Il Pd si lecca le ferite e prova a ricompattarsi - QdS

Il Pd si lecca le ferite e prova a ricompattarsi

Raffaella Pessina

Il Pd si lecca le ferite e prova a ricompattarsi

mercoledì 14 Dicembre 2016

Riunione del gruppo all’Ars, il segretario Raciti: “Acquisire consapevolezza”. Intanto, Governo ancora assente nell’ultima seduta in Aula

PALERMO – Riunione ieri pomeriggio del gruppo parlamentare del Pd all’Ars, con il segretario regionale Fausto Raciti, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Al centro dell’incontro, la Finanziaria che dovrebbe essere approvata a fine anno. Raciti ha proposto di “collegare l’esito del referendum a una riflessione sullo sviluppo di questa regione, alle politiche industriali che occorre subito sblocchino alcune partite in questo momento ferme, ma che non lo sono, penso ad esempio a Gela”.
Per Raciti l’esito del referendum è una chiara sconfitta sul tema della riforma della Costituzione. “C’è un dato sociologico che lega questo voto alla crisi, alle nuove e vecchie povertà e che segna una distanza forte soprattutto del Mezzogiorno dal tentativo che col Pd abbiamo messo in campo”. Ed ha proseguito: “Questo voto è uno spartiacque, dovremmo attrezzarci subito con una legge elettorale e un Partito democratico che tenga conto di questo. Penso che ci sia da utilizzare il congresso come un modo per organizzare una discussione democratica dentro il Pd e come modo per acquisire consapevolezza di un passaggio importante come il referendum: la prospettiva presidenzialista, maggioritaria è oggettivamente venuta meno e il sistema politico sarà chiamato a cambiare”. In parole povere Raciti ha chiamato a raccolta tutte le anime del Pd affinché si riuniscano per trovare la squadra ed affrontare le prossime elezioni con una unica compagine.
In Aula ieri pomeriggio si è verificato il solito deserto che è stato mal tollerato dai pochi presenti: Giuseppe Milazzo di Forza Italia ha ironizzato sull’Aula vuota dicendo che il Governo era “assente per un fatto di coerenza, perchè assente lo è stato sempre. Il segnale è chiaro: oggi non c’è nessuno e quindi oggi non si farà nulla”.
Milazzo ha stigmatizzato il comportamento della maggioranza che non viene mai in Aula, e non fa nulla fino a quando non è troppo tardi e il presidente dell’Ars contingenta gli interventi per mancanza di tempo perchè le leggi vanno approvate e non c’è più tempo. “Questo sistema – ha aggiunto Milazzo – impedisce che vi sia un regolare dibattito sui disegni di legge che devo essere approvati all’Ars”. Milazzo ha lanciato un ultimatum alla maggioranza chiedendo di venire in Aula a dire cosa si vuole fare dei siciliani e di non discutere sempre a Palazzo D’Orleans o in qualche bar alla presenza di esponenti romani. “Non legiferiamo mai – ha concluso il deputato – e quando legiferiamo le leggi vengono impugnate, abbiamo un solo alleato, il tempo e vivaddio prima o poi ve ne andrete”.
A seguire, ha parlato Antonio Malafarina del Pse che ha chiesto all’assessore ai Beni culturali di venire in Aula per relazione come vengono impiegati i fondi stanziati per tenere i Musei aperti, visto che gli è giunta notizia dai media che per Natale e Capodanno in Sicilia i musei restano chiusi. Dopo una breve sospensione, l’Aula ha ripreso i lavori alla presenza dell’Assessore Lo Bello, ma solo per rinviare in commissione di merito, per ulteriori approfondimenti il Ddl sui centri commerciali, su proposta di Giancarlo Cancelleri del Movimento cinquestelle. Nulla di fatto quindi anche ieri e dopo un’ora i lavori sono stati rinviati ad oggi pomeriggio.
Intanto esulta il presidente Crocetta, per la scelta del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di creare un ministero per il Sud e la coesione territoriale, affidando il dicastero a Claudio De Vincenti, con cui sottolinea il Governatore: “Abbiamo lavorato in questi mesi per la sottoscrizione del ‘Patto per la Sicilia’, insieme a Renzi e a Lotti”. “Con l’istituzione di questo ministero e con la nomina di De Vincenti – sostiene Crocetta – il Patto per il Sud sarà più veloce. De Vincenti conosce infatti tutte le problematiche della Sicilia, gli oltre mille cantieri che vogliamo realizzare, per i quali sono già partite le procedure per i primi 19 progetti di riqualificazione urbana e altri progetti partiranno questa settimana”.

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