Fallimenti imprese: +6,3%, scure dell’Ue sulla depurazione, Pil inchiodato, città invivibili, Made in Sicily sconosciuto. Anche nel 2016 nessuna traccia della rivoluzione annunciata da Crocetta
La svolta tanto attesa alla fine non c’è stata. E forse non poteva esserci perché la strada da percorrere per uscire dalla crisi è ancora tutta in salita e all’orizzonte non si intravedono neanche le premesse per un serio cambiamento di rotta. Anche il 2016, dunque, volge al termine senza registrare l’agognata inversione di tendenza “annunciata” dalla classe politica siciliana e fino ad oggi rimasta lettera morta.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, acquista spazi pubblicitari per sbandierare presunti incrementi di ricchezza prodotta e occupazione ma i dati ufficiali, quelli di Istat e Bankitalia, ci restituiscono l’immagine di una Sicilia in ginocchio: export, disoccupazione, prodotto interno lordo, credito alle imprese, ecc. La parola sviluppo, qui, continua a suonare come una bestemmia.
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