PALERMO – Perché la legalità sia prima di tutto una questione di educazione, che non venga imposta sulle strade dalle forze dell’ordine o subìta nelle aule dei tribunali, ma diventi fondamento delle coscienze, attraverso i canali educativi tradizionali, principalmente la famiglia, subito accanto la scuola. L’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale ha decretato nei giorni scorsi il finanziamento di progetti, manifestazioni e laboratori in 25 istituti, su buona parte del territorio regionale.
In tutto 100 mila euro, all’incirca 4 mila per istituto, la disponibilità economica che verrà erogata a scuole che si trovano nelle provincie di Trapani, Palermo, Catania, Siracusa, Caltanissetta ed Enna. Altri 9 progetti, che raccolgono diverse reti di istituti, per un totale di 24 istituti, sono stati valutati positivamente ma non ammessi a finanziamento per mancanza di ulteriori fondi da devolvere.
In ultimo, quattro istituti non sono stati ammessi alla valutazione in quanto hanno presentato la documentazione incompleta o oltre il termine fissato per la consegna del plico. La scelta di finanziare e promuovere tale genere di attività nasce dalla legge regionale 13 settembre 1999, numero 20, che attesta la necessità, per le istituzioni siciliane, al fine di contribuire e consolidare una nuova coscienza finalizzata all’educazione civica, di prevedere la concessione di contributi a scuole, istituti o facoltà universitarie per iniziative riguardanti attività integrative, di documentazione, approfondimento, studio e ricerca sui valori della legalità in Sicilia, rivolte sia agli studenti, sia ai cittadini del territorio sul quale insistono le Istituzioni scolastiche.
Gli istituti scolastici, infatti, sono luoghi deputati alla formazione dei valori comportamentali dei cittadini del futuro e, pertanto, le attività che promuovono devono rivolgersi allo sviluppo della cultura della legalità al fine di contribuire alla crescita culturale e sociale del territorio. Le iniziative presentate entro il 30 settembre scorso sono state esaminate e valutate da una apposita Commissione, che ha espresso un punteggio sulla base di criteri di valutazione quali la rispondenza delle iniziative alle finalità espresse dalla legge di riferimento, gli obiettivi educativi, le tematiche prescelte e le metodologie che verranno applicate, la rispondenza delle iniziative alla tematica proposta, e la fattibilità pratica dell’attività all’interno del percorso scolastico, la possibilità di prosecuzione delle attività negli anni futuri, il coinvolgimento del maggior numero di alunni frequentanti e delle famiglie; in ultimo, il raccordo con la realtà sociale del territorio di riferimento dell’istituto richiedente. I contributi ricevuti saranno finalizzati alle spese per l’acquisto di materiale bibliografico e didattico, e a tutto ciò che necessita per l’organizzazione di laboratori di studio.
Tali laboratori di studio potranno prevedere tra gli obiettivi anche l’organizzazione di piccoli eventi finali come mostre, rappresentazioni teatrali o manifestazioni, e realizzati dalle istituzioni scolastiche singole o costituite in rete. Nel caso in cui l’espletamento dell’iniziativa preveda la predisposizione di inviti, manifesti, pubblicazioni e altro di similare sugli stessi sarà apposto il logo della Regione Siciliana e la dicitura “realizzato con il contributo dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale-Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale”.