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Palermo – Il Comune in emergenza liquidità. Leoluca Orlando attacca Stato e Regione

Gaspare Ingargiola

Palermo – Il Comune in emergenza liquidità. Leoluca Orlando attacca Stato e Regione

giovedì 13 Aprile 2017

L’Ente ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa: critiche da Ferrandelli (I Coraggiosi) e Forello (M5s). Il sindaco: “Pesano i mancati trasferimenti. Polemiche frutto di ignoranza”

PALERMO – La Giunta Orlando ha alzato al massimo il tetto dell’anticipazione di tesoreria per pagare stipendi e creditori e un minuto dopo è scoppiata inevitabile la polemica politica con i i principali avversari di Leoluca Orlando alle amministrative, Fabrizio Ferrandelli dei Coraggiosi e Ugo Forello del M5s. Palermo, in realtà, è solo uno dei 3.900 Comuni in Italia che fanno ricorso all’anticipazione di cassa in un sistema, quello degli Enti locali, sempre più in crisi a causa dei continui tagli (e ritardi) ai trasferimenti. Finora l’Amministrazione aveva evitato di ricorrere a questo strumento ma a gennaio ecco una prima delibera che sblocca un’anticipazione dal tesoriere Bnl di 182 milioni di euro (con interessi passivi per 400 mila euro), pari, spiega il provvedimento, “ai tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente (il rendiconto di gestione 2015, ndr), afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio (tributi, trasferimenti e proventi, per un totale di 728 milioni, ndr)”.
Nei giorni scorsi il livello dell’anticipo è stato innalzato fino ai cinque dodicesimi, il massimo consentito dalla legge, ovvero 303 milioni, perché i tre dodicesimi “non sono più sufficienti a garantire una efficiente gestione di cassa nel corso del 2017” e quindi “ad assicurare la liquidità finanziaria necessaria a garantire il pagamento delle retribuzioni al personale, l’assolvimento delle spese obbligatorie e la tempestività dei pagamenti”. Non per forza il Comune li userà tutti ma è comunque un segnale preoccupante che non ci siano abbastanza soldi per pagare stipendi e creditori.
Ferrandelli e Forello hanno subito attaccato la gestione finanziaria dell’ultimo quinquennio: “L’ennesimo anticipo di cassa, addirittura per pagare gli stipendi – ha iniziato Ferrandelli – è la dimostrazione non solo di una grave criticità gestionale, ma anche di una mancanza di visione progettuale. Anticipi di cassa che avranno pesanti ricadute sia sulle casse del Comune ma soprattutto sui cittadini. Alla somma da restituire va infatti aggiunto almeno mezzo milione di euro di interessi”. “Per cinque anni Orlando ci ha raccontato di aver scongiurato il default e messo i conti in ordine – ha incalzato Forello -. A due mesi dal voto scopriamo che non è così e l’Amministrazione è costretta a rivolgersi alle banche per far fronte alle spese correnti”.
Il Professore ha dapprima rintuzzato gli attacchi addossando le colpe a Stato e Regione: “Nessuno è contento di dover ricorrere all’anticipazione di cassa, con i costi che questo comporta, ma l’Amministrazione ha la responsabilità di evitare che comportamenti irresponsabili di altri Enti si ripercuotano sulla vita di migliaia di persone e sui servizi alla città. Proprio perché i conti del Comune sono in ordine, possiamo permetterci oggi di fare ricorso all’anticipazione, per sopperire alle carenze e ai ritardi di Stato e Regione”.  E ha fatto due esempi: “Nel 2017 il Comune non ha ancora incassato un solo euro dalla Regione e, nonostante questo, per esempio, sta anticipando le spese relative alle comunità per minori e alle comunità per il disagio psichico. Per quanto riguarda lo Stato, nel 2017 non sono stati versati ancora i fondi relativi al Coime e il Comune ha quindi già anticipato oltre 13 milioni di euro”. Poi ha convocato una conferenza stampa e ha alzato il tiro contro Stato e Regione e soprattutto contro i suoi avversari, bollati come “ignoranti”.
“Voglio fare chiarezza – ha esordito – e sottolineare la virtuosità del comportamento dell’Amministrazione. La mia è una denuncia politica rispetto al disinteresse del Governo nazionale e regionale, una mancanza di attenzione alle esigenze delle Amministrazioni comunali, già denunciata più volte con l’Anci Sicilia. Lo Stato in passato trasferiva al Comune 267 milioni in un anno. Oggi aspettiamo ancora 12 milioni dell’anno passato e, per quanto riguarda il 2017, lo Stato ha versato 31 milioni a fronte dei circa 92 che dovrebbero arrivare. Dalla Regione, invece, non abbiamo ricevuto un euro. Zero euro erogati e zero previsti perché la Regione non ha ancora approvato il bilancio, e senza il bilancio non c’è neppure il capitolo con la posta relativa al trasferimento ai Comuni isolani”.
In particolare, ha avvertito, la tempistica dei pagamenti da parte dello Stato renderà fisiologica la crisi almeno fino a giugno. Ha chiarito che “pur avendo fatto ricorso all’anticipazione di cassa per 303 milioni, ne abbiamo utilizzati solo 59, che diminuiranno grazie alle entrate che nel frattempo abbiamo incassato. Abbiamo un tasso di interesse Euribor di 365 maggiorato e uno spread di 245 punti” a differenza di altre metropoli targate Cinque Stelle: “Torino ha fatto una delibera per un’anticipazione di cassa di un miliardo, ha speso 272 milioni e ha uno spread di 300 punti. Roma ha autorizzato un miliardo e 200 milioni, ha un tasso di interesse Euribor di 365 e uno spread di 395 punti”. Insomma, le critiche all’amministrazione comunale sono “ipotesi fantasiose di chi non ha conoscenza della macchina amministrativa. L’attenzione dei media ha permesso di smentire chi non conosce il funzionamento del Comune. Non posso pensare che le critiche siano fatte in malafede, penso, invece, siano frutto dell’ignoranza, della mancata conoscenza delle norme da parte di chi non ha esperienza amministrativa”.

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