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Catania – Zona industriale, interviene l’Irsap. Avviata la ricognizione dei danni

redazione

Catania – Zona industriale, interviene l’Irsap. Avviata la ricognizione dei danni

venerdì 03 Febbraio 2017

Ieri la denuncia della Uil. Il segretario etneo Parisi: “Era ora”

CATANIA – È stata avviata una ricognizione capillare dei danni e dei disagi alle aree industriali siciliane causati dal maltempo che nei giorni scorsi si è abbattuto sull’isola da parte dell’Irsap. L’intervento scaturisce da una direttiva emanata dal Commissario straordinario dell’Ente, Maria Grazia Brandara. Tramite gli Uffici periferici Irsap, saranno avviate le procedure per i sopralluoghi per  redigere un piano di interventi e porre un adeguato sistema di prevenzione delle anomalie segnalate.
“La ricognizione – ha commentato la Brandara – ci aiuterà a avere un quadro dello stato delle infrastrutture ed in particolare dei sistemi idrici, fognari e depurativi degli agglomerati industriali, specie quelli con particolari difficoltà dopo le eccezionali ondate di maltempo, come l’agglomerato di Catania, dove personalmente sono stata per un sopralluogo e sulla quale stiamo puntando l’attenzione: fondamentale sarà per noi la sinergia con i comuni. Non possiamo permettere che buche nel manto stradale e strade allagate per mancato deflusso delle acque piovane allontanino gli imprenditori o li scoraggino a investire”.
“Era ora!”, esclama il segretario generale della Uil catanese, Fortunato Parisi, che ieri aveva denunciato le condizioni di degrado in cui versa la Zona industriale. “Siamo certi che il sindaco Enzo Bianco – ha detto Parisi – saprà rispondere alle richieste dell’Ente regionale e sollecitare piani di lavoro concreti, finalmente adeguati e tempestivi”.
“Quantificare i danni subiti ogni anno dalle imprese insediate nell’area di Pantano d’Arci a causa di allagamenti, incendi, disservizi idrici, microinterruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica, disagi che colpiscono il comprensorio industriale con puntuale regolarità”, è invece l’obiettivo dell’indagine avviata da Confindustria Catania tra le imprese associate, in vista degli incontri programmati nei prossimi giorni dall’associazione con i vertici istituzionali del territorio per “sollecitare l’attivazione di misure di contrasto al degrado dell’area”.
“Oggi un cambio di passo è possibile. Sono disponibili risorse per investimenti pubblici che possono stimolare la riqualificazione strutturale dell’area. I patti per la Sicilia e per Catania – sottolinea il vice presidente vicario di Confindustria Catania, Antonello Biriaco – sono un’ importante occasione per scuotere l’economia. Al nuovo Prefetto di Catania, Silvana Riccio, col quale siamo certi sarà avviata una nuova stagione di collaborazione presenteremo  l’urgenza di taluni interventi sul fronte della sicurezza, focalizzando l’attenzione sulla necessità di avviare una ricognizione immediata dei capannoni abbandonati, che spesso diventano ricettacolo di materiale pericoloso”.
“Analogamente, l’incontro programmato a breve con l’assessore regionale alle Attività produttive Maria Lo Bello – conclude Biriaco – servirà a fare il punto sulle proposte da mettere in campo per restituire dignità ad un’ area industriale, quella catanese, che da sola produce il 15% del Pil manifatturiero della Sicilia”.

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