Il 37 per cento dei siciliani fa ricorso ai prestiti personali - QdS

Il 37 per cento dei siciliani fa ricorso ai prestiti personali

Liliana Rosano

Il 37 per cento dei siciliani fa ricorso ai prestiti personali

mercoledì 05 Aprile 2017

Crif sulle forme di credito degli italiani: nell’Isola solo il 16,9% della popolazione ha chiesto un mutuo. Meno indebitati: in totale agli isolani restano da rimborsare meno di 25.000 euro

PALERMO – Sono i siciliani ad essere tra i meno indebitati in Italia e ad avere però un credito attivo più basso rispetto alla media italiana.
Lo rileva uno studio del Crif, l’azienda globale bolognese specializzata in sistemi di informazioni creditizie (SIC) e di business information, servizi di outsourcing e processing e soluzioni per il credito.
La Sicilia, ha un 32,8 per cento di credito attivo mentre, dallo studio emerge che in Toscana il 39,7% della popolazione maggiorenne ha almeno un rapporto di credito attivo, e questo la pone al primo posto della classifica nazionale seguita da Friuli-Venezia Giulia (con il 37,6%), da Sardegna (con il 37,5%), da Lazio e Lombardia (entrambe con il 36,7% della popolazione).
All’estremo opposto del ranking si colloca il Trentino Alto Adige, regione in cui solamente il 17,7% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, sopravanzato a debita distanza dalla Basilicata (con il 28,4%) e dal Molise (con il 29,3%).
Relativamente alla distribuzione delle diverse tipologie di contratti di credito all’interno del portafoglio delle famiglie, per quanto riguarda i mutui l’incidenza più elevata è risultata essere quella dei friulani, con il 31,6% del totale, seguiti dagli Emiliano-Romagnoli, con il 27,6%, e dai Lombardi, con il 27,4%. Agli ultimi posti della graduatoria, tutte al di sotto della media nazionale, si collocano invece regioni del Sud e Isole, in particolare la Calabria, la Sardegna e la Campania, rispettivamente con il 14,9%, il 16,1% e il 16,4% del totale. In Sicilia, la percentuale della popolazione che accede al mutuo come forma di credito è del 16,9%.
Mentre sono i prestiti personali, la forma di credito che ha un’incidenza maggiore in Sicilia. Infatti, il 37,0% della popolazione fa ricorso ad un prestito personale. Al primo posto il Molise, con il 39,1% del totale, davanti alla Sardegna, con il 37,7%. Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Lombardia mostrano, al contrario, un’incidenza decisamente inferiore alla media nazionale.
Infine, per quanto riguarda i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, sono i cittadini della Calabria e della Campania quelli con la più elevata incidenza, rispettivamente con il 51,0% e il 49,4% del totale. Non lontana però la Sicilia con il 46,0%.
Le regioni in cui i cittadini ogni mese devono sostenere la rata media più elevata sono risultate il Trentino-Alto Adige, con 415 Euro, la Lombardia (con 407 Euro) e il Veneto (con 406 Euro). A seguire troviamo la Toscana e l’Emilia-Romagna, rispettivamente con 395 e 386 Euro.
Per interpretare questa dinamica va però considerato che in queste regioni, in primis la Lombardia, si rileva una elevata incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, che tipicamente hanno un importo da rimborsare più elevato rispetto alle altre forme tecniche considerate. Inoltre, in queste regioni il reddito disponibile spesso risulta più elevato della media nazionale.
Specularmente, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate medie mensili più leggere, soprattutto in Calabria, dove si attestano a 303 euro, in Sardegna (308 euro) e in Sicilia (313 euro) in virtù della maggiore incidenza dei prestiti finalizzati, che solitamente si caratterizzano per un importo più contenuto.
Analogamente a quanto evidenziato a proposito della rata media mensile, anche per l’indebitamento medio residuo troviamo la Lombardia al primo posto del ranking nazionale, con 43.340 euro pro capite che ancora devono essere rimborsati. Segue a debita distanza il Trentino-Alto Adige, con 40.933 euro. Anche Emilia Romagna e Veneto si caratterizzano per un’esposizione residua superiore ai 39.000 Euro.
All’estremo opposto della classifica, con soli 22.571 Euro i cittadini della Calabria risultano avere un indebitamento residuo pari più o meno alla metà di quello dei Lombardi. Insieme alla Sicilia, è l’unica regione al di sotto dei 25.000 euro pro capite.

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