Oltre a un centro storico che brulica di palazzine fatiscenti, pronte a sbriciolarsi dopo qualche ora di pioggia, anche il capoluogo in tempi recenti ha tremato e temuto per le bizze del sottosuolo. Prima il crollo di una palazzina in via Pagano, poi il terremoto del settembre del 2002 che peggiorò le condizioni di molti immobili. Avvisaglie che quattro anni fa indussero la Giunta comunale ad approvare una delibera che approvava il regolamento del Dief, ovvero il Documento identificativo dell’efficienza del fabbricato (delibera n. 614 del 29/12/2005). Una sorta di carta d’identità sulla quale avrebbero dovuto essere annotate tutte le caratteristiche degli edifici: tipologia e strutture di fondazione ed elevazione, anno di costruzione, certificazioni statiche o sismiche oltre alla natura di eventuali fessure e lesioni. Inoltre, avrebbero dovuto essere riportati planimetrie e grafici con tutte le caratteristiche dell’immobile, la relazione geologica relativa al sottosuolo, gli eventuali interventi effettuati per la messa in sicurezza, un giudizio sintetico sull’eventuale stato di degrado e una dichiarazione di efficienza del fabbricato sottoscritta da un professionista. Per redigere il documento, si rendeva quindi necessario controllare tutti gli edifici pericolanti e lo stato di sicurezza degli immobili.