Catania - Stadio Massimino, è braccio di ferro tra Comune e Calcio Catania - QdS

Catania – Stadio Massimino, è braccio di ferro tra Comune e Calcio Catania

Melania Tanteri

Catania – Stadio Massimino, è braccio di ferro tra Comune e Calcio Catania

giovedì 28 Settembre 2017

Società: accordi vessatori. L'assessore Valentina Scialfa: tariffe ridotte negli ultimi anni

CATANIA – Scontro tra Comune e Calcio Catania per lo stadio Massimino. La questione non è certo una novità. I rapporti tra Palazzo degli elefanti e la società sportiva hanno avuto anche in passato delle frizioni per quanto riguarda proprio l’utilizzo dello stadio (ad esempio in occasione del concerto di Ligabue di alcuni anni fa).  Stavolta, però, il rischio è stato quello che non si potesse disputare il match dello scorso sabato.
Insomma, sono ancora tesi i rapporti tra la società sportiva, che accusa il Comune di proporre accordi vessatori, e Palazzo degli elefanti che, tramite l’assessore comunale allo Sport, Valentina Scialfa, ricorda come il documento di assunzione di responsabilità da parte del privato non solo sia adempimento di legge, ma sia sottoposto alla firma di qualsiasi società e associazione che usufruisce degli impianti sportivi comunali. Nelle ultime ore sembra si siano avuti spiragli: pare, infatti, che Pietro Lo Monaco, amministratore delegato della società di calcio, abbia deciso di sottoscrivere quanto proposto dal Comune, segnalando però le clausole considerate troppo vessatorie.

Una presa di posizione che, però, potrebbe allontanare la riconciliazione.
Soprattutto considerata la fermezza con cui sia il consigliere comunale, membro della Commissione sport, Niccolò Notarbartolo, che la componente della giunta guidata dal sindaco Enzo Bianco, Valentina Scialfa, hanno risposto  alla polemica montata da Lo Monaco, evidenziando come non solo lo stadio Massimino sia di proprietà del Comune ma anche come le tariffe a carico della società sportiva per l’utilizzo dell’impianto, in questi anni, siano gradualmente diminuite.
La Scialfa si sofferma sugli importi relativi alla concessione dello stadio, rivelando come ogni singola partita sino a ottobre 2015 costava 10 mila euro alla società sportiva.
“Nonostante le difficoltà del Calcio Catania – sottolinea l’assessore – l’amministrazione comunale è sempre venuta incontro alle esigenze della squadra di calcio in particolare, da ottobre 2015, l’importo è stato rimodulato in 4.100 euro. Un ulteriore abbassamento – prosegue – è stato riprodotto nel 2016, fino ad arrivare a 1.500 euro. Insomma – conclude – dal 2015 la tariffa è diminuita di oltre 8.000”.
Non solo: “l’affidamento dello stadio – prosegue l’assessore – segue una precisa convenzione scaduta nel 2012 il bando della nuova concessione è stato approvato nel agosto 2012 – aggiunge – ma è stato impugnato nell’ottobre dello stesso anno dalla società calcio Catania con un ricorso al TAR.  Insomma – conclude la Scialfa che, comunque, assicura la massima apertura nei confronti del Calcio Catania – la situazione attuale di concessione in uso che secondo il calcio Catania non ha mai realmente agevolato la società è frutto di una loro legittima scelta”.

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