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Palermo – Il Comune nel mirino del Mef, irregolarità nei conti

Gaspare Ingargiola

Palermo – Il Comune nel mirino del Mef, irregolarità nei conti

mercoledì 29 Novembre 2017

Relazione degli ispettori del ministero dell’Economia: i maggiori rilievi su personale e partecipate. La replica del sindaco Orlando evidenzia “palesi anomalie” nei rilievi posti

PALERMO – I conti del Comune finiscono sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori del ministero dell’Economia. Sono 46 le “irregolarità di maggior rilievo” contestate a Palazzo delle Aquile dopo “la visita amministrativo-contabile” dei funzionari della Ragioneria generale dello Stato che per circa un mese e mezzo (12 dicembre 2016-27 gennaio 2017), hanno stazionato negli uffici comunali spulciando bilanci, tabelle e registri. Il risultato di questa ispezione è una relazione di oltre 200 pagine, con sei pagine fitte di rilievi e criticità: un cahiers de doléances che punta il dito in particolare contro la gestione del personale e delle partecipate.
 
Sotto attacco il sindaco Leoluca Orlando, anche se in alcuni casi i rilievi hanno origine all’epoca Cammarata, con il Movimento 5 stelle lo ha invitato a dimettersi. “Il rapporto – ha commentato il capogruppo in Consiglio Ugo Forello – sarebbe stato inviato anche alla Procura della Corte dei Conti per la valutazione di un eventuale danno erariale”. Tra le segnalazioni degli ispettori spicca una vicenda tribolata e passata anche dai tribunali: la nomina dei dirigenti tecnici, che per i funzionari ministeriali è irregolare “per la mancanza nello Statuto dell’Ente di un esplicito riferimento alla possibilità di conferire incarichi dirigenziali con contratto a tempo determinato; per la mancata previsione di una Commissione di valutazione dei candidati e di criteri di valutazione comparativa per l’assegnazione dei punteggi ai curricula presentati dai candidati; per un difetto di motivazione del provvedimento del sindaco nella scelta dei dirigenti; per il superamento dei limiti fissati dalla normativa vigente per le spese di personale a tempo determinato”. Sbagliato, secondo il Ministero, anche prorogare questi incarichi dirigenziali a contratto “per la mancata previsione nella programmazione del fabbisogno di personale 2015/2017” e “per la mancata sottoscrizione dei contratti individuali di lavoro”.
 
I funzionari contestano anche il “rilevante incremento della dotazione organica approvato nel 2009 – da 6.676 a 9.594 unità – in contrasto con la rideterminazione della pianta organica operata dall’ente nel 2006, in assenza di valutazioni che hanno condotto all’individuazione delle effettive esigenze di personale”. Inoltre, non sarebbe stato osservato, nel periodo 2011-2013, il limite del 50% dell’incidenza delle spese per il personale sulle spese correnti mentre gli 856 ex dipendenti del Coime sono considerati “personale in servizio eccedente rispetto alla dotazione organica vigente”.
 
Diverse altre le segnalazioni elencate nel rapporto: “Stabilizzazione degli Lsu con contestuale incremento della dotazione organica e violazione del principio dell’adeguato accesso dall’esterno; parziale inosservanza della normativa regionale che consente al sindaco la nomina di esperti per l’espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza; irregolare erogazione” di compensi, incentivi e indennità a vario titolo e perfino del compenso all’Avvocatura comunale e della maggiorazione dell’indennità di posizione al segretario generale.
 
Poi c’è la parte che riguarda le partecipate: gli ispettori sollevano dubbi sugli atti costitutivi di Amap e Reset, sui servizi strumentali e i contratti di servizio di Amap, Amat e Amg, sui movimenti di personale, le perdite dell’azienda dei trasporti, il trasferimento del servizio di pulizia delle caditoie assegnato ad Amap ma svolto da Amia Essemme fino al luglio 2013 e poi da Rap, i ritardi nell’erogazione del corrispettivo all’Amat per l’emissione dei titoli di viaggio a favore delle categorie protette (che hanno determinato il riconoscimento, in seguito a una transazione, di 3,4 milioni all’Amat), un’altra transazione da 1,9 milioni a favore della Gesip, la mancata stipula del contratto di servizio con la Sispi, i rapporti con la Gesap.
 
“Ho dato disposizione – ha dichiarato il sindaco Orlando – affinché sia trasmessa copia della relazione al presidente del Consiglio comunale, organo alle cui attività e competenze si fa anche riferimento nel testo, affinché valuti tempi e modalità per la discussione sul contenuto del documento ministeriale e per le eventuali decisioni conseguenti. Ovviamente sarò presente, se richiesto, a una seduta del Consiglio. Allo stesso tempo ho dato mandato al segretario generale di predisporre una puntuale risposta punto per punto relativamente alle argomentazioni contenute nella relazione e alle presunte contestazioni in essa sollevate, riservandomi di adottare ogni conseguente iniziativa”.
 
Orlando ha annunciato anche una conferenza stampa in cui darà conto “del quadro normativo, organizzativo e gestionale degli Enti locali entro cui sono stati adottati tutti i provvedimenti e in quella sede sottolineerò alcune palesi anomalie contenute nella relazione del Ministero, che sottoporrò anche ai ministri dell’Economia e dell’Interno, riservandomi ulteriori passaggi anche presso altri organi”.
“L’analisi del documento – ha concluso Orlando – evidenzia delle incongruenze, con presunte contestazioni smentite dagli stessi grafici e tabelle riportati, giudizi politici che nulla hanno a che vedere con la contabilità e la finanza e tantomeno con la loro regolarità formale, riferimenti giurisprudenziali non applicabili alle fattispecie esaminate nella relazione e ancora la citazione di documenti non più validi”.

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