Avviso 8 tra dubbi e veleni. La Regione rilancia: "Si parte" - QdS

Avviso 8 tra dubbi e veleni. La Regione rilancia: “Si parte”

Michele Giuliano

Avviso 8 tra dubbi e veleni. La Regione rilancia: “Si parte”

mercoledì 07 Giugno 2017

Tra ritardi, ricorsi e ordinanze del Tar si addensano rischi sulla partenza dei travagliati corsi tradizionali. L’assessore Marziano: “Il Tar non ha stoppato nulla, avanti con il risanamento”

PALERMO – Nel mondo della formazione professionale si va avanti a suon di lettere. A questo giro di posta, è l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Bruno Marziano, a far sapere la sua, a seguito delle dichiarazioni del deputato regionale Marcello Greco sull’Avviso 8.

“La centrale della disinformazione sulla Formazione professionale – ha dichiarato l’assessore Marziano – continua a dare quotidianamente le sue false notizie”.
L’assessore non la manda a dire al parlamentare al’Ars, che riferisce ad una “lobby” che vuole creare il panico tra i lavoratori degli enti accreditati, ancora in attesa di avviare le attività, per chi è utilmente inserito in graduatoria. “Non comprendo – continua Marziano – su cosa sono basate le informazioni diffuse da Greco secondo cui l’Avviso 8 “non partirà mai” poiché utilizzato solo come una sorta di spot elettorale”.
Un avvio che in effetti è atteso ormai da parecchio tempo, rallentato dai continui ricorsi e in ultimo, dalla richiesta del Tar di rivedere la graduatoria in base alle rimostranze presentate da numerosi enti, che ne hanno contestato la legittimità. La graduatoria definitiva è stata pubblicata pochi giorni fa, ma si rimane ancora in attesa dei pronunciamenti del tribunale amministrativo, fissati per il 4 luglio prossimo. “Per quanto mi riguarda, nel rispetto delle decisioni della magistratura amministrativa – dichiara l’assessore – sono intenzionato ad avviare nel più breve tempo possibile le attività previste dall’Avviso 8 e a proseguire la mia attività per il risanamento e il rilancio dell’intero settore che avrà come nuova tappa l’incontro del 6 giungo al ministero del Lavoro, assieme all’assessore regionale al Lavoro, per affrontare la problematica relativa ai prepensionamenti con le modalità dell’Ape social”.
Una lunga lettera, quella di Marziano, che ha risposto al comunicato dell’onorevole Marcello Greco, che ha attaccato il governo regionale, definendo “tragedia sociale” la situazione attuale della Formazione Professionale in Sicilia. Ma che non manca di ribattere punto per punto, convinto della propria posizione a difesa dei lavoratori, soprattutto di quelli rimasti fuori, insieme ai propri enti, dai finanziamenti.
“L’avviso 8  – scrive Greco – è il terzo tentativo di programmazione formativa fallita, sopraggiunto dopo il ritiro in autotutela dei precedenti avviso n. 1 e 3”. A parte la storia del bando, che ne ha viste di cotte e di crude, Greco si concentra sugli operatori in attesa di notizie sul proprio futuro: “Un altro elemento punitivo nei confronti dei lavoratori è non essere stati sufficientemente tutelati nelle procedure di reclutamento del personale nei bandi di selezione”.
L’iscrizione all’albo, infatti, in realtà non tutela quasi per nulla i lavoratori, in quanto questi devono sempre e comunque superare un colloquio, soggettivo ma insindacabile, da parte di una commissione dell’ente. “Dopo questa disamina non comprendo ancora quali siano “le fandonie” che abbia detto e come sia possibile definire me “…appartenente ad una lobby contro l’avvio della formazione in Sicilia…”, – conclude Greco – quando, in tempi non sospetti, in qualità di Presidente della V Commissione, ho portato avanti il disegno di legge sulla riforma della formazione con l’assessore Scilabra e poi con l’assessore Lo Bello, che prevedeva la costituzione della Agenzia Unica ad esaurimento per la formazione, percorso poi fallito miseramente, proprio perché l’assessore subentrante Marziano abolí tutto e voleva abrogare la legge 24/76”.

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