Speculazioni sull'ortofrutticolo, rincari fino al 350 per cento - QdS

Speculazioni sull’ortofrutticolo, rincari fino al 350 per cento

Michele Giuliano

Speculazioni sull’ortofrutticolo, rincari fino al 350 per cento

martedì 17 Gennaio 2017

Codacons presenta esposto a 104 Procure della Repubblica denunciando gli aumenti determinati dal maltempo. In realtà la maggior parte dei prodotti venduti è stata raccolta prima dell’ondata di gelo

ROMA – Il Codacons ha presentato in questi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia (anche in Sicilia, ndr) denunciando le intollerabili speculazioni sui prezzi di frutta e verdura registrate in questi giorni e legate al maltempo.
“Le condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato le regioni del centro-nord stanno avendo pesanti ripercussioni sui listini dell’ortofrutta all’ingrosso e al dettaglio – spiega il Codacons -. In sostanza, come già avvenuto in passato, schizzano alle stelle i prezzi di numerosi prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati o presso gli scaffali dei supermercati, e i rialzi vengono giustificati con il maltempo che ha interessato le coltivazioni e la riduzione delle produzioni.
 
Nella realtà, tuttavia, la maggior parte dei prodotti oggi in vendita è stata raccolta nelle settimane scorse, quando cioè non vi era alcuna emergenza neve e freddo. Addirittura vengono spacciate per nazionali frutta e verdura provenienti da paesi esteri, allo scopo di poter rincarare i prezzi con la scusa del maltempo. Siamo in presenza di vere e proprie speculazioni intollerabili sulla pelle dei consumatori e degli agricoltori”.
Per questo motivo l’organizzazione di categoria ha chiesto a 104 Procure di aprire indagini su tutto il territorio alla luce del reato di aggiotaggio, e di individuare gli speculatori che determinano rincari ingiustificati dei listini all’ingrosso e al dettaglio.
L’ondata di gelo che sta attraversando anche la Sicilia continua a non dare tregua: decine di migliaia di ettari di verdure pronte per la raccolta bruciate dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz’acqua perché sono gelate le condutture, ma anche aziende e stalle isolate che non riescono a consegnare il latte quotidiano e le verdure.
 Giudizio positivo da parte di Coldiretti, quindi, per l’avvio delle procedure per la dichiarazione dello stato di calamità appena arriverà richiesta dalle Regioni interessate dove si registrano danni incalcolabili per la persistenza di condizioni meteo estreme che continueranno anche nei prossimi giorni. L’annuncio è stato dato a proposito dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina che ha dichiarato: “Siamo vicini agli agricoltori e agli allevatori delle zone colpite dal maltempo di questi giorni. Come Ministero siamo pronti a dichiarare lo stato di calamità appena arriverà richiesta dalle Regioni interessate. È necessario portare avanti rapidamente la stima dei danni e metteremo in campo tutti gli strumenti necessari per sostenere le aziende”.
L’associazione sottolinea come si riscontrano “una disponibilità dei volumi ridotta del 40 per cento rispetto ai quantitativi consueti e rincari nei prezzi all’ingrosso di certe referenze schizzati a picchi massimi del 50-60 per cento in più, rispetto ai listini di inizio anno”. I rincari degli ortaggi coltivati all’aperto sono effettivamente da record. Se si confronta il listino prezzi di 26 prodotti con quello della prima settimana di gennaio 2016, si possono osservare alcuni casi eclatanti: +350 per cento per le bietole, +233 i cipollotti, +225 gli spinaci, +170 la lattuga, +157 le zucche e + 150 i cavoli.
Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria sono migliaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine.

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