Startup innovative online, avanti tutta - QdS

Startup innovative online, avanti tutta

Rosario Battiato

Startup innovative online, avanti tutta

martedì 10 Ottobre 2017

Sono quasi 900 le imprese costituite senza notaio. In poco più di un anno sono più di sessanta quelle nate in Sicilia. Il Tar del Lazio ha confermato la conformità ai principi giuridici comunitari e nazionali

PALERMO – Sono 878 le startup innovative create online in forma di srl dal luglio del 2016 grazie alla modalità interamente digitale, semplificata e gratuita. Uno strumento utilizzato anche in Sicilia – ce ne sono 61 che hanno scelto questo sistema, quinto dato nella graduatoria regionale – e che risulta perfettamente legittimo dopo la conferma arrivata lo scorso 2 ottobre con la sentenza n.10004/2017 del Tar del Lazio che ne ha stabilito la piena conformità ai principi giuridici comunitari e nazionali.
Il tribunale amministrativo, secondo quanto riportato in una nota del ministero dello Sviluppo economico, ha ritenuto, in opposizione ai quattro ricorsi presentati dal Consiglio Nazionale del Notariato, di stabilire che “l’impianto normativo è coerente con i principi della direttiva comunitaria sulle società (direttiva 2009/101/CE, oggi 1132/2017); che i poteri attribuiti dal DM 17 febbraio 2016 alle Cciaa non esorbitano rispetto a quelli previsti ordinariamente dalla legge; che il controllo sulla conformità legale dell’atto è assorbito dallo standard rilasciato dal Ministero; che la modalità di iscrizione provvisoria in sezione ordinaria, in attesa dell’iscrizione in sezione speciale, non implica, nei confronti di terzi, la percezione dell’avvenuta costituzione in via definitiva dell’impresa; che l’attribuzione alle Cciaa del potere-dovere di attuare le verifiche antiriciclaggio è previsto dalla norma (art. 12, lettera d) del d.lgs. 231/2001 ante riforma); che le modalità di registrazione fiscale dell’atto non sono contrarie a legge”.
Soltanto su un punto il Tar ha ritenuto non infondato il ricorso: la permanenza in sezione ordinaria delle startup, una volta esaurito il periodo di validità del regime speciale (5 anni dalla costituzione) o in ogni caso in cui risulti la perdita di uno dei requisiti previsti dalla legge. A tal proposito il Ministero procederà a “emendare il decreto di attuazione della nuova procedura in esecuzione di quanto indicato nella sentenza”.

Intanto continuano a crescere le startup innovative costituite online
e regolarmente iscritte alla sezione dedicata del Registro delle Imprese. Nell’ultimo trimestre ce ne sono state altre due centinaia, complessivamente, stando ai dati del Mise, rispetto al 31 dicembre, quando erano appena 180, c’è un incremento che ha sfiorato le 700 unità (695). Nel 2017 la procedura ha riguardato il 40% delle startup innovative di nuova costituzione.
Al 30 settembre sono 878 le imprese costituite con la nuova procedura. La Regione migliore resta la Lombardia (197 startup, 124 soltanto a Milano), seguita dal Veneto (129) e quindi dal Lazio (103) che chiude il podio. La Sicilia si piazza al quinto posto nazionale con 61 startup avviate con la nuova modalità (6,9% del totale nazionale).

Sempre dal Mise, lunedì scorso un’altra novità importante
che ha riguardato la piena operatività  delle modifiche che “hanno rafforzato e reso permanenti gli incentivi fiscali per chi investe in startup innovative, previste dalla legge di bilancio per il 2017 e ora autorizzate dalla Commissione europea (SA 47184) che il 18 settembre ha pubblicato la relativa decisione”. Gli incentivi sono destinati a sostenere “la nascita e lo sviluppo di imprese innovative ad alto valore tecnologico” e possono riguardare persone fisiche e persone giuridiche. Per le prime è prevista una detrazione dall’Irpef lorda pari al 30% della somma  investita nel capitale sociale delle startup innovative (massimo 1 milione di euro), per le seconde c’è una deduzione dall’imponibile Ires pari al 30% dell’investimento, con tetto massimo di investimento annuo pari a 1,8 milioni di euro.

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