo un preciso cronoprogramma – ha concluso il primo cittadino – per l’installazione dei varchi con le videocamere e il rilascio dei pass”.
Almeno inizialmente, però, la sorveglianza dei varchi sarà tutta a carico della Polizia Municipale. Saranno presumibilmente reintrodotti i pass mensili e semestrali, scomparsi dall’ultima bozza, e saranno previste agevolazioni per le famiglie numerose, i residenti, i lavoratori e i turisti che, ad esempio, “potranno accedere con qualunque mezzo, anche inquinante, alle strutture ricettive, ma soltanto una volta”. La Ztl 1, del resto, è più gestibile: è già in parte interdetta grazie alle tante isole pedonali (apprezzate da turisti e consumatori), per cui la chiusura del centro storico dovrebbe risultare meno “traumatica”, anche perché l’area è servita dalla navetta gratuita di collegamento con il parcheggio Basile.
La giunta Orlando ha dovuto fare i conti anche con i lavori dell’anello ferroviario, che da settembre si estenderanno a via Crispi, a questo punto snodo cruciale della città perché è proprio lì, oltre che sulla circonvallazione, che si concentreranno le macchine con la chiusura del centro storico. L’interdizione alla circolazione in via Crispi avverrà in tre fasi, che andranno dal 5 settembre al 22 dicembre 2016, dal 9 gennaio 2017 al 30 giugno 2017 e dall’1 luglio 2017 al 30 novembre 2017. Per un anno (se tutto va bene), insomma, anche la strada che conduce al porto costituirà un ‘tappo’ alla circolazione. Per l’1 settembre è fissato un vertice in Prefettura per parlare del cronoprogramma dei cantieri dell’anello, cui parteciperanno, oltre al prefetto Antonella De Miro, il sindaco Orlando, il vicesindaco e assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri e il professore Saverio Ruperto, amministratore giudiziario della Tecnis.
In considerazione anche di questi nuovi cantieri, è ovviamente positiva l’accoglienza da parte dell’opposizione dinanzi alla scelta di ridurre, almeno per ora, il perimetro della Ztl. “Ci fa piacere la resipiscenza del sindaco Orlando – ha affermato il vice capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi Sandro Leonardi -. La battaglia condotta dal Pd dentro e fuori dall’Aula è stata premiata, i palermitani hanno compreso che si trattava di un provvedimento non inserito in una vera pianificazione della mobilità, che aveva un cattivo sapore di tassa e che oggi viene sostanzialmente ritirato, anche se penalizzerà oltre modo i commercianti del centro storico. Speriamo davvero che questa parte della città non venga isolata, sono necessari più autobus e più parcheggi per i commercianti e per chi lavora nella Ztl. E poi – ha sottolineato l’esponente dem – c’è il capitolo Amat: il Bilancio era l’occasione per cercare di convincere l’Amministrazione a trovare le risorse ed evitare la Ztl a pagamento, ma la voglia di molti di dimostrare di essere più realisti del re ci ha privati di questa possibilità. Al management dell’azienda chiediamo di lavorare meglio per tagliare gli sprechi e non il servizio, come drammaticamente invece sta succedendo”.
Anche il capogruppo dei Comitati Civici, Filippo Occhipinti ha sostenuto di apprezzare “il buon senso mostrato dall’Amministrazione comunale nel limitare l’avvio a Palermo della Ztl al solo centro storico. Era la strada da praticare sin dall’inizio. Ora siamo curiosi di conoscere i dettagli delle tariffe e delle agevolazioni che così cambieranno. L’unica cosa che ci sentiamo di raccomandare al sindaco Orlando è di confermare gli abbonamenti gratis per gli studenti, almeno delle scuole superiori e dei dipartimenti universitari dentro e in prossimità della Ztl: una misura che da un lato crea la cultura dell’uso del mezzo pubblico e dall’altro va incontro alle difficoltà, sempre più crescenti, di molte famiglie. Su Amat – ha concluso – chiediamo la presentazione al più presto in consiglio del bilancio e del piano industriale. Ci auguriamo infine che la Ztl possa essere estesa anche alle ore notturne, così da difendere il sonno dei residenti”.

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