Regionali 2017, il M5s fa sul serio - QdS

Regionali 2017, il M5s fa sul serio

Raffaella Pessina

Regionali 2017, il M5s fa sul serio

sabato 18 Marzo 2017

Annunciata la seconda fase dell’iDay per raccogliere le proposte dei cittadini. “Basta a nomine di amici per blindare posti chiave per anni”

PALERMO – Siciliani fecondi di idee per governare la Sicilia. È quanto emerge dal resoconto che il Movimento cinquestelle ha redatto dopo un mese di iDay. “Vi abbiamo chiesto di regalarci delle idee e ci avete sommerso, sono infatti 10.000 circa le proposte che abbiamo raccolto per tutto il mese con i banchetti dell’iDay, 10.000 cittadini attivi che hanno compreso che la nostra terra potrà migliorare con l’aiuto di tutti i siciliani, nessuno escluso, 10.000 idee che entreranno a fare parte del programma del M5S per la Regione siciliana”. Questa è la nota che si legge sul blog di Beppe Grillo.
E ora viene annunciata la partenza della “fase 2” su Rousseau. “Dal 17 al 31 marzo del 2017 sarà infatti attiva su Rousseau un’apposita sezione dove tutti gli iscritti potranno inserire le loro idee – viene scritto nella nota – è questo l’unico spazio ufficiale con cui il Movimento sta scrivendo il programma con i cittadini, non ce ne sono altri, è questa l’unica democrazia che conosciamo, quella partecipata. Tutte le proposte inserite, escluse quelle che non sono di competenza regionale, nel mese di maggio saranno oggetto della valutazione degli iscritti siciliani al M5S attraverso il voto online sulla piattaforma Rousseau, le più votate entreranno a far parte del programma del Movimento 5 Stelle alla Regione siciliana”.
Intanto per Ugo Forello, candidato a sindaco di Palermo del Movimento cinquestelle, è stata archiviata l’indagine a suo carico dal gip Lorenzo Matassa. Forello era accusato di induzione. A rendere dichiarazioni mendaci e a far partire l’indagine sono state le dichiarazioni dei deputati nazionali grillini travolti dal caso firme false (Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita). “Forello – secondo chi ha denunciato – avrebbe imbeccato i “pentiti” dell’indagine, come la parlamentare regionale Claudia La Rocca, vantando anche rapporti con i pm che indagano. Secondo il giudice, le mail mandate da Forello a chi era coinvolto nella vicenda della firme false non hanno rilievo illecito. Nella prima mail, Forello parla del procuratore aggiunto Dino Petralia come “una persona che conosco molto bene e con il quale collaboro in diverse situazioni delicate. è  un buon magistrato che svolgerà le indagini con scrupolo e attenzione”. In più Forello, sempre secondo il giudice, non “formulò mai una richiesta di corrispettivo materiale”.
Se i grillini accoglieranno le proposte dei cittadini per realizzare il programma elettorale, le università siciliane si sono adoperate per sviscerare lo Statuto siciliano, in un progetto che ha preso in considerazione la forma di governo, le prerogative del presidente dell’Assemblea, con proposte di modifica o aggiornamento delle regole per l’approvazione delle leggi, per l’applicazione dell’autonomia finanziaria, (passando anche per la cittadinanza di residenza, le potestà regolamentari e legislative, le funzioni amministrative, gli organi giurisdizionali e gli enti locali). I risultati di questa ricerca sono stati illustrati nel corso di un convegno a Messina sul tema: “Per un nuovo statuto della Regione siciliana”, organizzato dai professori Antonio Ruggeri, Giacomo D’Amico, Luigi D’Andrea, Giovanni Moschella e Antonio Saitta, e con il patrocinio dell’Ars e dell’Ordine degli avvocati di Messina.  Nei prossimi giorni, come anticipato dal professor Ruggeri, una commissione di coordinamento si ritroverà attorno a un tavolo per unificare i risultati della due giorni di convegno e proporre al presidente dell’Ars il documento finale per il progetto del nuovo statuto.
Infine il gruppo del Movimento cinquestelle all’Ars intende presentare una legge sul cosiddetto spoils system che impedisca ai governi – come hanno scritto in un nota i grillini – “di imporre nomine di amici e persone vicine per blindare posti chiave per anni”. L’obiettivo è quello di impedire che a fine legislatura i governi in carica distribuiscano nomine che non possano essere annullate dalla successiva amministrazione regionale. “È assurdo – dicono i deputati del M5S – che chi vince un’elezione non possa nominare figure chiave e si debba ritrovare fra i piedi nominati di partito nei posti fondamentali, per giunta blindati per anni, senza potere provvedere a sostituirli. È una grossa anomalia che va corretta, nel resto del Paese c’è questa possibilità, si chiama Spoils System ed è ora che si applichi anche in Sicilia”.
Il riferimento dei parlamentari è all’ultima raffica di nomine sfornata da Crocetta, che ha dispensato a piene mani incarichi, anche di prestigio, a tutti i suoi fedelissimi.”E non è escluso – affermano – che alcune di queste nomine siano illegittime. In particolare stiamo analizzando quella di Sami Ben Abdelali, nei cui confronti parecchie cose non tornano. Vorremmo infatti capire se per i titoli conseguiti in Tunisia dall’uomo buono per tutte le poltrone sia stato emanato il decreto di equipollenza. Inoltre non basta averlo messo a collaborare alla presidenza della Regione per farlo considerare un interno all’amministrazione regionale: Sami Ben Abdelali era e resta un esterno, e in base alla recente legge del nostro Salvatore Siragusa, le nomine degli esterni devono prima passare al vaglio della prima commissione dell’Ars. Cosa che non è avvenuta”.

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