Ue: Rapporto Esecuzione, la Sicilia restituirà 290 milioni - QdS

Ue: Rapporto Esecuzione, la Sicilia restituirà 290 milioni

Raffaella Pessina

Ue: Rapporto Esecuzione, la Sicilia restituirà 290 milioni

venerdì 24 Marzo 2017

Si tratta delle risorse del Programma Operativo Regionale del FERS 2007/2013. Su 4,359 mld € in dotazione, la spesa certificata è di 4,067 mld

PALERMO – Bacchettate e penalizzazioni da parte dell’Unione Europea per la Regione Sicilia che dovrà restituire oltre 290 milioni di euro del Programma Operativo Regionale del FERS 2007/2013: è quanto si evince dal Rapporto Finale di Esecuzione che sarà presentato al Comitato di sorveglianza che si riunisce oggi all’Albergo delle Povere.
In una condizione di estrema difficoltà economica è desolante che la Regione debba restituire i soldi che, con una adeguata programmazione, sarebbero arrivati dall’Unione Europea. “Su 4,359 miliardi rimasti in dotazione al programma dopo le dieci rimodulazioni operate nel corso degli anni – è spiegato nell’analisi pubblicata da Franco Garufi – La spesa certificata ad una settimana dalla definitiva chiusura delle procedure previste ammonta a 4,067 miliardi di euro. “Si tratta di un risultato negativo, del resto atteso, ma è stato almeno evitato il disastro che s’era affacciato alla fine del 2015, nel momento in cui oltre un miliardo di spesa risultava a rischio”, sottolinea l’economista.
 
Tutta un’altra situazione viene descritta  dal Governatore Rosario Crocetta in merito alla situazione dei fondi comunitari. Nel corso della presentazione del Movimento “Riparte Sicilia”, avvenuta nel mese di febbraio a Catania, il Governatore aveva pubblicato anche sui social network delle slides, con le quali rendeva nota la situazione economica siciliana, in tutti i suoi aspetti, compreso anche quello relativo alla spesa Ue. Si evinceva un quadro più che ottimistico, con un incremento del 72,5% sulla programmazione dei fondi comunitari. Nella slide si rilevava come al 2012 la programmazione del governo precedente aveva certificato il 12% della spesa (in cinque anni), mentre al 31/12/2015, la riprogrammazione del Governo Crocetta aveva portato ad una certificazione dell’85% e ad un impegno di spesa del 100%, in soli due anni e mezzo di legislatura.
 
Oggi, quasi a fine legislatura nella relazione viene spiegato che vi sono invece ritardi: I programmi che hanno subìto i maggiori ritardi sono quelli relativi all’Asse 5 “Sviluppo e Competitività dei sistemi locali” che è riuscito a spendere solo il 75% della dotazione prevista (380.972.000 di dotazione contro appena 288.038 milioni di spesa certificata). Peggio ancora è andato l’Asse 7 sulla “Governance”, quello che avrebbe dovuto sostenere finanziariamente la riforma dell’Amministrazione regionale, fermo al 74% (ha speso solo 27.134.000 sui 36.060.000 assegnati). Male sono andati anche i grandi progetti, con l’eccezione della rete tranviaria di Palermo, che ha speso il 100% del programmato.

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