Antonino La Spina: "La promozione turistica prende vita dal territorio" - QdS

Antonino La Spina: “La promozione turistica prende vita dal territorio”

Elio Sofia

Antonino La Spina: “La promozione turistica prende vita dal territorio”

venerdì 07 Luglio 2017

Forum con Antonino La Spina, presidente Unione  nazionale Pro Loco d’Italia

Cosa serve, dal punto di vista economico, per fare promozione sul territorio?
“Alcune regioni virtuose, fra cui, Friuli-Venezia-Giulia, Piemonte,  Trentino, Veneto e Sardegna hanno notevoli contributi versati dai rispettivi Governi regionali, parliamo di circa due milioni di euro, ma sono casi isolati. Per il resto, in ambito nazionale ci sono situazioni un po’ a macchia di leopardo, ma in molti casi le Pro Loco funzionano bene con l’autofinanziamento, realizzando delle manifestazioni come le tante sagre che al Nord vengono messe in piedi grazie al lavoro dei volontari. Stiamo lavorando per avviare  una pianificazione a livello nazionale. Grazie all’ottimo lavoro svolto dal ministro della Cultura Dario Franceschini su questo tema potranno esserci importanti risvolti. Dobbiamo essere bravi a cogliere le opportunità offerte dal Piano strategico per il turismo che è stato presentato qualche mese fa. Stiamo inoltre portando avanti alcune interessanti idee come le iniziative rivolte alla valorizzazione dei borghi e delle realtà enogastronomiche, cercando di promuovere un metodo di lavoro sistemico e applicabile su tutto il territorio nazionale. In Sicilia le risorse negli ultimi anni non arrivano da nessuno, ragion per cui le Pro Loco vivono di autofinanziamento. Il nostro Governo siciliano non destina alcun fondo da ormai dieci anni, anche se l’assessore Barbagallo, dal momento del suo insediamento, ha manifestato in più occasioni la sua vicinanza e l’interesse a sviluppare progetti comuni per il futuro. Noi abbiamo comunque lavorato lo stesso per reperire fondi e arrivare, avviando diversi progetti di promozione turistica grazie ad alcuni bandi pubblicati dai Gal. Su questi abbiamo investito molto, anche e soprattutto sulla comunicazione mediante progetti come Typical Sicily, che ha coinvolto anche i Gruppi di azione locale (Gal)”.
Può tracciare un quadro delle attività delle Pro Loco in Italia e in Sicilia?
“Le Pro Loco sono delle associazioni private con riconoscimento pubblico, con 6.279 sedi sul territorio nazionale. In Sicilia siamo 260 e siamo in attesa della pubblicazione dell’albo realizzato a seguito delle ultime novità normative, con il censimento e le caratteristiche che ogni Pro Loco deve avere per poter operare”.
Come state promuovendo il territorio a livello nazionale?
“In tutta Italia le Pro Loco svolgono pressappoco le stesse attività, che sono principalmente quelle di animazione territoriale e promozione eventi. Poi possono variare da luogo a luogo, magari essendoci alcune località molto più turistiche di altre o che operano su temi diversi: una Pro Loco di un comune sul mare avrà e svilupperà strategie diverse rispetto a quella situata in montagna o in prossimità di un Parco archeologico. Le Pro Loco sono impegnate anche in un grande lavoro sulla raccolta, conservazione e promozione del patrimonio immateriale, tema su cui l’Unesco ci ha dato un importante riconoscimento;  siamo anche  tra i promotori e valutatori della ‘Buone pratiche’ a livello nazionale. Abbiamo anche un canale youtube,  ‘Memoria Immateriale’, che rappresenta vero e proprio archivio online dove vengono ospitati filmati inerenti  riti, feste, tradizioni, leggende, artigianato, dialetti che viene costantemente aggiornato con ulteriori contributi giunti da tutt’Italia. Stiamo raccontando e preservando un pezzo di storia e di cultura importante del nostro Paese e in questo si inserisce il progetto ‘Salva la tua lingua locale’,  il più importante premio nazionale sul dialetto che è stato presieduto fino alla sua morte da Tullio De Mauro e adesso sarà presieduto da Giovanni Solimine, attuale presidente della giuria del Premio Strega. La giornata conclusiva del premio si terrà  il 14 dicembre nella sala della Protomoteca del Campidoglio e sarà preceduta dalle fasi regionali. Inoltre le Pro Loco locali organizzeranno dei salotti a tema letterario dialettale, dove verranno proposti gli autori e le loro opere di prosa o di poesia. Il Premio prevede anche una sezione dedicata alla musica dialettale, che stiamo ampliando e probabilmente diventerà una sezione indipendente. Un’altra importante iniziativa è il premio dedicato al patrimonio artistico ‘Tradizione, devozione e ambizione’, che avrà un testimonial d’eccezione con l’intento di premiare la valorizzazione dei siti italiani e l’architettura e i restauri che vengono iniziati, finiti e riconsegnati al territorio un bene”.
 
