Anche le temperature estreme anticipano la vendemmia 2017 - QdS

Anche le temperature estreme anticipano la vendemmia 2017

Lorena Peci

Anche le temperature estreme anticipano la vendemmia 2017

martedì 08 Agosto 2017

Maturazione anticipata delle uve, la mancanza di acqua e il gran caldo hanno accelerato il processo. È questo il quadro generale che è stato delineato dalle cantine di Assovini Sicilia

CATANIA – Cominciata con anticipo rispetto agli altri anni la vendemmia del 2017 a causa della maturazione anticipata delle uve, la mancanza di acqua e le temperature estreme. Quest’anno stando a quanto riporta Coldiretti sulla base di un’analisi dei dati Istat del primo quadrimestre 2017, l’avvio della vendemmia vede un lancio positivo relativo al record storico raggiunto nelle esportazioni del vino Made in Italy, con un aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno.
La Coldiretti precisa inoltre che quest’anno, salvo cambiamenti improvvisi, la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
Quello del vino è una realtà che in Italia mette in moto una macchina complessa e vincente che permette di creare fino ad oltre 10,5 miliardi di fatturato e che dà lavoro a ben 1,3 milioni di persone. Per il 2017, per la prima volta dopo dieci anni, si avrà la prima vendemmia senza voucher, i quali furono creati nel 2008 proprio per facilitare la raccolta delle uve; ciò potrà creare qualche difficoltà, rischiando di impedire a pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito di prendere parte alla consueta raccolta.
In Sicilia, la raccolta è partita in anticipo, ma le alte temperature che si aggirano intorno ai 35-36 gradi, rispettano le medie della regione per il periodo. Stando al quadro generale riportato dalle cantine di Assovini Sicilia, associazione che riunisce 76 aziende siciliane di piccole e medie dimensioni, l’evoluzione climatica avuta quest’anno ha determinato una buona curva di vegetazione e le piante si sono presentate a inizio agosto in condizioni ottimali.
L’Isola si presenta come un ottimo territorio vitivinicolo grazie alla sua ricca biodiversità, unica al mondo e alle differenze pedoclimatiche che cambiano di zona in zona. Il direttore delle cantine Settesoli, Salvatore Li Petri, ha affermato: «Finora nelle nostre zone di produzione non abbiamo riscontrato particolari criticità e lo sviluppo vegeto-produttivo delle piante è buono. Nella zona di Menfi, ad eccezione di alcuni giorni di caldo intenso a giugno, le temperature rientrano nella norma. Abbiamo iniziato a vendemmiare con il Pinot Grigio il 26 luglio, due giorni in anticipo rispetto al 2016 e per adesso le operazioni procedono per il meglio. In generale ci aspettiamo un carico di uva inferiore rispetto all’anno scorso, mentre dal punto di vista qualitativo immaginiamo di raggiungere un buon livello, considerando anche la condizione ottimale delle uve, ottenuta con un costante monitoraggio delle vigne durante tutto l’anno».
Ghunter Di Giovanna, proprietario dell’azienda Di Giovanna, sostiene che per quanto riguarda le temperature, l’annata in corso è in linea di massima nella norma e sono previste quantità in linea con lo storico, ma certamente inferiori ad annate particolarmente abbondanti come il 2015 e il 2016.
In generale si preannuncia dunque un’annata positiva per il vino italiano, con la speranza di dare al Made in Italy una spinta in più promuovendo e tutelando le diversità territoriali tipiche del nostro Paese, come afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo: «Il vino italiano è cresciuto scommettendo sulla sua identità con una decisa svolta verso la qualità che ha permesso di conquistare primati nel mondo».

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