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Palermo – Amministrative: corsa a sindaco tra polemiche, offese e veleni

Gaspare Ingargiola

Palermo – Amministrative: corsa a sindaco tra polemiche, offese e veleni

martedì 16 Maggio 2017

Fabrizio Ferrandelli ha presentato le nuove liste civiche: scontro con Leoluca Orlando sui fondi comunitari. Tensioni anche tra Cantiere popolare e Ugo Forello. Si ritirano gli “apartitici”

PALERMO – Fabrizio Ferrandelli presenta nuove liste e incalza Leoluca Orlando sui fondi comunitari. Il sindaco uscente e Sinistra Comune ribattono sulle “scomode” alleanze dell’ex Pd. Due candidati sindaci si ritirano e quello del M5S, Ugo Forello, è costretto a rintuzzare le accuse piovutegli addosso dopo l’audio su AddioPizzo diffuso sul web. La campagna elettorale prosegue tra polemiche spicce, conversazioni registrate, offese e veleni.

CANTIERE POPOLARE vs. ORLANDO E FORELLO.
Il 6 maggio l’ex deputato regionale ha presentato la lista di Cantiere Popolare, composta per lo più da cuffariani. Anzi, “dai migliori, non come quelli che sono andati con Crocetta”, ha detto Ferrandelli. “Qui ci sono i cuffariani che vogliono ricostruire la propria storia e rimettersi in marcia – ha aggiunto -. Qui mi sento a casa”. Nel frattempo il leader di Cp Saverio Romano giudicava “fallimentare” l’esperienza politica del Professore e definiva Cuffaro “un amico” e Ferrandelli “un candidato credibile e vincente”. “Io ricordo – ha continuato – che trent’anni fa Orlando ha amministrato Palermo anche con soggetti che poi sono stati condannati per mafia. Chi? Chiedetelo a lui”. Toto Cordaro, invece, se l’è presa con la famiglia Forello, accusandola di speculare sugioco d’azzardo e sale bingo. Il candidato pentastellato, inevitabilmente, ha annunciato querela. “Né mio padre né io abbiamo interessi economici legati al gioco d’azzardo – ha precisato -, né tanto meno su beni confiscati. Nel vuoto assoluto di argomentazioni politiche, certi esponenti del vecchio sistema, dei partiti, che elogiano condannati per mafia e sostengono candidati sindaco indagati per voto di scambio politico mafioso, mi attaccano per sviare scientificamente l’attenzione da quel sistema clientelare che loro stessi incarnano”.
GIUSEPPE LABITA. Qualche giorno dopo Ferrandelli ha presentato l’assessore designato ai Fondi Europei: Giuseppe Labita, 50 anni, formatore ed esperto in progettazione nazionale e transnazionale. E massone iscritto al Grande Oriente d’Italia. Elemento, questo, che ha scatenato altre, prevedibili polemiche. “È un mio percorso personale e umano che non ha niente a che vedere con quello politico e amministrativo”, si è difeso Labita. Sinistra Comune ha definito la sua scelta “un messaggio inquietante”. Di contro Ferrandelli ha accusato l’Amministrazione Orlando di aver recuperato appena 800mila euro dai fondi europei nel triennio 2013-2015 e il suo principale competitor elettorale ha replicato snocciolando ben altri numeri, per un totale di “620 milioni di fondi extracomunali in cinque anni”, e definendo Ferrandelli “il burattino del trio Miccichè/Cuffaro/Cammarata”. “Il primo burattino che mi viene in mente è l’Orlando furioso”, è stata la controreplica. 
PRECARI. Un nuovo caso è scoppiato quando l’avvocato Claudio Volante, candidato in una delle liste di Ferrandelli, ha convocato presso il suo studio legale, che è anche sede di un comitato elettorale, decine di ex Pip per raccogliere i loro curricula su regolare incarico della Regione. “Torna, nella peggiore tradizione palermitana – ha tuonato Orlando -, l’incetta di curriculum di disoccupati unita alla promessa di migliaia di posti di lavoro in fantomatiche cooperative o nelle aziende comunali. Tutte promesse fasulle volte solo a lucrare sulle speranze di tanti giovani”. “Ogni caso sospetto va segnalato – ha ammesso il leader dei ‘Coraggiosi’ -. Dobbiamo vigilare tutti per garantire che la campagna elettorale si svolga nel modo più corretto possibile” ed è “indubbio che nel caso si profili un reato, sarò il primo a costituirmi parte civile”. Ma “è necessario altresì che si vigili affinché non vi siano casi di assunzione o promozione all’interno di aziende municipalizzate, affidamenti sospetti, pubblicità istituzionali e cittadinanze onorarie concesse a ridosso dell’appuntamento elettorale”. Anche in questo caso Sinistra Comune ha parlato di “preoccupante ritorno di pratiche che inquinano la democrazia”.
LISTE CIVICHE. Venerdì Ferrandelli ha presentato i 700 candidati che compongono le quattro liste civiche per il Consiglio comunale e le quindici per le Circoscrizioni. Tra i big Marianna Caronia, Alessandro Anello, Marcello Robotti, Maurizio Lombardo. Nel frattempo si sono ritirati dalla corsa a Palazzo delle Aquile due candidati “apartitici”, Gaetano Cammarata con “Per Palermo uno di noi” e Tony Troja con “Sìamo Palermo”. Oltre a Ferrandelli, Forello e Orlando restano dunque in ballo Nadia Spallitta con i Verdi, Ismaele La Vardera con Lega e FdI, Ciro Lomonte con “Siciliani Liberi” e Francesco Messina con il “Centro riformista”.

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