Raccolta della carta, è il Sud a trainare l'intero Paese - QdS

Raccolta della carta, è il Sud a trainare l’intero Paese

Adriano Agatino Zuccaro

Raccolta della carta, è il Sud a trainare l’intero Paese

venerdì 23 Settembre 2016

Comieco conferma la crescita dell’8,6% della Sicilia nell’ambito della differenziata del cartone. Complice il decremento al Nord, causato da una minore produzione di rifiuti

PALERMO – “Nel 2015 è il Sud a trainare l’incremento della raccolta differenziata comunale di carta e cartone dell’intero paese, con oltre 26mila tonnellate in più (rispetto al 2014, quando erano 630.855 tonnellate), compensando il decremento a cui assistiamo al Nord, legato soprattutto alla contrazione della produzione complessiva dei rifiuti”. La raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è solida: nel 2015 registra oltre 3,1 milioni di tonnellate, +0,5% rispetto all’anno precedente. Nello scenario tracciato da Comieco, all’interno del 21° Rapporto annuale “Raccolta, Riciclo e Recupero di carta e cartone 2015” (vedi Qds del 15 luglio 2016), la nostra Isola ottiene un +8,6% sul 2014: l’incremento più alto a livello nazionale.
A ben guardare i dati, però, tale record va inserito in un quadro più ampio: “Cautela nell’analisi dei dati va posta nel valutare il peso delle varie regioni, che dipende da fattori importanti quali stili di vita, standard economici, organizzazione dei servizi, punto di partenza, normative locali, presenza di operatori privati, oltre che sulla popolazione”. Nel Rapporto si spiega, infatti, che sei mila tonnellate di arretramento in una regione di riferimento a livello nazionale come la  Lombardia (-1,2%) sono indice di una situazione di sensibilità a fattori economici che mostrano una contrazione generale della produzione di rifiuti. “Le stesse sei mila tonnellate di crescita in Sicilia (+8,6%) indicano invece con ogni probabilità un miglioramento dei servizi in un’area dove il margine di crescita quali-quantitativa della raccolta è ancora ampio” prosegue il testo. Potremmo semplificare e dire che mentre al Nord si pensa, già da qualche anno, ad aggredire la base del problema (la produzione), al Sud si sta imparando, solo da poco, a differenziare i “rifiuti” e i progressi in termini percentuali (vista la pessima base di partenza) sembrano mastodontici.
La Sicilia, infatti, occupa la posizione di coda in una ipotetica classifica dei livelli di raccolta. “I dati relativi al Sud sono dunque incoraggianti” ma “si osserva ancora un grande divario”: mentre Nord e Centro si presentano con un dato allineato (62,0e 62,4 kg/ab-anno), il Sud supera sì, finalmente, la soglia simbolica dei 30 kg/ab-anno – ma raccogliendo meno della metà di quanto raccolto da Nord e Centro. Questo dato medio si distribuisce in un’ampia forchetta che va dall’ottimo 52,3 kg/ab-anno dell’Abruzzo ai 16,5 kg/ab-anno della Sicilia (peggior dato nazionale).
In termini assoluti la Lombardia nel 2015 ha totalizzato una raccolta differenziata comunale di carta e cartone pari a 523.897 tonnellate, l’Emilia-Romagna si attesta a 372.487 tonnellate, il Lazio a 323.606 tonnellate. Numeri che fanno impallidire la performance isolana pari a 82.941 tonnellate. Peggio di noi solo regioni molto più piccole in quanto a territorio ed abitanti (Basilicata, Molise, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia) oltre all’Umbria (55.210 tonnellate) e alla Sardegna (72.020 tonnellate).
Analizzando i livelli di rifiuto indifferenziato ancora prodotto e l’incidenza della frazione cellulosica, Comieco ha individuato proprio l’area isolana e quella laziale “che con oltre 11 milioni di abitanti rappresentano quasi il 20% della popolazione nazionale”. In tali regioni andrebbero concentrate le risorse per ottenere risultati anche nel breve-medio periodo, si legge nel rapporto.

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