Musumeci: "No aumenti a stipendi se sono già dignitosi" - QdS

Musumeci: “No aumenti a stipendi se sono già dignitosi”

Raffaella Pessina

Musumeci: “No aumenti a stipendi se sono già dignitosi”

venerdì 29 Dicembre 2017

Il presidente Musumeci in conferenza stampa: “Difficile rimuovere macerie”. Sulle dimissioni di Figuccia: “Non c’è alcuna crisi politica”

PALERMO – Per il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ieri incontro con la stampa per il tradizionale brindisi di fine anno nella sede della presidenza della Regione a Palazzo d’Orleans. Tanti i temi affrontati, primo fra tutti quello del tempo che ci vorrà per vedere qualche risultato concreto. “Sapevamo già di trovare le macerie – ha detto Musumeci – ci vorranno almeno due anni per rimuoverle. Nessuno si aspetti risultati immediati, né la stampa né i cittadini perché la loro attesa sarà delusa, quello che possiamo fare è dare piccoli segnali”.

Il Governatore non ha risparmiato i commenti sulla polemica sorta tra l’assessore Vincenzo Figuccia e il Presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, sugli stipendi dei superburocrati dell’Ars. “In una situazione di grave crisi economica, gli stipendi già dignitosi non devono essere aumentati – ha detto Musumeci che ha anche parlato della rotazione dei dirigenti regionali – Stiamo lavorando alla rotazione dei dirigenti della Regione, abbiamo predisposto il prospetto. Non ci sarà alcuna penalizzazione – ha proseguito Musumeci – la rotazione è un atto di trasparenza che consente ai direttori di trovare nuova lena e nuovo entusiasmo. Speriamo che le fasce intermedie del personale avranno la piena consapevolezza che il clima è cambiato”.

Musumeci ha voluto rassicurare che non vi è il pericolo di alcuna crisi politica all’interno della maggioranza a causa delle dimissioni di Figuccia da assessore. “Non c’è alcuna crisi politica, – ha ribadito – per le dimissioni dell’assessore Vincenzo Figuccia, anche perché il suo partito, l’Udc, ha confermato la fiducia alla maggioranza. Bisogna solo avere rispetto. Figuccia ha deciso di lasciare il ruolo con una lettera carica di umanità. In questo momento la delega a Rifiuti ed Energia è nelle miei mani, vi comunicherò presto le decisioni sul nuovo assessore”. E ancora: “C’è una maggioranza solida che con la definizione delle commissioni parlamentari ha tradotto l’essenza dei numeri in essenza politica”.
 
Dopo le questioni politiche, Musumeci ha affrontato la questione dei conti della Regione, spiegando che gli uffici sono nella fase conclusiva dell’opera di ricognizione del Bilancio. “Sono dati allarmanti che però non ci scoraggiano, li renderemo noti ai primi dell’anno – ha dichiarato il Presidente. Le risorse andranno direttamente ai familiari dei disabili gravissimi, che dovranno documentare rigorosamente come hanno utilizzato i fondi. La Regione da parte sua verificherà attraverso i servizi ispettivi degli assessorati alla Salute e alla Famiglia. Faremo del castello Utveggio di Palermo la scuola di formazione della Regione, per il personale della pubblica amministrazione ma penso anche per la polizia locale e altre categorie di lavoratori”. Ma soprattutto ha chiarito di aver avviato un proficuo rapporto con l’istituzione romana. “Col Governo centrale è stato avviato un rapporto di collaborazione, da parte dei ministri abbiamo riscontrato grandi aperture. Ci dispiace che con l’inizio della campagna elettorale per le politiche l’interlocuzione sarà limitata per i prossimi cinque mesi, ma confidiamo nell’attenzione del Presidente Gentiloni sulle questioni ordinarie”.

Dopo l’incontro con i giornalisti Musumeci ha poi riunito la Giunta di Governo. Sempre ieri pomeriggio si è riunita per la prima volta la commissione Bilancio presieduta da Riccardo Savona (Fi) per l’esame del ddl articoli dove il Governo chiede l’autorizzazione all’esercizio provvisorio. Sono stati stralciati tre dei sei articoli del ddl: le norme sui commissari degli enti acquedotti, sui disabili gravissimi e sui forestali. Restano quelle che riguardano la proroga del personale in funzione nei penitenziari. Dei tre articoli rimasti, i primi due riguardano l’esercizio in dodicesimi e i residui passivi, il terzo alcune categorie di precari. Oggi è prevista seduta d’Aula per approvare il documento nel quale, in base alle disposizioni sull’armonizzazione contabile applicata per la prima volta nel Bilancio per il 2017, il Governo può deliberare le coperture già previste nel triennale.
 
Intanto il Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, convocato dal Presidente Gianfranco Miccichè, ha preso atto del parere degli uffici da cui risulta la scadenza, il prossimo 31 dicembre, del regime dei tetti stipendiali. Considerata l’impossibilità di interventi non concertati con le organizzazioni sindacali – dice una nota della presidenza – all’unanimità, su proposta del presidente Miccichè, il consiglio di presidenza ha dato mandato a Giorgio Assenza, come membro anziano del Collegio dei questori, all’immediato avvio delle trattative sindacali, al fine di arrivare entro 60 giorni ad un accordo che possa ripristinare il tetto attuale dei 240 mila euro o, quantomeno, introdurre dei limiti alle indennità stipendiali previste prima della riduzione.

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