Sicilia tra le mete turistiche più economiche, Taormina l'eccezione - QdS

Sicilia tra le mete turistiche più economiche, Taormina l’eccezione

Liliana Rosano

Sicilia tra le mete turistiche più economiche, Taormina l’eccezione

martedì 04 Aprile 2017

Classifica Osservatorio Trivago: la città meno cara d’Italia è Trapani con 64 € per camera doppia. La Perla dello Ionio in controtendenza: la terza più costosa d’Italia (144 €/notte)

PALERMO – Si scaldano i motori per la stagione estiva, preceduta dalle vacanze pasquali e dai lunghi ponti del 25 Aprile e del 1° Maggio. La Sicilia è una delle mete più gettonate insieme alla Puglia. Non solo. È anche tra le più economiche.
La classifica è quella dell’Osservatorio Trivago, secondo la quale, la città più economica d’Italia dove andare in vacanza è Trapani, con listini medi annuali pari a 64€ per camera doppia a notte seguita da Pompei (70€) mentre Sciacca è terza (71€). La classifica continua con Castellammare del Golfo, sempre nel trapanese (72€), Viterbo (74€), Pescara (74€), Agrigento (75€), Taranto (75€), Reggio Calabria (76€) e si chiude con Palermo (76€).
In Sicilia sono cinque le città economiche in classifica.
Fa eccezione Taormina, che è la terza città più cara con una media annuale a notte di 144 euro.
Sul podio Venezia, dove la media annuale per una camera doppia a notte è di 176€, una cifra che la fa comparire anche tra le 10 città più care d’Europa. Il podio si completa con Sorrento (152€) e appunto Taormina (144€). Si continua, poi, con Livigno (139€), Fasano (132€), Milano (126€), Firenze (125€), Abano Terme (123€), Como (121€) e infine Ostuni (119€).
La città più cara del Vecchio Contiente è la svizzera Ginevra, dove la media annuale per una camera doppia a notte è di ben 231€. Segue un’altra città elvetica, Zermatt (227€), mentre al terzo posto si trova la spagnola Costa Adeje (223€), nell’isola di Tenerife. Si continua con altre due città svizzere, Zurigo (221€) e Lucerna (206€). Il resto della classifica è più variegato con Reykjavík (203€), Londra (182€), Copenaghen (179€), Fira (177€), sull’isola greca di Santorini, e infine Venezia (176€).
Non è particolarmente sorprendente scoprire che le 10 città più economiche d’Europa siano tutte nei Balcani ed Est Europa. La più conveniente in assoluto è l’ucraina Ivano-Frankivsk (19€), dal passato polacco, austriaco e sovietico. Al secondo posto c’è di nuovo una meta ucraina, Užhorod (23€), che deve il suo nome dal fiume Už che la divide in due, mentre al terzo posto si trova la russa Ulan-Udė (29€) punto di incontro tra la Transiberiana e la Transmongolica. Si continua con altre due città russe, Anapa (29€), sul Mar Nero, colonia genovese nel XIV secolo, e Gelendžik (30€), centro balneare anch’esso sul Mar Nero. La macedone Ocrida (31€), inserita tra i patrimoni dell’Umanità, segue al 6° posto. Si riprende ancora con le tre città russe di Tomsk (31€), importante centro siberiano, Smolensk (33€), una delle più antiche città russe, e Tver’ (33€), una delle città dell’Anello d’Oro. La classifica si chiude con la serba Niš (34€), già conosciuta dagli antichi romani con il termine di Naissus.
Potrebbe essere una bella occasione quest’anno per la Sicilia.
Già meta turistica gettonata, si arricchisce di importanti appuntamenti. A partire dal G7 che si terrà il prossimo Maggio a Taormina.
Poi il potenziale economico e turistico di Palermo, nominate capitale della cultura 2018.
Il capoluogo siciliano, si prepara ad ospitare nel 2018 “Manifesta 12”, la biennale itinerante che ha fatto tappa in altre città importanti come Los Angeles e Zurigo.
Opportunità importanti per l’Isola che potrebbero trasformarsi ina campagna turistica promozionale a lungo raggio in grado di creare un indotto rilevante per l’economia siciliana.

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