Catania e crocierismo, 2018 anno di crescita - QdS

Catania e crocierismo, 2018 anno di crescita

Chiara Borzi

Catania e crocierismo, 2018 anno di crescita

martedì 30 Gennaio 2018

Durante la conferenza stampa di presentazione della stagione, diffuse nuove stime di proiezione e annunciati importanti ritorni. Previsto un aumento degli scali al porto che passeranno da 44 a 69

CATANIA – Catania e il suo porto potrebbero tornare a scoprire nuovamente un serio rapporto con il settore crocieristico. Durante la conferenza stampa di presentazione della stagione crocieristica 2018 sono state diffuse nuove stime di proiezione e annunciati ritorni importanti, come quello di Costa Crociera con 20 toccate previste in città. Aumenterà la presenza di compagnie del segmento luxury (Club Med II, Croisi Europe, Variety Cruises) ed è confermata la presenza di partner ormai consueti come Royal Caribbean.
Stando ai dati comunicati, il porto di Catania raddoppierà in maniera significativa gli scali, in crescita da 44 a 69 e si stima un raddoppio dei passeggeri, oltre 130 mila rispetto il 2017. I passaggi dal porto di Catania cresceranno anch’essi in maniera esponenziale, passando da 67.225 a 134.496. Rimangono lontani i dati di scalo registrati tra il 2012 e il 2013 (127 e 102), ma si ritornerà così almeno all’ultimo dato positivo del 2016 (69 scali appunto). Sulla crescita del settore crocieristico a Catania si è voluto scommettere avviando una collaborazione con Global Ports Holding, operatore indipendente con sede a Istanbul di terminal crocieristici che gestisce 14 porti in 8 Paesi nel mondo.
 
 
Alla conferenza stampa etnea era presente lo chief operating officer della soldi Stephen Xuereb, che ha spiegato: “Abbiamo creduto nella città di Catania e per questo abbiamo scelto d’investire sul territorio. Non possiamo progettare il raggiungimento di nuovi obiettivi senza l’appoggio della città stessa, che vogliamo promuovere continuando ad investire sui servizi offerti ai crocieristi. Per la prossima stagione stiamo anche concretizzando la possibilità di permettere a loro l’acquisto di prodotti di enogastronomia locale”.
Rimane reale il deficit urbano della città di Catania, ma la capacità attrattiva continua a convincere anche gli investitori più scettici.
 
“Se si è credibili il mercato dà fiducia anche senza grandi infrastrutture – lo ha detto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Orientale Andrea Annunziata -. Con questa formula la Sicilia può addirittura aprirsi al mondo e anche Catania può farlo continuando a scommettere sulla programmazione di riqualificazione del porto, avendolo a così stretto contatto. Non abbiamo mai promesso grandi cose – ha dichiarato Annunziata – semplicemente abbiamo sempre mantenuto la parola data e per questo riusciamo ad essere concorrenziali. Oggi non basta più dire “abbiamo l’Etna” per avere successo, servono risorse umane e il contributo di tutti”. Contributo che dovrà arrivare anche da parte della politica e in particolare l’amministrazione locale che sul porto sta scommettendo attraverso il progetto di apertura alla città. “Lo scalo etneo è diventato centro della movida che sta attenta al rispetto dei luoghi – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo –. L’ottima sinergia sviluppata tra Comune e Autorità Portuale ha contribuito a creare questi risultati e su questa stessa strada di collaborazione bisogna continuare a camminare per portare a termine i nostri programmi di sviluppo economico e turistico. Dall’otto aprile all’otto dicembre Catania vivrà otto mesi di opportunità per la crescita e lo sviluppo turistico della città. Comunico oggi che abbiamo avuto finanziati attraverso il bando periferie 4 milioni di euro che serviranno a riqualificare la Civita e renderla sicura e transitabile per i crocieristi. Abbiamo 90 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo e chissà che già in estate non riusciremo a vedere i primi frutti di questa imminente possibilità di cambiamento”.

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