Pacchetto occupazione "tarato" per le esigenze dei siciliani - QdS

Pacchetto occupazione “tarato” per le esigenze dei siciliani

Michele Giuliano

Pacchetto occupazione “tarato” per le esigenze dei siciliani

sabato 14 Ottobre 2017

I confini del nuovo bonus assunzioni (Legge Bilancio 2017) dipenderanno dalle risorse a disposizione. Tutto ruota sull'apprendistato potenziato con estensione contrattuale sino a 6 anni

PALERMO – Sembra essere cucito su misura proprio per la Sicilia il “pacchetto occupazione” che il governo nazionale sta pensando di materializzare nella sua prossima manovra finanziaria. Tutto ruoterà attorno all’apprendistato che rispetto al passato verrà ulteriormente non solo “allargato” ma anche “potenziato” in termini economici e che potrebbe portare, solo per fare il più evidente degli esempi, ad assunzioni con incentivi fino a ben 6 anni. In questo modo si vuole sconfiggere la disoccupazione il cui “fenomeno” in Italia è tra i più pedanti proprio in Sicilia.
Qui il tasso di disoccupazione continua a crescere secondo l’ultimo dato che è stato pubblicato dalla Regione nel suo Defr, il documento economico e finanziario: nei primi mesi del 2017 è giunto a circa il 22 per cento, risulta in leggero aumento rispetto alla prima rilevazione dell’anno scorso, negli stessi mesi. I cardini principali di questo pacchetto saranno la decontribuzione per gli under 29, il rifinanziamento di Garanzia Giovani e del bonus Sud, e ancora l’apprendistato incentivato.

LA PLATEA DEGLI AVENTI DIRITTO DA AUMENTARE

Ampliare il più possibile la platea degli incentivi per le assunzioni dei giovani. Con questo obiettivo il governo sta cercando di tarare il nuovo sgravio per chi offre un posto di lavoro stabile ai ragazzi, piatto forte della prossima manovra. Per superare l’ostacolo delle regole europee, che non vogliono discriminazioni per età dei lavoratori, si starebbe valutando l’ipotesi di fissare l’asticella per tutti a 29 anni ma di consentire l’applicazione del bonus giovani anche li ha superati se l’assunzione a tempo indeterminato segue un contratto di apprendistato.

L’APPRENDISTATO A GONFIE VELE NEL 2017

Si tratterebbe, come ha spiegato il viceministro all’Economia Enrico Morando, di una “buona soluzione per consentire di avere un po’ di flessibilità rispetto all’età” che consentirebbe, tra l’altro, ad “esaltare un pò lo strumento dell’apprendistato” finora non utilizzato fino in fondo. Il contratto di apprendistato, ridefinito con il Jobs Act, sta registrando comunque trend positivi nei primi 7 mesi di quest’anno, secondo l’ultimo dato dell’osservatorio sul precariato Inps, ha segnato un +25,9% (+52.000).

APPRENDISTI SINO A 34 ANNI

Chi entra nel mondo del lavoro attraverso questo canale rischierebbe però di rimanere escluso poi dal nuovo incentivo, visto che il contratto di apprendistato professionalizzante si può attivare fino a 29 anni compiuti e può durare da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni, che salgono a 5 nell’artigianato. Se dovesse concretizzarsi questa nuova variante del bonus giovani, quindi, anche un ragazzo che ha iniziato a 29 anni con 5 anni di apprendistato potrebbe, a 34 anni, passare a tempo indeterminato usufruendo del dimezzamento dei contributi per tre anni.

NUOVO BONUS, REBUS DELLE RISORSE

I confini del nuovo bonus assunzioni dipenderanno comunque dalle risorse a disposizione, fermo restando l’obiettivo di incentivare 300mila assunzioni stabili. Il ‘pacchetto base’, contributi al 50% per tre anni entro i 29 anni con tetto a 4.030 euro, costerebbe un pò meno di 1 miliardo, che diventano 2 miliardi l’anno a regime (visto che la misura sarebbe permanente). Accanto a questo si sta valutando se rafforzare (al 100%) il bonus per le assunzioni al Sud e si accarezza ancora l’idea di un taglio per tutti del cuneo fiscale, da finanziare con l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, che inizierà a dare frutti a partire dal 2019.

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