Innovazione, 30 mln per le pmi siciliane - QdS

Innovazione, 30 mln per le pmi siciliane

Rosario Battiato

Innovazione, 30 mln per le pmi siciliane

martedì 27 Giugno 2017

Pubblicato l’avviso dal dipartimento regionale delle Attività produttive: disponibili 10 mln € per l’anno in corso. Un’azione per permettere lo sviluppo e il radicamento di un tessuto produttivo “innovation based”

PALERMO – Ci sono poco meno di 30 milioni di euro a disposizione delle pmi siciliane per il “sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale”, in attuazione del Po Fesr Sicilia 2014/2020. Lo rivela l’avviso pubblico del dipartimento delle Attività produttive pubblicato la scorsa settimana.
La distribuzione delle risorse, che ammontano in dettaglio a circa 28 milioni di euro, è tripartita tra gli esercizi finanziari 2017 (10 milioni), 2018 (10 milioni) e 2019 (8 milioni). L’avviso “intende agevolare – si legge nel documento – la realizzazione di progetti di investimento finalizzati al sostegno all’acquisizione di competenze da parte delle imprese che permettano l’avvio e il consolidamento di un percorso di innovazione, attraverso progetti di investimento in innovazione di prodotto/servizio, di processo, organizzativa e commerciale, da attuare anche attraverso progetti di rete, anche mediante il finanziamento di costi di brevettazione di idee innovative, i costi connessi alla prototipazione, i costi connessi allo sviluppo delle competenze digitali (e-skills)”.
Per recuperare il pesante gap tra lo sviluppo tecnologico delle pmi nazionali e quelle isolane, la Regione intende favorire la nascita e il radicamento di un tessuto produttivo che sia “innovation based”, da stimolare tramite “la messa a disposizione di un sistema di servizi riguardanti lo sviluppo fisico, organizzativo e commerciale delle piccole e medie imprese regionali, mediante concessione di agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a sportello”. L’avviso è rivolto alle Pmi isolane sia in forma singola che associate con altre imprese.
I requisiti di ammissibilità prevedono, tra le altre cose, le regolarità dei contributi previdenziali e assistenziali dei lavoratori, della normativa antimafia, la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare che “dovrà essere dimostrata da un indice pari ad almeno 0,2 calcolato come rapporto tra patrimonio netto (PN) e costo del progetto (CP) al netto dell’aiuto (C)”. Gli ambiti di intervento riguardano sette settori specifici: agroalimentare, economia del mare, energia, scienza della vita, turismo cultura e beni culturali, smart cities and Comunities.
La proposta progettuale deve presentare le varie fasi del progetto d’investimento, un cronoprogramma con indicazioni dei mesi necessari per la conclusione dell’intervento a partire dalla data di avvio, le modalità di realizzazione, finanziarie e gestionali dell’investimento e il programma di utilizzo dei risultati.
Non c’è una soglia massima di investimento, ma il contributo massimo concedibile per impresa e per progetto non può superare i 100 mila euro (al massimo il 50% dei costi ammissibili, 100% solo servizi di consulenza e sostegno all’innovazione). Tra le spese ammissibili ci sono i costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali; per la messa a disposizione di personale altamente qualificato; per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione.
Il contributo sarà concesso sulla base di una procedura valutativa a sportello. I progetti saranno finanziati fino all’esaurimento delle risorse previste per l’anno finanziario e dovranno essere inviati tramite l’apposito modulo disponibile online (portaleagevolazioni.regione.sicilia.it). Le domande potranno essere presentate a partire dal trentesimo giorno e fino al quarantesimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gurs.

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