Ridimensionamento scuola: cosa cambia da settembre ‘17 - QdS

Ridimensionamento scuola: cosa cambia da settembre ‘17

Michele Giuliano

Ridimensionamento scuola: cosa cambia da settembre ‘17

mercoledì 05 Aprile 2017

Dall’assessorato all’Istruzione arrivano indicazioni amministrativo-contabili. Linee guida agli istituti che hanno subito accorpamenti

PALERMO – È stato pubblicato dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale il “Piano di dimensionamento della rete scolastica della Sicilia” per l’anno scolastico 2017/2018. Il Piano definisce le tipologie di istituti presenti e le nuove configurazioni, e le relative indicazioni amministrativo-contabili per le diverse configurazioni previste, che prenderanno corpo dal primo settembre 2017.
Nella nuova organizzazione degli istituti didattici sono state previste diverse fattispecie. In primis, nuovi istituti scolastici a seguito di unificazione di istituti preesistenti dotati di autonomia e personalità giuridica. Ancora, nuovi istituti comprensivi a seguito di unificazione di direzione didattica e scuola secondaria di primo grado già preesistenti dotate di autonomia e personalità giuridica. Ancora, saranno predisposte aggregazioni di plessi e sezioni staccate di scuole cessate ad una istituzione scolastica che, pur acquisendo i plessi o le sezioni, mantiene la propria configurazione giuridica, o cambi di aggregazioni già esistenti.
Le istituzioni scolastiche coinvolte nel processo di dimensionamento sono tenute a porre in essere una serie di adempimenti in campo finanziario e contabile, distinti a seconda degli effetti che il processo di dimensionamento produce sulla configurazione giuridica.
Il ‘Piano’ dell’assessorato regionale prevede che i consigli di istituto in carica nelle scuole cessate decadono al 31 agosto 2017, pertanto l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia-Ambito Territoriale Provinciale competente nominerà un commissario straordinario che avrà i poteri in materia amministrativa e finanziaria spettanti all’organo decaduto, con esclusione di qualsiasi attribuzione didattica organizzativa.
Le scuole cessate dovranno anche, sempre dal 31 agosto dell’anno in corso, concludere la contabilità finanziaria, portando a termine il registro delle spese minute, chiudere il conto corrente postale e versare le disponibilità sul conto corrente bancario del nuovo istituto. Andranno ancora individuati i residui attivi e passivi sempre alla data del prossimo 31 agosto e chiuse tutte le scritture finanziarie e il registro inventario, in modo da facilitare il passaggio di consegne al nuovo istituto. Quindi, si predisporrà il passaggio di consegne dei beni patrimoniali tra i direttori dei servizi generali ed amministrativi delle scuole coinvolte. In caso di cessione di classi, sezioni e plessi, i fondi relativi al funzionamento amministrativo e didattico saranno ripartiti in base alla consistenza del numero degli alunni delle sedi cedute, i beni patrimoniali in base alla dislocazione fisica degli stessi beni salvaguardando la specificità degli indirizzi di studio di ciascuna scuola.
 
Per i nuovi istituti, a partire dal primo settembre, il dirigente scolastico della nuova istituzione scolastica provvederà ad aprire un nuovo conto corrente bancario dove confluiranno le disponibilità finanziarie residue della Scuola cessata.
Il dirigente scolastico della nuova istituzione dovrà comunicare, al servizio scuole statali, i dati del nuovo conto corrente bancario e le denominazioni delle scuole cessate che hanno dato origine alla nuova Istituzione scolastica.
 
La nuova istituzione scolastica predisporrà il programma annuale dell’anno in corso comprendendo il periodo 1° settembre 2017-31 dicembre 2018, tenendo conto che i versamenti delle scuole cessate costituiranno entrate di competenza nei pertinenti aggregati secondo la destinazione di derivazione.

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