Furs, pasticcio Regione: il Tar blocca tutto - QdS

Furs, pasticcio Regione: il Tar blocca tutto

Michele Giuliano

Furs, pasticcio Regione: il Tar blocca tutto

mercoledì 28 Settembre 2016

Accolto il ricorso dell’Ente Luglio musicale trapanese che si era visto tagliare quasi del tutto il contributo. In stand by la graduatoria fino al maggio del 2017 quando si entrerà nel merito delle rimostranze presentate

PALERMO – Tutto da rifare, tutto da rivedere per gli enti che in Sicilia si occupano di teatro, musica e danza. È stata bloccata dal Tar la graduatoria del Fondo Unico Regionale per lo spettacolo (Furs), che distribuisce fondi finalizzati a sostenere ed incrementare le attività di enti, associazioni, cooperative e fondazioni che lavorano sul territorio siciliano in campo artistico da almeno tre anni.
Il ricorso al tribunale amministrativo regionale è stato presentato dall’Ente Luglio musicale Trapanese, che aveva subito un taglio quasi totale ai fondi concessi, passando da circa mezzo milione di euro a una cifra irrisoria di 30 mila euro.
 
Secondo Giovanni De Santis, consigliere delegato dell’Ente Luglio Trapanese, la Regione, nel calcolare il contributo dovuto, non avrebbe rispettato il regolamento da essa stessa emanato, che prende come punti di riferimento il numero degli artisti scritturati, le repliche portate in scena, i numeri in termini di pubblico.
La Regione, alle rimostranze degli enti rimasti senza aiuti o comunque nettamente svantaggiati, ha risposto affermando la necessità di privilegiare gli enti più grandi e importanti. “Una logica assurda – afferma De Santis – che contraddice lo stesso spirito e la lettera della legge regionale che ha istituito il Furs”. Una contraddizione assoluta soprattutto se si fa riferimento a quelle che sono le finalità alla base dell’istituzione del Furs, operativo dal 2015, che doveva servire a riequilibrare la distribuzione dei contributi al teatro e allo spettacolo. Fino a quel momento, infatti, oltre il 90 per cento dei fondi destinati al settore venivano assorbiti dai teatri pubblici palermitani, catanesi e messinesi e dall’Orchestra Sinfonica Siciliana, con apposite voci nel bilancio della Regione, a prescindere dai risultati raggiunti, in termini di qualità e di quantità.
 
Il Furs, proprio per raddrizzare la situazione e dare maggiore spazio anche ad enti più piccoli ma magari più attivi e produttivi, ha individuato una serie di parametri da rispettare e che permettono di raggiungere un punteggio finale in base al quale calcolare il contributo spettante.
Innanzitutto, per quanto riguarda le associazioni concertistiche, queste vengono divise in 3 fasce, in base al numero di concerti organizzati nel corso di un anno (rispettivamente 30 per la prima fascia, 10 per la seconda e 5 manifestazioni per la terza fascia nell’arco dei 12 mesi). Quindi, vengono valutati la storicità dell’associazione, il rapporto tra contributo richiesto e bilancio dell’ente, il flusso degli spettatori paganti, il numero delle manifestazioni svolte in location svantaggiate, e infine riceve un punteggio anche l’attività didattica svolta. Principi oggettivi, trasparenti, che permettono anche agli enti più giovani ma promettenti di usufruire del contributo e quindi evolversi in attività sempre più importanti e numerose, anche a discapito di enti storici che però, nel corso dei decenni, sono diventati carrozzoni appesantiti da un comparto amministrativo in sovrannumero.
Eppure, la graduatoria emanata e la scelta di dare più spazio, anche in questo caso, agli enti storici, sembra vanificare la scelta fondativa dell’Ente e i principi secondo i quali dovrebbe lavorare. E il Tar ha dato ragione a chi ha presentato ricorso alla graduatoria emanata, che ne ha sospeso l’efficacia, fino a maggio 2017, quando si entrerà nel merito delle rimostranze presentate e se ne valuterà l’effettiva valenza o meno.
Intanto il bando per accedere al Ris (Fondo di rotazione per gli interventi straordinari) riservato a quindici enti teatrali e musicali a partecipazione pubblica per “far fronte allo stato di grave crisi del settore e per pervenire al risanamento delle gestioni ed al rilancio delle loro attività”, sarà illustrato oggi alle 10,30, nella sede dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, (via Notarbartolo n.9). Alla presentazione, parteciperanno, tra gli altri, l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Barbagallo, il dirigente generale del dipartimento, Sergio Gelardi e i sovrintendenti degli enti coinvolti.

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