La giunta prolunga l'agonia del bilancio - QdS

La giunta prolunga l’agonia del bilancio

Raffaella Pessina

La giunta prolunga l’agonia del bilancio

giovedì 23 Marzo 2017

Alla riunione di ieri presente anche il neoassessore alla Famiglia, Mangano. Crocetta: “Approvare la Finanziaria a fine aprile, scelta dell’Ars”

PALERMO – La giunta regionale, riunita dal governatore Rosario Crocetta, ha approvato il disegno di legge di proroga dell’esercizio provvisorio.
Fumata nera invece per le nomine dei vertici di enti e istituti regionali, la questione sarà affrontata nella prossima riunione di giunta.
Nominati invece i direttori generali dell’Urbanistica (Carmelo Frittitta), del corpo forestale (Fabrizio Viola) e dell’Irsap (Roberto Barbieri).
C’era anche Carmencita Mangano a Palazzo d’Orleans: per la psichiatra si tratta della prima riunione di governo dopo la sua nomina ad assessore alla Famiglia, incarico che ricopre da due giorni. Il neo assessore, infatti, s’è insediato lunedì scorso a conclusione delle procedure burocratiche seguite alla nomina da parte del governatore, che aveva tenuto per sé la delega dopo le dimissioni di Gianluca Miccichè, travolto dal “caso disabili”. Mangano è un dirigente medico dell’Asp di Palermo, il suo nome è stato indicato dai ‘centristi’ di Gianpiero D’Alia.
Settimana di pausa per l’Aula del Parlamento regionale, in attesa che la commissione Bilancio riesca ad esitare i documenti finanziari. La vicenda ormai si trascina da diverso tempo. A fine anno è stato necessario approvare un esercizio provvisorio di due mesi, che, in mancanza di un accordo sui conti della regione da parte di tutti i partiti, è stato prolungato di un altro mese.
Sulla Finanziaria è intervenuto il presidente Crocetta dicendo che lo aveva detto “a dicembre che la manovra finanziaria sarebbe stata varata a fine aprile, perché così ha scelto l’Assemblea. Il governo la sua parte l’ha fatta presentando la sua proposta, ma il Parlamento ha deciso così, in piena autonomia: certo per me questa scelta non è stata il massimo. Ma non voglio polemizzare”.
“Noi comunque continueremo a confrontarci col Parlamento – ha concluso il presidente – Ero rassegnato all’idea che la manovra venisse approvata a fine aprile, avevo perso le speranze”.
Una Finanziaria sofferta, questa, l’ultima della legislatura, che vede tutti contro tutti, che ha visto riscritture su riscritture. è quasi come una lenta agonia di questa legislatura che si avvia a conclusione, senza aver lasciato un segno tangibile da riferirsi a riforme, leggi per risollevare la situazione economica disastrosa della Sicilia o altro. Le polemiche continuano a farla da padrone, in un contesto politico confuso, dove i partiti stanno cercando di riorganizzarsi, alla ricerca, attraverso il democratico sistema delle primarie, di candidati alla presidenza della Regione, condivisi e credibili. Da gennaio ad oggi solo 12 le sedute di Sala D’Ercole: poco più di una a settimana, ma il dato più grave è che in queste sedute si concretizza poco o niente. Esaminando lo stesso periodo degli altri anni della legislatura, il quadro cambia poco, anche se questo è risultato il peggiore in termini numerici: 14 sedute nel 2016, 15 nel 2015, 20 nel 2014 e 16 nel 2013.
 
Di fatto l’attività principale del Parlamento è bloccata e quindi non viene approvato nemmeno il bilancio di previsione interno dell’Ars per il 2017, così come il consuntivo 2016. La conseguenza è che non viene reso noto quanto costa questo Palazzo ai cittadini perché non viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Il calendario dei lavori di Palazzo dei Normanni vedrà quindi il Parlamento impegnato nel mese di aprile all’approvazione dei documenti finanziari, quindi resteranno pochi mesi per portare a casa ancora qualche legge, sempre se vi sarà la volontà dei partiti.

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