Formazione, Avviso 8 striminzito. Tre progetti su quattro esclusi - QdS

Formazione, Avviso 8 striminzito. Tre progetti su quattro esclusi

Michele Giuliano

Formazione, Avviso 8 striminzito. Tre progetti su quattro esclusi

sabato 17 Settembre 2016

Disponibili solo 136 milioni ma gli enti hanno presentato progetti del valore di 400 milioni di euro. A breve dovrebbe essere varato l’elenco degli ammessi a finanziamento

PALERMO – Ci sono qualcosa come 1.115 progetti presentati in attesa di approvazione. Un totale di 400 milioni di euro. In realtà la Regione per i corsi tradizionali, quelli legati quindi all’Avviso 8, ha una disponibilità di “appena” 136 milioni di euro. In poche parole 3 progetti su 4 resteranno fuori dai giochi, non finanziati dalla Regione. “La nostra disponibilità finanziaria per questo Avviso è di 136 milioni di euro – afferma lo stesso assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano – motivo per cui si farà una massiccia scrematura dei progetti presentati. Il nostro piano, d’intesa con lo Stato, se dovesse andare in porto, ci permetterà comunque di non lasciare nessuno o quasi senza lavoro”.
Sarà anche così ma stando a questi numeri in Sicilia oramai lo spazio è quello che è. C’è quindi ben poco da fare se spazio concretamente non ce n’è. Probabilmente ci si deve cominciare ad abituare davvero in Sicilia ad una cura dimagrante. Un piano ancora in stallo: proprio i fondi dell’Avviso 8 sono quelli che permetterebbero a buona parte degli operatori di tornare a lavoro e agli enti di riprendere le attività, sbloccando di fatto l’erogazione delle mensilità arretrate.
A strettissimo giro di posta dovrebbe essere reso disponibile l’elenco dei progetti ammessi e degli esclusi, e quindi da quel momento sarà possibile avviare la procedura per eventuali ricorsi e tutto ciò che viene a seguire. Se i tempi, così come sono stati dichiarati, saranno rispettati, sarà possibile avviare le attività formative entro la fine di ottobre.
“In questo modo – dice sempre l’assessore Marziano – vogliamo allineare la formazione alla scuola ordinaria”. Una condizione che sarebbe ottimale per lo svolgimento delle attività, sia per gli operatori che per gli allievi dei corsi, che spesso hanno difficoltà, soprattutto se donne, a far quadrare impegni familiari con la volontà di frequentare e aggiornare le proprie competenze per rendere il proprio profilo maggiormente spendibile sul mondo del lavoro.
L’Avviso 8 è in fortissimo ritardo perchè stoppato ben due volte nei mesi scorsi: prima per un errore nella scelta dei parametri per accedere ai finanziamenti, poi per il ricorso di un ente vinto al Tar dove è stata accolta la sospensiva perchè sarebbe stato dimostrato che con questo nuovo sistema di accesso ai finanziamenti si penalizzavano le realtà più piccole. L’assessorato quindi è stato costretto a rivedere tutto ed a pubblicare per la terza volta il bando, cassando le parti che erano state contestate in passato, nella speranza che questa volta vada tutto liscio. Per l’esattezza i fondi sono stati così suddivisi: 95 milioni serviranno per finanziare corsi inerente al ramo “occupazione”, quindi per “l’inserimento e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo”; i restanti 41 milioni invece finanzieranno corsi per l’istruzione e la formazione rivolti a persone adulte con bassa scolarizzazione che avranno l’intenzione di innalzare il loro titolo di studio.
I corsi, complessivamente, sono rivolti a disoccupati e inoccupati di età compresa tra i 18 e i 65 anni. La grande novità di questa edizione è rappresentata dall’attuazione del ‘Sistema Regionale di Certificazione delle Competenze’.
Il Repertorio delle qualificazioni si configura come uno strumento dinamico e costantemente aggiornabile sulla base dei fabbisogni professionali e formativi del contesto produttivo regionale, al fine di facilitare la progettazione dell’offerta formativa in coerenza con tali fabbisogni, permettere l’erogazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze comunque acquisite e facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

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