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Catania – Approvato il Bilancio di previsione dopo 12 ore di Consiglio

Desiree Miranda

Catania – Approvato il Bilancio di previsione dopo 12 ore di Consiglio

mercoledì 05 Aprile 2017

Via libera dall’assise anche al Dup e al piano delle opere pubbliche

CATANIA – Oltre 12 ore di seduta di Consiglio comunale ma, alla fine, nella mattinata di ieri, 18 consiglieri su 24 presenti (5 gli astenuti e uno contrario), hanno approvato il bilancio di previsione 2017, nonché il Documento unico di programmazione (Dup); il documento per la verifica delle aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie; l’elenco di immobili di proprietà comunale suscettibili di dismissione e valorizzazione per l’anno 2017 e il triennio 2017-2019 (come integrazione del piano delle valorizzazioni e dismissioni del patrimonio immobiliare del comune di Catania); il programma triennale delle opere pubbliche 2017–2019 e l’elenco annuale dei lavori per l’anno 2017.
Saltata, invece, la votazione in merito al tanto discusso e tante volte rinviato e rivisitato, servizio di ricerca dell’evasione e di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extra-tributarie. Tutti documenti votati sono ritenuti fondamentali per il proseguo dell’attività amministrativa di Catania per cui, nei confronti del civico consesso, “è dovuto un ringraziamento per il lavoro fatto e l’impegno profuso”, come afferma l’assessore al Bilancio Salvo Andò. Il bilancio, in particolare, “proprio perché è previsionale ci permetterà di proseguire in serenità la nostra attività”, aggiunge Andò, ma consente anche di regolarizzare la proroga dei contratti per i 181 lavoratori cosiddetti Puc (Progetti utilità collettiva), il cui relativo atto di Giunta era collegato all’approvazione del documento di programmazione economica. Lavoratori che secondo l’opposizione sarebbero stati usati dall’Amministrazione come pungolo per l’approvazione dell’atto, ma che comunque, dopo tanti dubbi e attesa, hanno visto assicurato il loro contratto di lavoro.
Per arrivare all’approvazione degli atti, però, ci sono volute due sedute andate a vuoto e una lunghissima ed estenuante in cui si sono discussi, nel gioco delle parti tra maggioranza e opposizione, 350 emendamenti e 23 sub emendamenti, in parte votati, in parte fatti propri dall’Amministrazione. Lavori, inoltre, andati a rilento anche per l’assenza di alcuni passaggi come i pareri di alcune Commissioni e alcune Municipalità.
Tra le contestazioni più importanti dell’aula, ancora una volta, ci sono i tempi concessi al Consiglio per approfondire l’atto, “troppo stretti”, ma anche una certa incoerenza tra i progetti futuri e le risorse stanziate, i problemi relativi al personale e i tagli decisi per quanto riguarda trasporti, servizi sociali e cimiteriali. Un problema non nascosto dall’Amministrazione che comunque prevede di potere aggiustare il tiro nel corso dei mesi restanti fino alla fine dell’anno. “È un bilancio improntato alla prudenza perché sia credibile nel suo equilibrio”, dichiara al nostro giornale Andò.
“Non sono stati fatti tagli in maniera indiscriminata perché comunque abbiamo chiesto agli uffici di fare un punto sulla compartecipazione della persona che beneficia del servizio, prevedendo nei servizi sociali, maggiori entrate per circa due milioni e mezzo – spiega -. Abbiamo inoltre vinto il giudizio contro l’Asp con riferimento ai servizi sanitari che sono stati erogati, per cui abbiamo scritto in bilancio 12 milioni di euro. Insomma – conclude – abbiamo fatto attenzione all’economicità, cercando di essere più incisivi nell’ottenere nuove entrate e laddove riusciremo a ottenere realmente questi risultati, li useremo per rimpinguare i diversi capitoli dei settori che sono stati in questo momento, almeno apparentemente, più penalizzati”.

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