Palermo - Comune, disallineamenti ridotti a 42,5 mln - QdS

Palermo – Comune, disallineamenti ridotti a 42,5 mln

Gaspare Ingargiola

Palermo – Comune, disallineamenti ridotti a 42,5 mln

martedì 13 Febbraio 2018

Con il Bilancio consolidato l’Amministrazione ha uniformato i conti di Municipio e aziende controllate. Sono 24 i milioni contestati che Palazzo delle Aquile non intende riconoscere

PALERMO – La Giunta Orlando ha approvato il bilancio consolidato del 2016, documento finanziario che stabilisce crediti e debiti reciproci tra Comune e aziende. Nella Pubblica amministrazione, infatti, accade spesso che Ente controllante e azienda controllata non siano d’accordo sui rispettivi saldi: la Giunta comunale, per esempio, può infliggere una multa a una partecipata, che però può decidere di non riconoscere e contestare la sanzione; oppure Comune e azienda possono essere in disaccordo sul corrispettivo per un intervento di manutenzione. Questa differenza di valutazioni economiche prende il nome di “disallineamento” e in passato ha raggiunto numeri esorbitanti, sfiorando i 300 milioni di euro, tanto che a più riprese la Corte dei Conti ha rimproverato a Palazzo delle Aquile di non aver fatto abbastanza per ridurre il gap con le società.
 
La differenza tra i reciproci saldi e la crescita dei disallineamenti, infatti, creano una sorta di opacità che impedisce di capire con certezza quale sia lo stato di salute dei conti del Comune o di questa o quella azienda: diventa impossibile, infatti, stabilire se nel budget di una partecipata una voce in entrata sia “concreta” – cioè riconosciuta dall’Amministrazione che prima o poi salderà il debito – oppure “inconsistente”, nel senso che il Comune non intende pagarla, generando così un buco di bilancio.
 
Per questo i contabili finanziari delle partecipate comunali e i tecnici della Ragioneria generale (guidata da Paolo Bohuslav Basile) hanno lavorato per mesi, fattura su fattura, per riallineare i conti. Adesso il quadro appare più trasparente, ma soprattutto non si parla più delle cifre vertiginose del passato. “Dal 2012 al 2016 – hanno spiegato in conferenza stampa, a Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio Antonino Gentile – i disallineamenti sono stati ridotti da 280 a 42,5 milioni. Di questi 42,5 milioni 18 sono coperti dal Comune: quasi 4 milioni impegnati nel 2017 dall’amministrazione e gli altri 14 milioni grazie a un apposito accantonamento messo da parte negli ultimi anni (dall’ex assessore al Bilancio Luciano Abbonato, nda). Rimangono circa 24 milioni contestati che il Comune non ritiene che debbano essere riconosciuti alle aziende”.
 
“Di questi 24 milioni – hanno proseguito Orlando e Gentile – 7 milioni le società partecipate li hanno già accantonati in un fondo rischi. Quindi, l’impatto dei disallineamenti sui conti di tutte le partecipate scende a 17 milioni. Il Comune interverrà solo se le partecipate non riusciranno a coprire questi 17 milioni e andranno in perdita. In quel caso li coprirà il Comune, con poco più di 5 milioni l’anno nei prossimi tre anni, che in un bilancio che supera il miliardo non è una cifra importante”.
 
Cinque milioni facilmente recuperabili dalla lotta all’evasione fiscale grazie ai risultati raggiunti negli ultimi mesi: “Da ottobre – ha sottolineato Gentile – c’è stato un aumento notevolissimo della capacità di riscossione e sta funzionando in maniera egregia la compensazione, ma anche le rateazioni. Da ottobre le riscossioni dei tributi hanno portato 10 milioni di incremento, un trend positivo che siamo certi proseguirà nei prossimi mesi. E da gennaio le riscossioni ammontano a ben 4 milioni”.
 
I risultati complessivi del bilancio consolidato rilevano una struttura patrimoniale del Gruppo Comune che, secondo l’Amministrazione, è solida, con un attivo patrimoniale di oltre 3 miliardi 426 milioni di euro che comprende un valore delle immobilizzazioni di 2 miliardi e 262 milioni e un attivo circolante di 1 miliardo e 162 milioni. Il patrimonio netto supera 1 miliardo e 166 milioni. Quanto al conto economico, la perdita di esercizio di 227 milioni è la risultante degli utili delle società per 4 milioni e 480 mila euro, del riallineamento delle poste di credito-debito Comune-partecipate per 42 milioni e della perdita di 187 milioni del Comune. “Quest’ultima – hanno precisato da Palazzo delle Aquile – è stata notevolmente influenzata dalla cancellazione di crediti (residui attivi in contabilità finanziaria) e del conseguente accantonamento di 224 milioni per adeguamento del fondo svalutazione crediti, con benefici effetti di trasparenza nel bilancio finanziario del Comune. Non si tratta, quindi, di una perdita strutturale ma generata da un’operazione pulizia. Infatti, senza questo componente negativo, il risultato della gestione caratteristica sarebbe stato positivo per oltre 87 milioni”.

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