Ars, i lavori riprendono a passo di lumaca - QdS

Ars, i lavori riprendono a passo di lumaca

Valeria Arena

Ars, i lavori riprendono a passo di lumaca

mercoledì 14 Settembre 2016

I deputati sono tornati a discutere sugli emendamenti della Finanziaria bis. Mozione su “Patto per la Sicilia” rinviata a martedì prossimo

PALERMO – E’ tempo di tornare tra i banchi della Sala d’Ercole per i deputati dell’Assemblea regionale siciliana. Dopo quasi un mese di vacanza, infatti, il parlamento locale si è nuovamente messo in moto ieri pomeriggio, ricomiciando i lavori da dove li aveva lasciati, ovvero l’esame della cosiddetta Finanziaria bis, rinviato a settembre a causa della pausa estiva. Una via crucis senza fine, dal momento che il presidente Ardizzone è stato costretto a sospendere la seduta per un’ora poco dopo la votazione di neanche dieci emendamenti. L’andazzo, quindi, sembra essere quello di agosto. A passo di lumaca.
La mozione riguardante la rimodulazione urgente del piano degli interventi “Patto per la Sicilia”, la cui discussione era prevista nella seduta di ieri pomeriggio, è stata invece spostata a martedì prossimo in seguito all’annuncio del presidente Crocetta, che sarà in Aula proprio tra una settimana per dibattere sul piano di interventi firmato sabato insieme al premier Renzi.
Intanto, però, continuano a piovere critiche sull’accordo; “Quello presentato da Renzi e da Crocetta è un patto fasullo e meramente propagandistico, che dà alla Sicilia risorse che già le spettavano di diritto. Ci troviamo di fronte ad un accordo che non produce alcuna ricchezza aggiuntiva e che lascerà i territori e i cittadini con gli stessi problemi di oggi. Nella nostra terra manca una programmazione seria, i criteri utilizzati nella scelta degli interventi da inserire nel patto-beffa sono tra l’altro poco trasparenti. Tra Palazzo d’Orleans e i comuni non vi è stata alcuna concertazione, tutto cade come sempre dall’alto, senza logica alcuna. Si pensi all’impianto di compostaggio che Crocetta vorrebbe fare a Capo d’Orlando, un’opera non realizzabile, a detta dagli stessi primi cittadini. Mancano coerenza e interventi capaci di rilanciare settori strategici, come il turismo. Con Crocetta (e Renzi) la Sicilia andrà sempre più a picco”, ha dichiarato la deputata Fi Bernardette Grasso.
Fiducioso con riserva il presidente dell’Anci Sicilia Santo Cutrone: “Anche se non siamo stati consultati, va nella direzione da noi auspicata: quella di intervenire a fondo sul completamento delle grandi opere e sulla manutenzione della rete viaria e del territorio. Lo fa rendendo disponibile sia pure solo una parte dei fondi Fsc assegnati alla Sicilia, in aggiunta a risorse previste in precedenti programmazioni e non ancora spese. Una somma che però viene ‘blindata’ – sottolinea Cutrone – , sovvertendo così la deleteria usanza del passato di annunciare fondi che poi venivano dirottati altrove”.
Sempre nella giornata di ieri la plenaria del Parlamento europeo ha riconosciuto a Crocetta, ex europarlamentare, l’immunità nel processo per diffamazione in corso nella terza camera penale di Palermo intentato da Miccichè e Musumeci, contro i quali il presidente aveva parlato in due occasioni nell’ottobre 2012. Parlando al Centro Pio La Torre il 2, Crocetta aveva detto: “Domenica alla convention che terrò farò i nomi e cognomi sull’accordo tra Musumeci e Miccichè per riprendere il discorso sui quattro termovalorizzatori gestiti dalla mafia”, aggiungendo: “So per certo che Musumeci e Miccichè hanno fatto un accordo per riprendere la realizzazione dei quattro termovalorizzatori in una gara falsa: un appalto che, è stato provato, è controllato dalla mafia. Rivelerò i dettagli alla mia convention di domenica al Teatro Politeama di Palermo”. Il 7 al Politeama aveva affermato: “Io non mi candido a fare il poliziotto. Noi invece abbiamo fatto un lavoro di controllo enorme nelle nostre liste: non abbiamo candidato indagati, condannati, né gente sul cui curriculum pesano dubbi. Musumeci, invece, gli dico: avrebbe dovuto farlo perché di gente da arrestare nelle loro liste ce n’è parecchia”.
La plenaria del Parlamento ha riconosciuto che “dalla documentazione parlamentare risulta che il presidente siciliano si è sempre distinto per l’attività nella lotta contro la criminalità organizzata e il suo impatto sull’Unione e i suoi Stati membri” e che “si è altresì concentrato sull’influenza della sistematica corruzione su politica ed economia, soprattutto per quanto riguarda gli appalti pubblici nel settore della politica ambientale”. Ed hanno concluso che “le circostanze del caso, quali evidenziate nei documenti forniti alla commissione giuridica e nel corso dell’audizione dinanzi ad essa, indicano che le dichiarazioni del Crocetta hanno un nesso diretto ed evidente con le sue funzioni parlamentari”.
Mentre scriviamo, la seduta Ars è in corso.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017