Divertendosi s'impara e si crea. I nuovi processi formativi passano per l'innovazione - QdS

Divertendosi s’impara e si crea. I nuovi processi formativi passano per l’innovazione

redazione

Divertendosi s’impara e si crea. I nuovi processi formativi passano per l’innovazione

venerdì 24 Febbraio 2017

Alla Majorana accolto con entusiamo l’invito Eni di far studiare le prime classi con l’Ipad

È difficile catturare l’attenzione degli alunni oggi, molti studenti pensano a tutto e fanno tante cose ma non fanno il loro dovere, studiare. Studiare è noioso, la lezione frontale è un incubo e ascoltare seduti come delle mummie è terribile. Cosa fare? Come bisogna far capire agli studenti  che la scuola è importante, che è il tuo passaporto per la vita? Che la conoscenza è la tua libertà? Sperimentando nuove modalità per rendere il processo formativo più interessante e piacevole. Ecco che il Dirigente scolastico e i docenti del Majorana hanno accolto con entusiasmo l’invito dell’Eni di far studiare gli studenti delle classi prime del professionale con l’iPad.
Metodo che dalla voce dei diretti interessati, gode dell’unanime consenso degli studenti e delle loro famiglie. Le classi prime del professionale sono impegnate in una sfida affascinante e nello stesso tempo nuova.
Abbiamo intervistato la Dirigente Scolastica, prof.ssa Mirella Di Silvestre e gli alunni degli classi coinvolte.

In che cosa consiste questa “sperimentazione”?

Si tratta di una iniziativa fortemente voluta da me e in seguito anche dai docenti del professionale. Di fatto, si è trattato di coinvolgere, quest’anno le classi prime, superando il modello tradizionale della didattica  La riuscita dell’intero progetto è garantita dalla proficua collaborazione tra i docenti, chiamati a confrontarsi, costantemente, sui contenuti degli interventi e sui risultati.
Quali sono i vantaggi che si ottengono con questo nuovo modello didattico?
Permette a tutti, in modo diversificato di ottenere successi, che operano come straordinari rinforzi per l’ordinario percorso di apprendimento.
Non ritiene che dietro questo modello possa nascondersi una didattica troppo lontana da quella attuale?
Assolutamente no, poiché questo modello offre a tutti gli studenti la possibilità di confrontarsi, al momento opportuno per ciascuno, garantendo ad ognuno la possibilità di migliorare. Gli alunni intervistati delle classi coinvolte hanno risposto con entusiasmo alle tante domande. Hanno detto che è molto bello imparare giocando, è stimolante il fatto che la lezioni è più colorata e per niente noiosa.
Abbiamo chiesto se questo nuovo modo di studiare e anche muoversi all’interno dell’aula possa essere consigliato ad altri indirizzi, hanno risposto assolutamente sì. Gli alunni del Majorana sono contenti di far parte di questa sperimentazione e sono contenti soprattutto di far parte del progetto “ Noi con l’Eni”. Con entusiasmo  hanno mostrato i lavori che quotidianamente realizzano  sia in classe che a casa, hanno puntualizzato che molti lavorano spesso in gruppi sia a scuola che a casa e anche un modo per conoscersi meglio e volersi bene.

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