Dal Viminale giunge lo stop agli autovelox per fare cassa - QdS

Dal Viminale giunge lo stop agli autovelox per fare cassa

Simone Belvedere

Dal Viminale giunge lo stop agli autovelox per fare cassa

sabato 12 Agosto 2017

Tutti i macchinari di rilevamento della velocità vanno segnalati con l’affissione dell’apposito cartello. Prevista verifica dell’efficienza prima che sia effettuato il rilevamento

ROMA – È finito il tempo dell’uso spregiudicato dell’autovelox. Le casse dei Comuni non potranno più essere rimpinguate attraverso l’uso sconsiderato del macchinario di rilevazione della velocità.
Questo è quanto prescrive l’ultima circolare, n. 300/A/6045/17/144/520/3, risalente al 7 agosto, emanata dal dipartimento Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno e che prevede l’introduzione di alcune innovazioni in materia di controllo della velocità delle autovetture sulle nostre strade. Fra le novità introdotte spicca l’obbligo di segnalazione della presenza di un rilevatore di velocità tramite l’apposito cartello di preavviso posto sul manto stradale.

Tuttavia, non occorre lasciare il veicolo di servizio in posizione ben visibile, infatti, è sufficiente la presenza di agenti in divisa nei pressi del macchinario per l’autovelox
. Nel caso in cui l’autovelox non fosse visibile ci troviamo di fronte a un abuso di ufficio. La circolare del 7 agosto costituisce un vero e proprio salto di qualità in tema di vincoli sui controlli di velocità ed è vincolante per tutte le forze dell’ordine del paese. In caso di abuso d’ufficio, il guidatore non deve far altro che presentare regolare ricorso per ottenere anche l’annullamento dei verbali eventualmente redatti.
Inoltre, nel Dm si individua il principio per cui la segnaletica che preannuncia la presenza di rilevatore di velocità può essere utilizzata solo se i controlli dovessero essere sistematicamente pianificati in coordinazione con le Prefetture.
Ciò che si vuole evitare, infatti, è la possibilità di sovrapposizioni o mancati controlli. Nel caso in cui il controllo rientri in un contesto di sporadicità, i segnali che preannunciano la presenza di un autovelox sono temporanei e rimuovibili appena terminata la rilevazione della velocità.
Nonostante la circolare del 7 agosto apporti notevoli innovazioni, dimentica un altro problema che bisognerebbe affrontare, che è quello legato all’obsolescenza della segnaletica, di cui la gran parte è risalente a data precedente il Dm Infrastrutture del 2007, in certi casi persino agli anni Novanta  e pertanto sarebbero sprovvisti del corretto modello grafico previsto. Infine, l’ultima circolare riconferma gli obblighi previsti dal Dm del 13 giugno per quanto concerne la taratura e la verifica dell’efficienza degli apparecchi. Infatti, è prevista una procedura apposita finalizzata alla verifica della funzionalità dei macchinari, che siano essi nuovi o appena revisionati, procedendo direttamente su strada alla rilevazione di velocità dei veicoli, a cui però non segue nessuna sanzione, per appurarne la velocità e l’attendibilità con cui effettua le sue misurazioni. A tale procedura deve seguire un verbale che registri i risultati del test effettuato.
Uno degli obiettivi da raggiungere attraverso la circolare è quella di trasmettere ai Comuni il fatto che non è possibile fare ricorso all’autovelox con l’unico scopo di fare cassa, essendo questo un uso illegale e selvaggio di un servizio che nasce appositamente per la tutela dei guidatori dalle altrui infrazioni dei limiti di velocità e dalle minacce alla sicurezza personale che tali infrazioni comportano inevitabilmente.

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