“Alcuni punti fondamentali che, personalmente, ritengo imprescindibili, non possiamo perdere tempo con la semplificazione burocratica e la riorganizzazione produttiva del nostro personale, (…).
Un’azione di decentramento perché siccome il nostro obiettivo deve essere quello di alleggerire il peso di questo nostro sistema, agli enti del territorio di competenza risorse umane e finanziarie, quando le avremo.
E poi, siamo soltanto al sesto punto, c’è il tema dell’energia. Ebbene, ricordate l’eolico? Qua forse se ne è realizzato uno perché forse era autorizzato. Cos’era l’eolico? Era il progresso, la pulizia dell’aria, l’ambiente, l’occupazione e quant’altro. Prescindiamo dal fatto che in qualche caso patologico si è rivelato altra cosa. (…) Al di là di questo, vorrei chiedervi: qual è il vantaggio per i siciliani? Sarebbe valso per i mega impianti di fotovoltaico. Chi può fare un investimento da cinquecento milioni di euro? Pochi, grandi gruppi multinazionali beccano – è successo in quel caso – grandi contributi e portano a casa grandi utili (…) rubandoci quelle cose che il Padre eterno ci ha dato e che ancora ci restano perché non ce le siamo sprecate, come il sole, il vento. Quale deve essere l’impostazione? I contributi (elencati dettagliatamente dal presidente) ci consentono di montare i nostri pannelli sui tetti, o sui capannoni, o sopra la serra, eccetera.
Questo è l’unico modo per far sì che tutte le famiglie di siciliani che vivono sotto un tetto, possibilmente anche quelle che vivono in affitto, possano vedersi accrescere pro capite, mille, duemila euro di reddito all’interno del proprio nucleo familiare. (…)”. Il presidente ha parlato anche di Termini Imerese e dell’accordo Sharp,Enel, ST, con il sostegno della Bei e della Cassa Depositi e prestiti.
(…) Abbiamo il dovere di recuperare il tempo ed il terreno perduto e di riconquistare molti traguardi”.