Digitalizzazione Pmi, dal Mise in arrivo 7 milioni per la Sicilia - QdS

Digitalizzazione Pmi, dal Mise in arrivo 7 milioni per la Sicilia

Francesco Torre

Digitalizzazione Pmi, dal Mise in arrivo 7 milioni per la Sicilia

venerdì 15 Dicembre 2017

Le imprese potranno acquistare software, hardware e servizi specialistici che miglioreranno l’efficienza aziendale. Il voucher avrà un valore massimo di 10 mila € e andrà a coprire fino al 50% delle spese

PALERMO – Banda larga, telelavoro, e-commerce? Sono molte le aziende che oggi, anche in Sicilia, guardano alle nuove frontiere della digitalizzazione d’impresa come all’ultima spiaggia per non scomparire all’ombra delle grandi multinazionali o come ad un’occasione per aprirsi a mercati prima inavvicinabili. Per aiutarle a mettere un passo dentro il futuro, il ministero dello Sviluppo economico ha stanziato ben 100 milioni di euro da erogare su tutto il territorio nazionale. Si tratta del provvedimento cosiddetto “Voucher per la digitalizzazione delle Pmi”: una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un voucher di importo non superiore a 10.000 euro (nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili), finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
 
Più nel dettaglio, tramite il voucher si potranno acquistare software, hardware ma anche servizi specialistici (installazioni, consulenze, prestazioni professionali in genere) che consentano di: migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo Ict. Una vasta gamma di obiettivi, dunque, per coprire quel gap digitale delle imprese che le rende ancora troppo poco competitive sul mercato internazionale.
 
La disciplina attuativa della misura è stata adottata con il decreto interministeriale del 23 settembre 2014, ma è con il decreto direttoriale del 24 ottobre 2017 che sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Secondo tale decreto, le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite una procedura informativa che si renderà attiva sul sito del ministero a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. L’accesso alla piattaforma, comunque, sarà possibile già dal 15 gennaio, ed è un bene perché la procedura di richiesta del voucher sembrerebbe alquanto complessa per requisiti e modulistica.

Quanto ai tempi di risposta e di erogazione del voucher, poi, la road map del ministero prevede prima la pubblicazione di un provvedimento cumulativo di prenotazione dei contributi, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata (entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello online), e poi la trasmissione dei voucher dietro presentazione – entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese – della rendicontazione e dopo le verifiche istruttorie previste.
 
Il tempo per effettuare le spese sarà di sei mesi a partire dalla pubblicazione del provvedimento di prenotazione, e naturalmente potranno essere presi in considerazione solo gli acquisti effettuati dopo la presentazione della richiesta di contributo. Il piano di riparto delle somme è elaborato su base regionale, e prevede per la Sicilia un ammontare pari a 7.155.641,94 di euro. Una cifra ragguardevole, che al minimo coprirà le esigenze di 715 imprese. Diciamo “al minimo” perché non solo è evidente che non tutte le aziende richiederanno il contributo massimo, ma anche e soprattutto perché il decreto ministeriale prevede che nel caso in cui l’importo complessivo dei voucher disponibili sia superiore all’ammontare delle risorse, si procederà ad una decurtazione pro quota dei contributi massimi che consentirà la ripartizione delle risorse tra tutti senza esclusioni.

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