Beni culturali da risorsa a "insidia" - QdS

Beni culturali da risorsa a “insidia”

Francesco Sanfilippo

Beni culturali da risorsa a “insidia”

venerdì 05 Maggio 2017

Presentata la 16a edizione di Salvalarte Sicilia, campagna di Legambiente per la valorizzazione del patrimonio culturale isolano. Grotte dell’Addaura a rischio caduta massi. Sovrintendenza: “Intervento col Comune per la messa in sicurezza”

PALERMO – È stata presentata la 16° edizione di Salvalarte Sicilia, la storica campagna di Legambiente per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale isolano. Per illustrare il programma dell’edizione 2017, che si svolgerà fino al 15 maggio, è stato scelto il sito delle Grotte dell’Addaura, a Palermo.
La scelta non è stata casuale, poiché la fruizione dei graffiti delle grotte è vietata per motivi di sicurezza dal 1997. Infatti, in una delle grotte si trova un vasto e ricco complesso d’incisioni raffiguranti uomini ed animali che rappresentano un ciclo figurativo del massimo interesse per l’inconsueta attenzione dedicata alla rappresentazione scenografica dell’ambiente. Questo è un caso limite in tutta l’arte paleolitica, i cui ritrovamenti non sono mai stati così precisi nel Mediterraneo finora. Il trattamento della figura umana si esprime in forma assolutamente nuova per moduli stilistici e per spirito rispetto agli altri ritrovamenti. I graffiti risalenti a 12 mila anni fa vennero alla luce per uno scoppio accidentale di un arsenale nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, le grotte, nonostante la loro importanza si trovano, al momento, in un assoluto stato di degrado e di incuria, nonostante tutti i sovrintendenti degli ultimi 15 anni abbiano cercato di rallentarne il declino.
Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, ha dichiarato: “Salvalarte Sicilia” è tornato dopo circa tre anni, perché i nostri Beni culturali continuano a non stare bene. La situazione si è aggravata perché manca, ormai da anni, una seria, attenta e virtuosa politica culturale della Regione. Il lavoro e l’impegno per la tutela, la valorizzazione e la fruizione del nostro straordinario patrimonio culturale deve continuare e con i trenta appuntamenti – dibattiti, visite guidate, trekking culturali, pulizia dei siti – che abbiamo organizzato, in questa 16° edizione, teniamo viva l’attenzione dei cittadini ed operiamo concretamente dove la politica ha miseramente fallito. E non è stato un caso l’avere scelto il sito delle Grotte dell’Addaura a Palermo per presentare Salvalarte. Questa campagna fra i suoi contenuti forti mette l’accento su tutela e fruizione. E le Grotte dell’Addaura sono l’esempio negativo per eccellenza. Vogliamo, quindi, accendere i riflettori sul sito affinché si possano risolvere i problemi che tengono chiuso da ben 20 anni questo straordinario patrimonio”.
A dare una spiegazione di tale situazione è Stefano Vassallo, responsabile dell’Unità operativa 5 della Sovrintendenza di Palermo che si occupa di Beni archeologici. Ha dichiarato: “dopo che è stata aperta i primi anni, ci siamo resi conto che l’area antistante alle grotte è a rischio costante di cadute massi. Siamo in una situazione di rischio elevatissimo per l’incolumità pubblica, perciò stiamo assumendo un intervento ad alto costo per mettere parzialmente in sicurezza la zona e riaprire il sito. Questo è l’obiettivo della Sovrintendenza che è da anni impegnata nella difesa di questi luoghi. È previsto un grosso finanziamento in collaborazione con il Comune e abbiamo già predisposto una perizia tecnica che sarà presentata al Comune stesso per avviare i lavori di consolidamento delle pareti franose”.
Proprio il tema della chiusura delle Grotte dell’Addaura e la sua auspicata apertura, sarà al centro dell’ultimo appuntamento di Salvalarte Sicilia, lunedì 15 maggio, con un incontro – dibattito alla Real Fonderia a Palermo.

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