Protocollo Anci-Invitalia per lo sviluppo del Sud - QdS

Protocollo Anci-Invitalia per lo sviluppo del Sud

redazione

Protocollo Anci-Invitalia per lo sviluppo del Sud

giovedì 15 Febbraio 2018

Sostegno delle imprese innovative promosse da giovani e donne

CATANIA – Sostenere la nascita di nuove imprese innovative, promosse da giovani e donne, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, avvalendosi in primo luogo delle opportunità offerte dal programma “Resto al Sud”. Questo l’obiettivo della collaborazione strategica avviata da Anci e Invitalia e sancita da un protocollo firmato ieri a Roma, nella sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco e dall’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
 
Per effetto dell’accordo, verrà avviato un programma comune di azioni di informazione, promozione e accompagnamento imprenditoriale, valorizzando gli incentivi gestiti proprio da Invitalia. Quest’ultima garantirà la diffusione di tutte le informazioni necessarie ai Comuni italiani, anche attraverso incontri specifici, formazione, supporto e accompagnamento all’attuazione dei progetti. Sarà compito specifico di Anci, invece, quello di sensibilizzare gli stessi Comuni a informare i giovani del proprio territorio sulle opportunità offerte da “Resto al Sud”. Un gruppo di lavoro specifico, infine, si occuperà di monitorare e coordinare le azioni e individuare eventuali ulteriori iniziative.
 
“L’iniziativa assunta da Invitalia e Anci – ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco – affronta una delle grandi questioni di cambiamento del Paese: lo sviluppo del Sud è un’opportunità per le nuove generazioni. La direzione è quella giusta, non assistenzialismo ma crescita della capacità imprenditoriale, della fantasia, della capacità di innovazione. I Comuni saranno in prima linea per radicare in tutto il territorio questa opportunità, si faranno parte attiva non solo nel far conoscere le facilitazioni e gli incentivi, ma anche nel fornire opportunità, solidarietà, servizi. Noi sindaci ci crediamo e ci impegneremo con tutte le nostre forze”.
 
“Invitalia – ha aggiunto Bianco – ha la capacità e la sensibilità per essere un partner adeguato e il ministro De Vincenti ha operato in questi mesi con particolare competenza e serietà, per questo lo ringraziamo di cuore”.
“Tra le principali novità di ‘Resto al Sud’ – ha commentato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – c’è anche la costruzione di una rete di soggetti pubblici accreditati che supportano la promozione dell’incentivo e la sua divulgazione fino alle case dei giovani meridionali. Una rete che sosterrà Invitalia nei momenti di incontro e di confronto sul territorio, accompagnando i giovani nell’elaborazione dei business plan, senza chiedere, per questa attività, alcun corrispettivo. Insomma: l’esatto contrario di quello che avveniva nei decenni precedenti, quando una rete di professionisti, in cambio di un compenso, elaborava i progetti che poi venivano presentati a Invitalia”.
 
“Il protocollo con l’Anci – ha precisato Arcuri – permette, quindi, di intensificare sul territorio meridionale, attraverso la rete dei Comuni, questo sforzo di trasparenza e di coerenza, moltiplicando le occasioni di incontro fra l’offerta di incentivi e la domanda di lavoro qualificato dei giovani meridionali. Siamo perciò particolarmente riconoscenti al presidente Decaro per averci dato la possibilità, a meno di un mese dall’avvio dell’incentivo fortemente voluto dal ministro Claudio De Vincenti, di essere qui per firmare questo importante accordo”.
 
Per il ministro De Vincenti, “il protocollo rappresenta un ulteriore importante tassello per far conoscere a un numero sempre maggiore di giovani le opportunità offerte dalla misura ‘Resto al Sud’, che già sta riscuotendo un grande successo. L’elevato numero di domande presentate in queste prime settimane dall’apertura dello sportello testimonia come questa misura abbia colto nel segno dei sogni e dei bisogni dei giovani meridionali”.

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