Che futuro prevede per le Pro Loco siciliane?
“La grande vitalità delle Pro Loco isolane rappresenta una garanzia per il futuro. A breve inizieranno le selezioni per circa 300 volontari del Servizio Civile: un importante risultato centrato e allo stesso tempo, una preziosa risorsa per le attività delle Pro Loco, in tema di recupero e valorizzazione del patrimonio immateriale culturale. La chiusura delle Apt e l’abolizione delle Province ha creato un stato di confusione, non ancora risolto. Di contro, va sottolineato che l’impegno messo in campo dall’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo, sta dando ottimi risultati; Barbagallo ha valorizzato il ruolo delle Pro Loco, anche attraverso il riconoscimento dei punti Iat (Informazione e accoglienza turistica); sono tante, inoltre, le iniziative cui abbiamo collaborato con l’assessorato, di recente al G7 e durante Taobuk. Attualmente, per dare slancio e continuità ai servizi e alle attività realizzate stiamo riorganizzando la parte amministrativa, alla quale seguirà la parte economica. In tal senso riponiamo aspettative nei bandi dei Gal. Attraverso il progetto Typical Sicily, finanziato dai Gal Rocca di Cerere, Peloritani, Etna e Terre del Nisseno, siamo stati i primi a mappare ben 180 siti di interesse culturale e a inserire i virtual tour  dalla Villa del Casale ai tanti luoghi che ora sono visitabili dal proprio computer. Ormai in Sicilia lavoriamo con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e l’informazione turistica attraverso app e segnaletica, con numerosi problemi e difficoltà incontrati e posti in essere proprio da determinate Amministrazioni comunali, ancora miopi nel comprendere la validità e l’importanza dell’informazione e dell’accoglienza turistica”.
 

 
Col progetto Typical Sicily le visite diventano virtuali
 
Qual è il più importante progetto promosso per il territorio siciliano?
“Senza ombra di dubbio Typical Sicily, coordinato dal comitato regionale delle Pro Loco, che ha messo in rete oltre 200 attori privati e pubblici al fine di far fruire l’intero territorio quale contesto omogeneo, con un’offerta integrata di beni culturali, rurali, ambientali, storici e attrazioni turistiche. Il progetto Typical Sicily è stato sviluppato nel comprensorio che abbraccia le province di Catania, Messina, Caltanissetta ed Enna, coinvolgendo 46 Comuni e 48 Pro Loco. L’azione è stata resa possibile grazie ai Gal Etna, Rocca di Cerere, Nisseno e Peloritani sfruttando i fondi stanziati sull’asse Psr (2007–2013) dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Il progetto conta di 53 video promozionali dedicati ai 46 comuni e alle 4 macro aree del progetto; 250 virtual tour dei principali siti d’interesse del territorio e 250 tabelle turistiche tutte dotate di QuickResponseCode, che consentono di attivare i virtual tour dei monumenti”.
 

 
Forte contrasto agli eventi organizzati abusivamente

Quella dell’Unpli, con circa seicentomila soci, i comitati regionali, provinciali e di bacino e una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, è una struttura estremamente complessa. In che modo riuscite a vigilare su tutte le attività promosse sul territorio nazionale?
“Ogni anno gli eventi realizzati dalle nostre associazioni e certificati dalla Siae sono circa 25mila e tanti sono stati anche nel 2017. Un numero ben più sostanzioso, circa 600mila, se si considerano anche tutti quegli altri eventi che non necessitano della richiesta di autorizzazione Siae.  La vigilanza sulle singole attività promosse dal territorio, nel caso della sagre, per esempio, passa dall’adozione e dall’applicazione di un disciplinare con un marchio di qualità”.
La vostra ben radicata presenza sul territorio, comunque, permette di seguire iniziative importanti che si sviluppano in tutta Italia…

“Mi preme ricordare che l’Unpli è promotrice della giornata nazionale del dialetto che ricorre il 17 gennaio, durante la quale, abbinando la valorizzazione del dialetto con i social, quest’anno siamo stati tra i primi 10 topic di Twitter, grazie anche al  coinvolgimento  tutte le nostre Pro Loco.  Abbiamo inoltre due progetti importanti in cantiere. Grazie al Mibact, stiamo collaborando con l’Anas per valorizzare gli itinerari turistici raggiungibili attraverso ‘L’autostrada del Mediterraneo’. Altra importante iniziativa in cantiere è quella portata avanti con l’Agenzia per il Demanio attraverso i percorsi di cicloturismo e i vari cammini naturalistici, avendo la gestione del loro patrimonio immobiliare. Ulteriori preziose intese sono state siglate e si stanno realizzando con ‘Appenino Biketour’, Alberghi per la Gioventù (Aig) e con l’Istituto Italiano dei Castelli”.

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