La formazione professionale pesa come "un'emergenza sociale" - QdS

La formazione professionale pesa come “un’emergenza sociale”

redazione

La formazione professionale pesa come “un’emergenza sociale”

giovedì 28 Dicembre 2017

L'assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla, ha incontrato Francesca Bellia, segretario Cisl Scuola Sicilia: ricostruire la filiera dei servizi coinvolgendo anche il ministero del Lavoro

PALERMO – "Consideriamo positivo incontrarsi su una delle principali emergenze sociali che in Sicilia non si riesce a risolvere da anni. Seppur il confronto odierno è stato generico, come Cisl Scuola abbiamo ribadito la necessità di affrontare i nodi strutturali che hanno affossato il sistema della Formazione professionale". Così Francesca Bellia, segretario Cisl Scuola Sicilia, dopo avere incontrato l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla.
 
"Urge la ripresa immediata, dopo anni di blocco, dell’offerta formativa in Sicilia – aggiunge – la riqualificazione del sistema della Formazione, definendo una proposta di riordino su standard più elevati di qualità, collegata a un piano di ricollocazione e recupero del personale del settore senza lavoro, secondo criteri prioritari di professionalità e anzianità del settore (albo)".
 
"È necessario poi il coinvolgimento del Ministero del Lavoro – sottolinea la sindacalista – per ricostruire la filiera servizi per l’impiego / formazione professionale, riqualificazione e riaggiornamento del personale del settore e sistemi di accompagnamento all’esodo per i lavoratori più anziani. Il confronto con l’assessore riprenderà nella prima metà di gennaio. Per noi si imporrà una scelta forte e coraggiosa: piuttosto che trascinarsi, da anni e in modo inconcludente, sulle specifiche emergenze è arrivato il momento di cominciare a programmare anche in Sicilia un nuovo sistema di Formazione professionale più attento alle esigenze del mercato del lavoro, da qualificare come sistema efficiente, valorizzando le professionalità esistenti sia tra i lavoratori pesantemente penalizzati e gli operatori del settore con precisi criteri di accreditamento. È una sfida non più rinviabile che come Cisl vogliamo affrontare insieme al governo regionale evitando scelte approssimative e solo distruttive che hanno caratterizzato il precedente esecutivo", conclude Bellia.

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