Brevetti, semplificazioni per tutti - QdS

Brevetti, semplificazioni per tutti

Rosario Battiato

Brevetti, semplificazioni per tutti

mercoledì 06 Dicembre 2017

Il Ministero per lo Sviluppo economico ha pubblicato le nuove regole per la presentazione tramite un deposito telematico. Tante le agevolazioni per la registrazione e la difesa. Occasione per le imprese isolane

PALERMO – Tutto più semplice per la presentazione dei brevetti. A partire da lunedì, gli utenti italiani che vogliono depositare una domanda internazionale di brevetto (secondo il Trattato di Cooperazione in materia di brevetti), avvalendosi dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) come Ufficio Ricevente, possono utilizzare il sistema di deposito telematico ePCT, quindi operare in maniera completamente automatizzata e digitale.
 
Il sistema è stato istituito dal decreto direttoriale del 16 novembre 2017 ed è messo a disposizione dall’OMPI (l’Organizzazione Mondiale della Proprietà intellettuale). “Sulla sua piattaforma online – si legge sul sito del Mise che presenta la novità –, consentirà di gestire in modalità paperless un’altra delle tipologie di domande relative a titoli di proprietà industriale”.
 
Cinque i punti che agevoleranno, rispetto al passato, l’utenza italiana. In primo luogo la possibilità di “depositare la domanda di brevetto da casa o ufficio, in qualsiasi momento (il sistema è attivo h24)” e di vedersi “attribuire immediatamente la data internazionale di deposito”. Due operazioni che consentono, inoltre, il risparmio di 183 euro della tassa di deposito. L’utente potrà inoltre richiedere all’UIBM, quale Ufficio Ricevente, di “preparare e trasmettere i documenti di priorità, previo assolvimento dell’imposta di bollo”, mantenendo al contempo la possibilità di “comunicare con l’Ufficio in maniera più rapida ed efficiente” e di “accedere a tutti i servizi post-filing del portale ePCT”. Tutti i dettagli sulle modalità di accreditamento al sistema ePCT e di utilizzo, sono disponibili sul sito sul sito web dell’UIBM (http://www.uibm.gov.it).
 
Diverse restano le possibilità di agevolazioni per le imprese che intendono investire nel settore. La Regione siciliana, tramite un avviso del dipartimento delle Attività produttive, ha messo a disposizione 10 milioni di euro per l’anno in corso – 28 milioni complessivi per il periodo 2017-2019 – per le imprese intenzionate a investire in progetti di innovazione. Anche se l’avviso è scaduto per il 2017, ci saranno a disposizione i fondi per gli altri anni. Tra le spese ammissibili (contributo massimo 100 mila euro, pari al 50% dei costi ammissibili), ci sono anche gli interventi per “l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali”.
 
Tutti i dettagli sul sito del dipartimento delle Attività produttive. Altri fondi sono arrivati anche dal bando di attuazione dell’Asse 3 Azione 3.1.1_02 del Po Fesr Sicilia 2014/2020 che ha messo a disposizione 70 milioni di euro a fondo perduto per le aziende. Per le startup innovative ci sono le opportunità degli incentivi Smart&Start gestiti da Invitalia che offrono, tra le altre cose, la possibilità della finanziabilità dei brevetti, mentre per le pmi c’è anche la riserva speciale dedicata a imprese e professionisti che operano nel Mezzogiorno all’interno del Fondo di garanzia per le pmi.
 
Un impegno necessario per stimolare l’intensità brevettuale isolana. Gli ultimi dati aggiornati in materia dall’Istat risalgono a qualche anno fa e non sono affatto convincenti. La Sicilia, considerando i brevetti registrati presso lo European Patent Office, è tra le ultime sei regioni d’Italia per numerosità nel 2012.

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